In principio erano tre gli obiettivi di Innovazione tecnologica pianificati dalla Governance dell’Università di Urbino per il biennio 2014-2016: redesign del portale web di Ateneo, potenziamento dell’E-learning e dematerializzazione dei processi amministrativi. A queste azioni molte altre se ne sono aggiunte in corso d’opera, tutte realizzate con successo grazie alla straordinaria collaborazione del Servizio Sistema Informatico d’Ateneo (SSIA), del Centro Integrato Servizi Didattici ed E-Learning (CISDEL) e delle tante aree del Personale Tecnico-Amministrativo e del Personale Docente.
“La competitività di un Ateneo – ha commentato il Rettore Vilberto Stocchi – dipende anche dalle strategie informatiche che adotta. Per questo abbiamo scelto di puntare su modelli avanzati di innovazione tecnologica e sulle buone pratiche. Non a caso l’ANVUR, di recente, ha apprezzato la notevole competenza del nostro Personale Tecnico-Amministrativo”.

A coordinare magistralmente i professionisti coinvolti è stato il Professor Marco Bernardo, Delegato Rettorale all’Innovazione Tecnologica, che in una recente intervista ha annunciato: “non ci fermeremo qui”, tant’è che oggi traccia la mappa dei prossimi obiettivi per il biennio 2017-2019: un progetto che prevede un nuovo protocollo informatico e un sistema di conservazione digitale, passando per la dematerializzazione del processo degli acquisti e della modulistica del personale, fino ad arrivare a un sistema di ticketing che interesserà contestualmente studenti e segreterie.
“Diventa sempre più importante per la nostra Università – ha confermato Alessandro Perfetto, Direttore Generale della Carlo Bo – investire in una serie di innovazioni tecnologiche orientate alla dematerializzazione dei processi amministrativi. Quest’anno porremo particolare attenzione alla dematerializzazione dei processi del ciclo degli acquisti e alla dematerializzazione dei processi che riguardano le segreterie studenti. Il sogno è quello di azzerare la presenza, e le file di attesa, degli studenti allo sportello e di trasformare la segreteria da luogo di gestione della quotidianità, a luogo di gestione dell’anomalia.
Quindi, per il 2017-2019, l’obiettivo è di portare questi e molti altri processi burocratici di Ateneo ai livelli di eccellenza raggiunti dalle innovazioni tecnologiche realizzate nel biennio 2014-2016”.

L’assunto della Governance è chiaro: i costi e i tempi delle procedure amministrative si abbattono attraverso la dematerializzazione e il trasferimento digitale delle informazioni. Del resto, i risultati raggiunti dalle innovazioni introdotte, e rendicontate pubblicamente lo scorso 13 dicembre in occasione dell’evento UniUrb Digitale, lo dimostrano ampiamente.
Per una rassegna generale dedicata all’argomento linkiamo il documento ufficiale redatto dal Professor Bernardo, e il video integrale dell’evento realizzato dalla WebTv di Ateneo. Nelle righe che seguono, i professionisti della Carlo Bo, che ne hanno concretizzato lo sviluppo e la messa in opera, commentano per i lettori di Uniamo le principali azioni innovative realizzate nei due anni appena trascorsi.

 

Ermindo Lanfrancotti (SSIA) ha curato lo sviluppo di un software per la dematerializzazione dei contratti di docenza.

In collaborazione con il team del Servizio Sistema Informatico di Ateneo, ho progettato e sviluppato la prima release del software UniContract, una piattaforma web che consente ai docenti di compilare online la modulistica pre-contrattuale necessaria per la redazione dei contratti di insegnamento stipulati tra l’Università di Urbino e i docenti esterni. Applicato ad altri procedimenti amministrativi interni, UniContract contribuirà senz’altro a proseguire il processo di dematerializzazione degli atti documentali del nostro Ateneo.

Il progetto di redesign del portale uniurb.it è di Donatello Trisolino, webmaster di Ateneo.

Dal punto di vista della user experience e dell’architettura informatica, l’obiettivo di innovare e potenziare uniurb.it è stato raggiunto grazie a un grande lavoro di squadra. Il portale web di Ateneo ha totalizzato nei primi 6 mesi di vita oltre 1.5 milioni di visualizzazioni e mezzo milione di utenti. Il dato più incoraggiante riguarda i tempi di utilizzo dei nuovi menù: veloce è l’accesso, dalla home page, alle pagine di approdo; il caricamento delle pagine è rapidissimo e in linea con i parametri di Google, e i contenuti sono leggibili da qualunque dispositivo. Uniurbit si conferma, quindi, un portale sempre più “on the go”. Ne avevamo parlato in un post durante la fase di lancio e ora i dati di utilizzo supportano quello che avevamo ipotizzato.

Edoardo Bontà (CISDEL) ha realizzato le tre piattaforme dedicate alla didattica online.

I miei principali contributi riguardano l’installazione e la configurazione delle tre piattaforme Moodle (Blended, E-learning, Education) a supporto delle attività didattiche dell’intero Ateneo. In particolare nelle piattaforme Blended ed E-learning, con la collaborazione di Paolo Cecchini e il CMELA dell’Università di Padova, ho automatizzato la generazione dell’offerta formativa (che conta oltre 1300 differenti insegnamenti) e la procedura di arruolamento di docenti e studenti ai vari insegnamenti. Inoltre, sul fronte dello sviluppo software, ho realizzato ChaRLeS: una chat testuale sincrona che favorisce un’interazione tra studente e docente simile a quella che si realizza nelle aule universitarie reali.

Dell’adeguamento della rete wireless alla tecnologia open source OpenWiFi, in tutte le strutture dell’Ateneo, si è occupato Marco Cappellacci (SSIA).

Ho adattato applicazioni open source e gratuite alle esigenze di Uniurb, creando così una suite unica che sta suscitando grande attenzione da parte di altri enti e istituzioni: proprio oggi un’Università della Repubblica Ceca mi ha contattato per saperne di più. Attraverso questo progetto l’Ateneo ha dato a tutto il Campus la libertà di navigare senza fili, riuscendo a garantire il servizio e a espanderlo facilmente, senza legarsi ad alcun vendor in particolare.

Innovazione, competenze, semplificazione, ma anche collaborazione, condivisione e trasparenza: è questo il cammino di UniUrb!

 

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