una tesi in marketing di uniurb vince borsa premio di unrae

 

L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE) ha assegnato una delle dieci borse di studio per le migliori tesi sul marketing automobilistico del 2018 a Simone Piacquadio: laureato della Carlo Bo in Marketing e Comunicazione per le Aziende e, prima, in Economia Aziendale. Il premio consentirà a Simone di partecipare anche al Master Marketing Automotive organizzato dall’Accademia Editoriale Domus (AED) in collaborazione con il periodico Quattroruote.

 

Simone, rallegramenti per il premio! Ci racconti com’è nata l’idea di partecipare al bando?

Cominciavo a riflettere sull’argomento della mia tesi di laurea quando un amico mi ha segnalato il bando UNRAE, e da lì è nata l’idea di un unico progetto per due obiettivi diversi. Il passo successivo è stato quello di proporre un lavoro di tesi sul marketing automobilistico alla Professoressa Federica Murmura, docente del corso in Gestione della Qualità Totale, che l’ha approvato e mi ha autorizzato a partire.

Qual è il titolo del progetto?

Lo sviluppo sostenibile del mercato automobilistico italiano!
Attraverso questo studio ho cercato di valutare il livello di sostenibilità del settore sia dal punto di vista dell’offerta, sia da quello della domanda.
Per studiare la domanda ho somministrato un questionario che ha ottenuto oltre 650 adesioni e mi ha permesso di comprovare alcuni aspetti già trattati in letteratura, e alcuni miei personali punti di vista. Il segmento di pubblico che ho studiato è stato quello dei millennials – principalmente – e quello dei baby boomers perché in letteratura erano apparse differenze attitudinali tra queste categorie in relazione alla sostenibilità in materia di automobilismo.

Risultati emersi?

Sono emersi due dati fondamentali: che esiste una lacuna informativa e comunicativa che non permette alla domanda di focalizzarsi pienamente sulla decisione di acquisto di tipologie di veicoli più sostenibili; che c’è un’elevata percezione del costo sia in fase d’acquisto, sia in fase di consumo, fattore decisivo dal momento che il prezzo è uno dei driver d’acquisto.
Il questionario ha confermato, inoltre, che i millennials sono fortemente orientati alla mobilità sostenibile, usano maggiormente l’autobus, la bicicletta, camminano e, rispetto ai baby boomers, sono molto più propensi ad accettare le innovazioni tecnologiche che il settore propone.

Dimmi di più sulla borsa-premio e sul master, quali sono le aspettative rispetto a questa nuova esperienza formativa?

Userò il premio in denaro per coprire parte delle spese che l’esperienza del Master a Milano sicuramente richiederà.
Mi aspetto due mesi di full immersion su argomenti che mi interessano molto. Del resto, l’automobilismo è un’industria fortissima in continua espansione che mi piace da sempre. Quindi, immagino un focus di specializzazione sull’argomento che coinvolgerà professionisti del marketing provenienti dalle imprese di questo settore, durante il quale spero di poter far emergere tutto il mio potenziale.

A un anno dalla laurea com’è cambiata la tua vita?

Radicalmente. Adesso lavoro in Spagna come responsabile marketing per un’impresa che ha sviluppato l’idea innovativa di un campus, che si trova nel Parco Naturale di Hoces del Cabriel, in cui i bambini possono imparare l’inglese divertendosi. Lo scorso anno ne abbiamo ospitati 17.000 e il trend è in crescita.
Una prima esperienza che mi consente di mettere in pratica gli insegnamenti dei corsi universitari.

In che modo la formazione universitaria ha supportato questa tua prima, importante, esperienza lavorativa?

Lo standard qualitativo dei due corsi, triennale e magistrale, è alto. Soprattutto la magistrale mi ha dato lo slancio maggiore perché io stesso ho affrontato il percorso di studi con un approccio più focalizzato all’applicazione futura di ciò che imparavo. Mi ha dato la possibilità di fare molta pratica sviluppando progetti di marketing per diverse imprese del territorio pesarese. Per cui, quando ho cominciato a lavorare, ho avuto modo di affrontare l’esperienza con un certo grado di padronanza degli strumenti.

 

Certo, non ti nascondo che nei primi giorni l’idea di sviluppare piani di marketing e di assumermi la responsabilità di varie tipologie di azioni mi ha procurato qualche ansia, però io faccio sempre quello che si deve fare, non mi spavento mai troppo delle cose, tant’è che il periodo di timore iniziale è passato velocemente; quasi subito mi sono liberato di ogni paura e mi sono sentito sempre più sicuro.

Prova a immaginare il tuo futuro professionale.

Lavorare per una grande casa automobilistica mi piacerebbe molto, ma trovo interessanti anche i settori del food e della sostenibilità.
E poi ho un sogno. Pensa che da piccolo dicevo “voglio fare l’imprenditore” senza nemmeno sapere cosa fosse un imprenditore, per questo in futuro mi piacerebbe aprire un’agenzia di marketing o sviluppare un business tutto mio.
Chiaro che devo continuare a crescere professionalmente, ma sono sicuro che più avanti farò la scelta giusta.

Se dico Urbino e collegi universitari?

Se dici Urbino e collegi universitari sento la felicità.
Gli anni a Urbino sono stati fantastici, spettacolari e me ne rendo conto soprattutto adesso che sono lontano. Tolti i mesi dell’esperienza di studio Erasmus, (durante la triennale in Germania e durante la magistrale in Bulgaria), ho sempre vissuto ai collegi e penso che se oggi sono quello che sono lo devo anche alle esperienze che ho vissuto con le persone che lì ho incontrato. Siamo al telefono e non puoi vedermi, ma ti dico che ripenso a quegli anni e sorrido.

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