Si potrebbero stilare lunghe disquisizioni. Tuttavia per spiegare che cosa sia la Terza Missione è forse più utile affrontare il discorso individuando tre concetti chiave.

Catalizzare conoscenze. Terza Missione, per le Università, è quell’insieme di attività che riguardano il rapporto con il tessuto economico, sociale e culturale che le circonda, a partire dal territorio di appartenenza. “Questo significa – dice il Prorettore alle attività di Terza Missione Fabio Musso – che oltre alle due principali missioni, ossia l’insegnamento e la ricerca, un ulteriore importante compito che l’Università è chiamata a svolgere è quello di catalizzare conoscenze, valori e relazioni affinché possa essere progressivamente accresciuto il livello di civiltà, quale ricchezza non solo economica, che deve caratterizzare una società organizzata”.

Attingere e riversare. Il rapporto con l’esterno si manifesta in diversi modi: sia attingendo conoscenze, esperienze ed elementi di cultura, che possono essere a loro volta utilizzate e valorizzate per produrre nuova conoscenza e per stimolare processi di affinamento del sapere, sia riversando sulle imprese, le istituzioni, i gruppi sociali e sui singoli individui i risultati della ricerca e la capacità di tradurre in insegnamenti pratici le conoscenze raccolte o prodotte con metodo scientifico. “L’Università di Urbino – spiega Musso – si è sempre caratterizzata per la capacità di rapportarsi con l’esterno e integrarsi con il sistema di valori in cui è stata fin dalle sue origini profondamente immersa, con risultati che ne hanno fatto una delle eccellenze della cultura italiana. Anche in questi ultimi anni si è assistito a una grande vivacità di iniziative che dimostrano come questa funzione non sia mai venuta meno”.

Dialogare per collaborare. Eppure oggi serve una maggiore spinta, un maggiore dialogo con l’esterno. Occorre avere una finestra costantemente aperta sul mondo e sul territorio, a partire dalle imprese, con l’obiettivo di innovare e migliorare le competenze e le risorse al loro interno, attraverso la valorizzazione dei risultati della ricerca, attraverso collaborazioni di vario tipo, lo sviluppo di brevetti e l’avvio dei cosiddetti spin-off. E’ già tanto ma questo non esaurisce tutto ciò che Terza Missione può voler dire. C’è infatti il fronte dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, con i Comuni e gli Enti locali, per i quali l’Università rappresenta un interlocutore privilegiato in grado di fornire linee di indirizzo, servizi di consulenza, formazione al personale. C’è infine la società civile, a cui si può parlare tramite la divulgazione scientifica, le iniziative culturali e formative e, perché no, tramite eventi che però abbiano una certa rilevanza sociale: “L’Università – conclude il professor Fabio Musso – può rafforzare in questo modo il proprio ruolo di riferimento”.

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