Il corso di laurea in Farmacia si svolge in un intervallo di tempo di cinque anni e forma varie figure professionali: dal farmacista nelle farmacie pubbliche e private o ospedaliere, all’informatore scientifico fino ai profili emergenti del pharmacy analist o del pharmaceutical care manager che accedono rapidamente al mercato del lavoro. La XXVI Indagine (2024) sulla Condizione occupazionale dei laureati pubblicata dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea registra, infatti, per i laureati in Farmacia di Uniurb un tasso di disoccupazione a un anno dalla laurea pari solo al 2,4%. Un risultato che si deve certamente alla struttura didattica della magistrale che, tra le molte attività, prevede il corso di Farmacia simulata organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti di Pesaro e Urbino, corsi di preparazione alla frequenza per le matricole, moduli di recupero come i laboratori estivi per studentesse e studenti lavoratori o per chi ha debiti di frequenza. Questi e molti altri dettagli ci ha raccontato il tutor Aleksa Durdevic, studente senior del corso di laurea, diventato ormai un punto di riferimento importante per tutta la comunità della Scuola e per chi è alla ricerca di informazioni sul piano di studio e sulla vita a Urbino.
«Gli studenti – ha spiegato il nostro tutor – tendono a parlare con me in maniera più libera rispetto a quanto fanno con un docente. Sono molto contento di aiutarli perché il 90% dei timori di cui parlano li ho affrontati anch’io. Mi ha colpito molto una studentessa che per motivi personali ha interrotto il percorso universitario anni fa e mi ha chiesto informazioni per valutare la possibilità di continuare a studiare Farmacia. È bello sapere che le passioni vere non si spengono mai e che, a un certo punto della vita, riemergono e tornano a orientare la nostra volontà». A questo proposito segnaliamo che gli studenti non impegnati a tempo pieno possono optare per un percorso della durata di 10 anni.
Ricordiamo anche che contattare Aleksa è semplicissimo, basta scrivere a a.durdevic@campus.uniurb.it o all’indirizzo tutor.farmacia@uniurb.it
Quelli che seguono sono i cinque buoni motivi per iscriversi al corso di laurea in Farmacia che, intanto, ha voluto consegnarci nel corso di una interessante chiacchierata.
1 ― Il primo buon motivo per cui iscriversi al corso è che la figura del farmacista è in assoluto tra quelle più richieste dal mercato del lavoro a livello nazionale. Secondo i dati Almalaurea 2024, il tasso di disoccupazione dei laureati in Farmacia di Uniurb a un anno dalla laurea è di appena il 2,4%. Per cui, a chi ancora avesse dei dubbi dico che conviene iscriversi di corsa! Anche perché le ottime prospettive occupazionali riguardano non solo la professione di farmacista, ma anche le professioni innovative (clinical monitor, clinical research associate, regulatory affair manager, pharmacy analyst, pharmaceutical care manager) e il settore cosmetico. A Urbino abbiamo, tra l’altro, un Master di secondo livello in Scienze e Tecnologie Cosmetiche che rappresenta un’ulteriore opportunità di carriera.
2 ― Un altro importante vantaggio offerto dalla nostra magistrale è il corso di Farmacia simulata, tenuto da farmacisti professionisti e organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Pesaro e Urbino. Si tratta di un insegnamento pratico per il quale presso la sede didattica della Scuola di Farmacia è stata allestita una farmacia didattica, chiamata Farmacia dei Torricini, arredata e attrezzata sul modello di una reale farmacia aperta al pubblico.
In questo spazio, le studentesse e gli studenti si preparano a svolgere il tirocinio professionale, imparando sul campo a spedire le ricette, compilare i registri, gestire gli ordini e a effettuare tutte quelle operazioni di cui concretamente si occuperanno durante il tirocinio in una farmacia vera e propria.
È un’esperienza molto interessante, anche perché i farmacisti che ci seguono e ci affiancano, oltre che sulle competenze più tecniche, fanno leva sulle competenze relazionali alla base della professione. L’assistenza al paziente, infatti, è sicuramente una missione primaria per chi, come noi, intraprende questo percorso formativo.
3 ― Il terzo buon motivo per iscriversi al corso di laurea in Farmacia è un insegnamento (Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro 1) istituito con l’obiettivo di permettere alle studentesse e agli studenti appena iscritti, e con background formativi diversi, di acquisire un metodo di studio efficace. Possiamo quindi seguire questo percorso e imparare a esercitare anche le nostre abilità comunicative sia scritte, sia orali, e ad analizzare criticamente gli argomenti di studio in relazione ai contesti specifici che li regolano. Questo insegnamento, che coinvolge piccoli gruppi di persone, ci aiuta inoltre a socializzare e a integrarci velocemente nella realtà universitaria.
4 ― Un altro buon motivo riguarda i corsi di recupero estivi per studenti in debito di frequenza delle attività laboratoriali e di quelle relative al corso di preparazione al tirocinio. Capita, infatti, di non riuscire a seguire e a sostenere nei tempi previsti dal piano di studi tutte le attività stabilite, per cui la frequenza durante l’estate ci dà la possibilità di rimanere il più possibile in corso. A me è capitato di seguire un laboratorio e posso dire che sono molto utili sia per ciò che impariamo, sia per il clima amichevole e di confronto continuo che si crea con gli altri studenti. Nelle settimane precedenti i professori ci invitano a rivedere gli argomenti in programma, già affrontati durante le lezioni, così da permetterci di arrivare preparati ad applicare la parte teorica in laboratorio. Durante le sessioni, inoltre, siamo seguiti da docenti e tecnici, e a tutti possiamo rivolgerci per qualsiasi chiarimento.
5 ― Il quinto buon motivo ha a che fare con l’atteggiamento che i docenti mostrano nei nostri confronti. Sono persone cordiali e sempre disponibili a organizzare con noi incontri in presenza e online. Se, ad esempio, non riusciamo a fissare bene determinati concetti durante la lezione, possiamo chiedere loro di organizzare un incontro online o in Ateneo per risolvere il problema. La stessa cosa possiamo fare per discutere i dubbi che emergono durante la preparazione di un esame.
Io, per esempio, avevo raccolto una serie di domande su un argomento che non mi era ben chiaro, ho contattato la docente e l’ho incontrata attraverso Zoom. Confrontarmi con lei mi ha aiutato a trovare risposte a domande che sembravano non averne, e che avevo cercato invano in manuali e in altri materiali di approfondimento. Insomma, questa modalità è un grande beneficio perché orienta meglio il nostro apprendimento e conferma che il nostro studio va nella giusta direzione.