Avete anche voi la sensazione di costruire percorsi di studio, carriere, vite, nel campo aperto di una formazione continua? Il dato interessante è che non si tratta di una percezione indeterminata, ma di una certezza collettiva della nostra modernità. Gli specialisti la chiamano lifelong learning o apprendimento permanente che è, insomma, la fortunata opportunità di consolidare, aggiornare o rifondare competenze e abilità all’infinito.

Per capire di cosa stiamo parlando pensiamo alle lauree di secondo livello, ai dottorati di ricerca, ai corsi di alta formazione, ai master che scegliamo di frequentare. Per riflettere meglio sulle nuove skills che vogliamo acquisire, teniamo conto che l’offerta didattica della Carlo Bo per l’anno accademico 2016/2017 presenta un variegato palinsesto di opzioni che, nelle prossime settimane, il nostro blogazine continuerà a raccontare nella sezione dedicata: Corsi.

Ad esempio, se fossimo biologi, biotecnologi, ginecologi, urologi, genetisti clinici, endocrinologi e volessimo procurarci un titolo ad hoc e, insieme, l’esperienza altamente qualificata in pratiche di medicina della riproduzione, tecniche di riproduzione assistita e gestione dei problemi di salute riproduttiva delle coppie, dovremmo senz’altro informarci sul Master di secondo livello in Scienza della Riproduzione e tecniche di riproduzione assistita.

Ad organizzarlo è il Dipartimento di Scienze Biomolecolari (DISB), la durata è biennale e la frequenza obbligatoria per i 2/3 di ciascuna delle attività didattiche. Qualche notizia di approfondimento l’abbiamo registrata chiacchierando col Professor Mauro Magnani, Direttore del Master.

“Quella di quest’anno è la seconda edizione. In occasione della prima abbiamo esaurito i posti in pochissimo tempo e ci aspettiamo, adesso, altrettanto interesse. La richiesta di figure professionali qualificate sta crescendo molto perché l’accesso alle tecnologie di riproduzione assistita è diventato pubblico, mentre fino a poco tempo fa era prerogativa, in massima parte, del settore privato”.

fecondazione assistita

Durante il primo anno, le lezioni si svolgeranno da ottobre 2016 a giugno 2017, per un periodo di sei settimane. “Molti dei nostri iscritti sono professionisti già occupati e per consentire loro di seguire i corsi, coniugando studio e lavoro, abbiamo concentrato le lezioni nell’arco di una settimana al mese”.

Le lezioni del secondo anno si terranno tra ottobre 2017 e giugno 2018. Di otto settimane sarà l’intervallo di tempo dedicato alle attività pratiche: 400 ore di esercizio sul campo, nei centri delle Unità di Medicina della Riproduzione convenzionati.

“La specificità di questo Master è la sua doppia struttura – continua il Professor Magnani – che comprende un primo anno dedicato alla parte teorica, e un secondo anno alla parte pratica. Ogni studente svolge, di fatto, una serie di procedure secondo il proprio livello di competenza specialistica (i medici nella qualifica di medici, i biologi nella qualifica di biologi o di biotecnologi) all’interno di strutture convenzionate che si occupano di pratiche di fecondazione assistita. In questi centri, i tutor di riferimento seguono ogni fase della preparazione tecnica degli iscritti e del loro lavoro. Del resto, l’obiettivo del Master è qualificare professionalmente. Sia nel pubblico, sia nel privato”.

Il 30 giugno 2016 si chiuderanno le preiscrizioni, dopodiché sarà pubblicata la graduatoria degli ammessi (entro il 15 luglio), e dal 18 luglio al 10 ottobre 2016 sarà possibile formalizzare l’iscrizione. Affrettiamoci: i posti disponibili sono solo venti!

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