Questo è un post speciale. È il primo di un trittico dedicato ai sei studenti del corso di laurea in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni che hanno firmato la campagna di comunicazione 2020-2021 del nostro Ateneo! Sabrina Banci, Diletta Carbonari, Fabiola Fenili, Elisa Invernizzi, Letizia Kalombo e Massimo Terenzi raccontano ai lettori di Uniamo lo sfondo valoriale dell’idea creativa proposta e, insieme, l’esperienza di studio e di vita a Urbino.
La conversazione #1 è con Elisa Invernizzi e Sabrina Banci.

 

Elisa, partiamo dalla fine. Non fa per te, Cadrai nella rete, Sarai uno dei tanti: qual è il messaggio più autentico che le tre “provocazioni semantiche” sottendono?

Che la conoscenza è di tutti e per tutti.
Nel corso di questa esperienza speciale abbiamo giocato molto con le parole scardinando consuetudini, stereotipi e frasi fatte dell’immaginario universitario e parentale, al fine di stimolare una riflessione istintiva in chi legge.
Abbiamo provato a ribaltare il senso di frasi che tante volte abbiamo sentito dire quando ci siamo iscritti a un corso di laurea universitario.

 

Frasi come “sarai uno dei tanti”, che per molti significa “sarai uno dei tanti laureati di cui la società non ha bisogno” e che per noi acquista un senso diverso: sarai un nuovo laureato e la tua laurea non sarà un traguardo solo per te, ma riguarderà tutti noi e porterà un vantaggio alla società intera. La tua meta personale sarà funzionale a progressi collettivi, quindi, non ti differenzierai per te stesso ma farai la differenza per tutti.

Non fa per te?

Non fa per te: perché noi pensiamo che solo insieme si faccia la differenza, unendo i saperi e trasformandoli in qualcosa di molto più grande.
Questa campagna vuole proprio dire: leggimi per scoprire una verità inattesa. Si costruisce, infatti, attraverso l’headline che attira l’attenzione, colpisce, e che nella bodycopy si ribalta di segno e spiega che quella è una frase non fatta, ma originale e piena di un significato nuovo.

Cadrai nella rete?

Cadrai nella rete racconta che gli smartphone, i pc sono nostri compagni di vita quotidiana. Non sono trappole che distraggono come tante volte si sente dire, ma modi per rimanere connessi e per creare reti di saperi che attraverso Internet e le tecnologie amplificano la conoscenza e moltiplicano le opportunità di crescita personale.
Il messaggio che il nostro lavoro di copywriting veicola si fonda, quindi, prevalentemente su parole killer, parole usate come armi per attirare l’attenzione nel modo più positivo e costruttivo possibile; che secondo noi è la grande forza della campagna.

Sabrina, il primo pensiero quando ti è stata comunicata l’opportunità di realizzare il concept della campagna di comunicazione 2020-2021 di Uniurb.

Lo ricordo perfettamente, mi sono detta: “ma veramente lavoreremo con Paolo Iabichino alla nuova campagna di comunicazione della nostra Università? Che spettacolo!” È stata una piacevolissima sorpresa, un’emozione veramente unica che abbiamo vissuto grazie alla Professoressa Lella Mazzoli, alla Professoressa Stefania Antonioni e al Magnifico Rettore. Non capita tutti giorni di poter lavorare con uno dei più importanti pubblicitari italiani del nostro tempo.

Una chance in più offerta dal corso di laurea in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni. Qual è la caratteristica principale di questo percorso di studi?

In generale, devo dire che il corso di laurea in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni è strutturato in maniera tale da consentirci una giusta combinazione di teoria e pratica. Sul campo ci esercitiamo molto, e l’esperienza formativa – in particolare quella che abbiamo potuto vivere negli ultimi mesi – potrei proprio definirla professionalizzante.
Lo stesso Iabichino in conferenza stampa ha detto “i ragazzi hanno lavorato come in una vera e propria agenzia pubblicitaria”. In effetti, avevamo una committenza, un brief da risolvere e un direttore creativo che ci ha seguito lungo tutto il percorso e, veramente, ci siamo impegnati tantissimo e seriamente, anche con qualche sacrificio.

 

Il risultato finale, quindi questa campagna realizzata da noi studenti per gli studenti che si iscriveranno alla nostra Università, oltre alla soddisfazione di averci fatto vincere come gruppo, ci ha fatto sentire davvero un po’ speciali.
Anche perché per noi che non siamo molto lontani dal traguardo della laurea, avere in portfolio un’esperienza importante e certificata ancor prima di affacciarci al mondo del lavoro è fondamentale, oltre che davvero entusiasmante!

Qual è la tua aspirazione professionale?

Mi piacerebbe lavorare come art director, nel settore della comunicazione e della pubblicità, per aziende di moda. Un progetto ambizioso e difficile, lo so bene, ma so anche che con tanto impegno e perseveranza niente è impossibile.

 

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