urbinoir-2016

 

L’Italia del nuovo millennio ama il noir. Urbino non fa eccezione e dedica anche quest’anno quattro giornate di studio al fenomeno narrativo che fa audience e misura il crescendo del proprio successo editoriale e cinematografico nelle forme gettonatissime del romanzo, del fumetto, della fiction e del serial televisivo.

La nona edizione di Urbinoir 2016, organizzata dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali: Storia, Culture, Lingue, Letterature, Arti, Media della Carlo Bo, si aprirà martedì 22 novembre e proseguirà, con il contributo di studiosi provenienti dal nord e dal sud della Penisola, fino a venerdì 25 novembre.
“Una delle caratteristiche principali dell’evento – commenta la Professoressa Alessandra Calanchi, coordinatrice di Urbinoir 2016 – è certamente la multidisciplinarità. Il primo anno abbiamo privilegiato, ad esempio, la linguistica e il lato oscuro delle parole, poi c’è stata la scienza e la rappresentazione dell’impossibile, più avanti la geologia, la botanica, quest’anno l’arte e la musica, mentre nei prossimi due gli argomenti saranno uno di ambito psicologico e l’altro di ambito storico. Questo perché consideriamo il noir non come semplice genere letterario, ma come una tendenza dell’immaginario che interessa trasversalmente le più disparate tematiche culturali ed espressioni artistiche”.

Tante le novità in programma. Dai concerti di musica classica, all’esposizione di incisioni dell’artista Luigi Toccacieli. Dal gemellaggio col Festival Giallo Garda al CANTIERE MOBILE contro la violenza sulle donne e il cyberbullismo. E ricordate TRADUNOIR, il concorso di traduzione letteraria che abbiamo raccontato qualche tempo fa? Venerdì 25 novembre porterà in scena le prime tre studentesse classificate che pubblicheranno con Delos Books i racconti vincitori selezionati dalla giuria.

Tre passi nel mistero, è l’evento nell’evento in calendario venerdì 25 novembre alle 15. “Faremo – spiega Tiziano Mancini coordinatore dell’iniziativa insieme a Silio Bozzi – una visita a Palazzo Ducale orientata al disvelamento di alcuni misteri legati alla storia del Palazzo, alla storia dei Montefeltro e alla storia dell’arte.
Io e Silio Bozzi accompagneremo i visitatori in un itinerario alternativo rispetto alla storiografia ufficiale e alla descrizione abituale del Palazzo, che chiameremo in quel caso il Palazzo degli Inganni, rivelando appunto che quello che appare non è sempre la realtà, seguendo il fil rouge che lega il festival di quest’anno. In quella occasione riveleremo cosa si nasconde dietro a un crimine fondamentale della storia dei Montefeltro, e cosa celano i due quadri più importanti conservati a Palazzo attraverso interpretazioni quanto più possibile oggettive e scientifiche, suffragate comunque da dati reali dai quali siamo partiti e che metteremo in mano al pubblico in modo che si possa fare una sua opinione su cose che finora erano rimaste segrete.
Insomma, speriamo che possa essere un pomeriggio divertente che stimoli i partecipanti a fare nuove congetture e ipotesi su alcuni tra i più suggestivi aspetti della città e del Palazzo Ducale di Urbino”.
Del resto… Crimes for Art’s sake!!!

 

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