Standing ovation per Pietro Bartolo. L’applauso senza fine della Carlo Bo ha aperto la cerimonia di consegna del Sigillo di Ateneo al medico che da 25 anni accoglie i migranti ed è protagonista del docufilm di Gianfranco Rosi Fuocoammare, vincitore dell’Orso d’oro al Festival del cinema di Berlino e candidato all’Oscar come miglior film straniero.

“Pietro Bartolo ha onorato nel migliore dei modi la sua professione di medico – ha detto il Rettore Vilberto Stocchi – aderendo ai precetti ippocratei di curare tutti i pazienti con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica.

In un’epoca in cui in diverse parti di Europa si alzano muri contro il fenomeno dell’immigrazione e della fuga da un continente martoriato dalle guerre e dalla povertà, il Dottor Pietro Bartolo rappresenta un argine all’indifferenza che si registra sempre più spesso nei Paesi apparentemente più sviluppati”.

“Un uomo degno di essere definito tale ha il dovere di aiutare chi ha bisogno. Io sono fiero di essere lampedusano e soprattutto di essere italiano perché siamo campioni di accoglienza e solidarietà”

Pietro Bartolo

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