Il Rettore Vilberto Stocchi consegna la pergamena di Ambasciatore a Balduino Simone

Il Rettore Vilberto Stocchi consegna la pergamena di Ambasciatore a Balduino Simone

Balduino Simone, dirigente generale della Polizia di Stato oggi a riposo ed ex direttore del Caps (Centro Addestramento Polizia di Stato) è il nuovo Ambasciatore Accademico dell’Università di Urbino. A nominarlo è stato il Magnifico Rettore Vilberto Stocchi.

Per lei che si occupa da tanti anni di sicurezza, che ha fatto parte della Commissione interministeriale incaricata di elaborare il nuovo Codice della Strada e che a Urbino per un certo periodo ha anche insegnato Diritto della Circolazione ed Infortunistica Stradale, che cosa vuol dire essere sicuri?

“La sicurezza è professionalità, è un modello culturale e gestionale, non una serie di prescrizioni o divieti. E’ una insieme di conoscenze, tutte sinergiche tra loro, che viene espressa dal comparto delle Forze Armate, degli uomini del Soccorso, della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco. Le componenti di tale modello sono diverse: si va dalla specificità dei processi cognitivi, la fase che permette di discernere i pericoli reali da quelli presunti tali e spesso ingigantiti, per giungere alla fase comunicativa che è fondamentale. Una volta che si è valutato il pericolo bisogna saperlo comunicare senza produrre allarme. Due elementi per cui l’Università e in particolare quella di Urbino può essere un ottimo contenitore. Basti pensare all’esperienza estremamente significativa e unica in Italia di Olympus, l’Osservatorio sulla sicurezza del lavoro presieduto dal professor Paolo Pascucci e per il quale sono responsabile della sezione dedicata agli operatori di sicurezza”.

Lei ha parlato di modello culturale, perché?

“Perché l’operatore di sicurezza non può contare solo sulle tecnologie: sono utili ma da sole non bastano. Servono cultura e professionalità. Nella mia esperienza di formatore, anche nei Paesi del Mediterraneo e dei Balcani, ho sentito sempre esprimere l’esigenza di possedere le competenze adeguate. Prendiamo i casi di allarme pandemie: spesso si basano su dati poco certi e diffondono informazioni non corrette moltiplicandole e recando enormi danni, anche economici, al sistema. L’Università può formare i processi cognitivi, proporre contenuti interdisciplinari e trasformare le nozioni in modelli operativi concreti. Da oggi il mio ruolo di Ambasciatore mi porterà a riaffermare che l’Università di Urbino può rappresentare il punto di riferimento per tutte queste esigenze che emergono nel campo della sicurezza”.

Una parte rilevante del suo lavoro è stata la formazione di operatori della sicurezza stradale. Un capitolo determinante.

“Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani. Ma a proposito di dati e di percezione dei pericoli, diversamente da quanto si potrebbe supporre, sono dovuti principalmente all’utilizzo del cellulare. La strada, allargando il discorso, è il segno più immediato delle patologie e della ricchezza che contraddistinguono una società. E’ così dall’antica Roma, dove era uno strumento di grandezza e la linfa che alimentava i processi economici: l’imperatore Augusto riceveva un plico dalla Bitinia (l’attuale Turchia) in otto giorni! La strada è lo specchio dello Stato di salute di un Paese. Come scriveva il poeta brasiliano González le strade sono come fiumi, rendono fertile la terra. Oggi tuttavia non vi facciamo più tanta attenzione e per questo insistere sulla formazione diventa fondamentale”.

Qual è un aspetto della sicurezza stradale meno noto?

“Pochi sanno che le procedure di rimozione e posizionamento della segnaletica stradale sono estremamente importanti per ridurre il pericolo di chi è alla guida. Non è un caso che gli addetti a questa operazione debbano frequentare un corso di 12 ore”.

La sicurezza sul lavoro in Italia gode di buona attenzione?

“I dati ci confermano che le morti sul lavoro si sono quasi dimezzate negli ultimi anni. Questo è confortante. Ciò non toglie che la formazione in questo ambito è indispensabile. E’ necessario diffondere il messaggio, soprattutto tra chi ha la responsabilità di guidare un’impresa, che in qualsiasi settore la sicurezza paga in termini di produttività prima ancora che in termini etico-morali”.

 


Balduino Simone si è laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche all’Università di Urbino Carlo Bo. Nel 2001 ha conseguito il Master in Formazione Formatori. In passato è stato direttore del Caps lavorando anche alla formazione dei Paesi dei Balcani e del Mediterraneo. Ha ricoperto inoltre il ruolo di dirigente generale della Polizia di Stato. Componente della Commissione Interministeriale per l’elaborazione del nuovo Codice della Strada è tra i massimi esperti sul tema. Consulente incaricato dal Consiglio dei Ministri per individuare percorsi formativi del personale da impiegare nei servizi di polizia stradale è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

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