Anche quest’anno i poli museali di Uniurb aderiscono alla Notte Europea dei Musei, garantendo al pubblico interessato l’accesso serale straordinario e gratuito alle esposizioni! Save the date: sabato 18 maggio!
L’obiettivo del Consiglio d’Europa e di ICOM, il maggiore network italiano di musei e professionisti museali, che patrocinano l’iniziativa, è contribuire alla creazione di un’identità culturale europea negli Stati dell’Unione.
Ciò che dobbiamo immaginare è una corrente di energia collettiva che nella stessa sera, in 30 Paesi diversi, si muoverà verso 3.200 musei per risalire il corso della storia e dell’arte del mondo.

Un’esperienza che a Urbino lo scorso anno ha registrato un successo sorprendente e si avvia ad un nuovo, clamoroso, sold out. La Carlo Bo aprirà ancora una volta le porte del Gabinetto di Fisica, dell’Orto Botanico e del Museo dei Gessi per condividere un patrimonio storico-artistico e scientifico che, come la città, è patrimonio dell’umanità. I luoghi li abbiamo descritti in un post precedente, il racconto delle novità in programma lo affidiamo ai referenti dei poli museali dell’Università di Urbino.

 

 

Orto Botanico

Via Donato Bramante, 28 | Apertura dalle ore 18.00 alle 22.00

Donata Ricci, Prefetto Responsabile del Centro

L’Orto Botanico è un patchwork multicolore disegnato da un arboreto e da svariate collezioni di piante grasse, acquatiche medicinali e aromatiche. Fondato nel 1809, oggi è un Centro di ricerca e di supporto alla didattica dell’Università di Urbino.

L’Orto Botanico si estende per 2200 mq, si articola su tre terrazzamenti e contiene numerosissime specie, comprese piante monumentali di cui alcune risalgono all’epoca di fondazione dell’Orto. Percorrendo i vialetti e sentieri del grande giardino, passando per la vasca delle ninfee e la ottocentesca Serra De Brignoli, si possono scoprire le oltre 900 specie erbacee, arboree e arbustive. In questi ultimi anni, l’Orto Botanico è divenuto una location importante come meta educativa per le scuole di ogni ordine e grado. Rispetto agli altri poli museali dell’Ateneo ha caratteristiche ben diverse, e la sua bellezza sta nella struttura in toto, che fortunatamente rimane inalterata o quasi nel tempo.

 

Le novità rispetto all’anno precedente, sono la nuova veste dei cartellini identificativi delle piante e una mostra di acquerelli e fotografie dal titolo Le stagioni dell’Orto Botanico – curata dal CEA (Centro Educazione Ambientale) di Urbino – che sarà inaugurata la mattina del 18 maggio nella Serra De Brignoli. 

 

Gabinetto di fisica: Museo urbinate della Scienza e della Tecnica

Piazza della Repubblica, 13 | Apertura dalle 18.00 alle 24.00

Filippo Martelli, docente di Fisica dell’Università di Urbino, membro del team internazionale VIRGO e Direttore incaricato del costituendo Polo Museale Urbinatense

Il Gabinetto di Fisica conserva una tra le più importanti collezioni universitarie di strumentazione storico-scientifica del nostro Paese. Una testimonianza fondamentale dell’attività didattica e di ricerca che, dalla fine del Settecento, l’Università di Urbino ha svolto nel campo della fisica.

Il Museo del Gabinetto di Fisica è una delle tre sezioni del costituendo Polo Museale Urbinatense e accoglie un vasto patrimonio di strumenti scientifici, realizzati tra la seconda metà del ‘700 e i primi anni del ‘900, a testimonianza della tradizione scientifica urbinate e dei preziosi contributi dati ad essa da padre Alessandro Serpieri, uno dei Rettori del Collegio Raffaello.

 

Oltre ai numerosi strumenti scientifici esposti, che permettono al visitatore di scoprire molti aspetti della scienza ottocentesca, il Museo offre l’opportunità di immergersi nella ricostruzione virtuale dello Studiolo del Duca, la stupefacente stanza del Palazzo Ducale dove Federico da Montefeltro si dedicava ai suoi studi, supremo capolavoro di tarsia lignea. Qui si potranno finalmente apprezzare molti dei dettagli che sfuggono durante le visite, esaminare gli strumenti in essa raffigurati, alcuni ricostruiti oltre che virtualmente anche fisicamente, e apprendere di più sulla loro simbologia e sulla storia della corte dei Duchi di Urbino.

 

 

Museo dei Gessi

Via Timoteo Viti, 10 | Apertura dalle ore 18.00 alle 24.00

Anna Santucci, Direttore scientifico del Museo

Il Museo dei gessi ospita, all’interno di Palazzo Albani, una collezione di calchi in gesso derivati prevalentemente da sculture antiche, databili tra il V sec. a.C. e il III sec. d.C.

Per i visitatori che accederanno all’esposizione alle 18.30, terrò una breve lezione dal titolo Antichità classiche in versione pop. Inoltre, per tutto il tempo dell’apertura, la proiezione in loop di un video presenterà le iniziative organizzate nello spazio del Museo dopo l’allestimento inaugurato nel 2012, e sarà possibile apprezzare anche gli scatti fotografici di Anna Pagnini, nell’ultimo atto – intitolato Impronte – della mostra fotografica La luce e il tempo.

 

Con questa apertura, il Museo dei Gessi aderisce alla rete degli eventi Grand Tour Musei 2019 – XI edizione promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e dal Coordinamento Regionale Marche di ICOM Italia, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il supporto organizzativo della Fondazione Marche Cultura.

Immagini: Donatello Trisolino

 

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