Instagram. Foto scattata dall’alto, un tavolo tondo, una lavagna, una manciata di parole bianche, “chi si accontenta, sbaglia”. E chi non si accontenta? Prende per mano la propria passione, si iscrive al corso di laurea triennale in Scienze Umanistiche. Discipline Letterarie, Artistiche e Filosofiche di Uniurb e si lascia guidare verso un obiettivo professionale preciso. Voilà la sintesi, il resto ce lo racconta lei: Valentina Basili!

 

Valentina, il corso di laurea in Scienze Umanistiche. Discipline Letterarie, Artistiche e Filosofiche in una sola parola.

Passione. Ho scelto questo corso per seguire ciò che più mi interessa. Non mi sono accontentata, non ho assecondato il pregiudizio per il quale questa laurea sia poco spendibile sul mercato del lavoro. Io ho un obiettivo professionale preciso che coincide con una passione. So dove voglio andare e sono sicura di aver scelto il percorso giusto per arrivarci!

La tua passione e il tuo obiettivo professionale.

La mia passione è la letteratura medievale francese. Il mio obiettivo professionale è l’insegnamento. Il sogno sarebbe insegnare, in ambito accademico, letteratura medievale francese. In realtà, il come e il dove lo deciderà la vita; non escluderei di insegnare italiano nella scuola superiore in Italia o all’estero, perché la mia è una vocazione che sento fin da quando ero piccola e frequentavo le elementari.

E qual era il pensiero ricorrente?

Non era solo un pensiero, era una dichiarazione. Dicevo: “da grande farò la maestra”!
Ovviamente, negli anni questa idea ha cambiato forma, ma non è mai sfumata. È un desiderio fortissimo che mi guida sempre, sul quale non posso esercitare alcuna forma di controllo, fortunatamente!

Come ti immagini dopo la laurea?

Mi immagino ancora più determinata! Forte delle competenze acquisite e consapevole di avere molti più strumenti a disposizione. Tante chiavi per aprire molte porte.

Tra i quattro percorsi previsti, hai scelto il curriculum filologico-letterario moderno, perché?

Perché è funzionale allo studio della letteratura medievale francese che – come ho detto – mi appassiona. Mi piacerebbe proseguire fino al dottorato di ricerca, specializzarmi sempre più e continuare a fare ricerca in questo ambito.
Tra le attività didattiche integrative organizzate dai docenti che insegnano nell’ambito del curriculum che ho scelto, ci sono stati diversi cicli di seminari tenuti da relatori ospiti, specializzati in determinate materie, che ci hanno dato la possibilità di approfondire ulteriormente i temi trattati a lezione.

 

Quest’anno, ad esempio, un seminario interessantissimo da cui ho preso ottimi spunti per la mia tesi di laurea è stato tenuto da due docenti dell’Università di Aix-Marseille. L’argomento principale era la traduzione, con un approfondimento sul tema che mi sta più a cuore: la storia della letteratura provenzale!

Quali altri vantaggi offre l’esperienza di studio a Urbino?

Il primo riguarda certamente il piano di studi che comprende esami come filosofia, storia dell’arte, linguistica ad esempio, quindi discipline diverse tra loro ma in forte sinergia che, insieme, offrono una base teorica che io ritengo completa.
Il secondo riguarda la qualità degli insegnamenti, che a me sembra molto alta, e il rapporto con i docenti senza barriere, estremamente diretto. Girando per la città, dove tutto è raggiungibile a piedi, capita spesso di incontrare i professori e di interagire con loro.

 

Urbino è una città che unisce, ed è questa secondo me la sua grande ricchezza. Le sue stesse mura sono le mura di un campus, circondato da tanto verde e dalla bellezza della storia visibile ovunque. Per studiare Scienze Umanistiche è sicuramente il posto più adatto!

Suggerimenti per chi si iscrive al tuo stesso corso di laurea.

Di non vivere il percorso universitario limitandosi ad andare a lezione e a studiare per preparare l’esame. Partecipate alle iniziative e alle attività che l’Università crea per noi. So che non sarà sempre facile trovare il tempo per fare tutto, ma quando vi iscriverete potrete seguire i convegni, le conferenze, partecipare ai viaggi studio, andare al cinema nelle sere della Rassegna di cinema e letteratura in cui l’ingresso è gratuito, iscrivervi al Centro Teatrale Universitario e partire in Erasmus per studiare all’estero. Fatelo!

 

Fate anche il tirocinio, ma scegliete quello più in linea con il lavoro a cui aspirate. Io ho intenzione di farlo in una scuola superiore.
Soprattutto, socializzate! Perché vivrete un momento di crescita importante. Io ho conosciuto tantissime persone che adesso non sono solo compagni di Università, sono amici. Parlando con loro, per la prima volta, ho capito di stare con gente che aveva i miei stessi interessi culturali e mi sono sentita a mio agio, nel mio ambiente.

Hai detto anche “Erasmus”, giusto?

Ebbene sì! Partirò il 23 agosto per l’Università di Aix-Marseille dove per sei mesi potrò studiare i temi che mi interessano e migliorare il mio francese. L’inglese lo conosco abbastanza bene, servirà anche quello!
Non vedo l’ora di conoscere persone che provengono da tutto il mondo. Amo molto viaggiare e quando riesco a farlo è sempre bello scoprire, o avere conferma del fatto che nonostante le culture e gli stili di vita siano diversi siamo più simili di quanto pensiamo.

Tanta roba!!! Riesci a praticare tutto ciò che consigli?

No, ovviamente non riesco a fare tutto. Mi piacerebbe, ma le 24 ore della giornata non bastano mai! Le iniziative che non seguo direttamente, le conosco attraverso i racconti di amiche e amici.
La danza, che studio dall’età di cinque anni, occupa buona parte del mio tempo libero, ma provo a fare anche altro.
Scrivo per Sistema Critico, un blog di informazione gestito da studenti universitari, non solo di Urbino.

 

Nella redazione ho portato anche alcuni compagni/amici di corso e da lì, insieme, abbiamo avviato l’esperienza dello Speech Cocktail: l’aperitivo culturale che ruota intorno a temi di attualità, politica, arte ecc. Un’iniziativa che ha avuto grande successo sia a Pesaro, sia a Urbino e che dimostra come i giovani sappiano impegnarsi, interessarsi, discutere e portare la propria opinione, divertendosi e socializzando!

Ammirevole! Se dico “impegno”?

Dici autodisciplina e costanza.
L’autodisciplina è una forma di libertà che consiste nel sapersi controllare, capire fino a che punto si può “spingere” e quando invece è il momento di riposare, accettando la debolezza, la stanchezza, senza mai cedere, senza mai fermarsi. È pretendere sempre qualcosa da sé stessi; è avere chiaro l’obiettivo e lavorare con costanza per raggiungerlo. Un passo dopo l’altro.

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