Nobel Prize Winner Joseph Stiglitz as Guest of the Urbino Ph.D. in Global Studies | English Version
Giovedì 8 e venerdì 9 ottobre si svolgerà online la conferenza internazionale Economic Development and Inequalities, organizzata dal dottorato di ricerca in Global Studies di Uniurb in collaborazione con l’AISSEC, l’Associazione Italiana per lo Studio dei Sistemi Economici Comparati.
Ospite d’eccezione della conferenza e della quarta edizione del Phd sarà il premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz, della Columbia University (USA).
Nella pagina di Uniurb dedicata all’iniziativa sono registrate tutte le informazioni utili e i link di accesso alle sessioni plenarie della web conference, visibili in diretta streaming e aperte a chiunque fosse interessato.
Per conoscere i dettagli dell’evento e le novità dell’edizione 2020-2021 del dottorato in Global Studies abbiamo intervistato Antonello Zanfei, Professore di Economia Applicata, docente di Economia della Globalizzazione e Coordinatore del Corso.
Professor Zanfei, la quarta edizione del PhD in Global Studies si apre con l’intervento di un premio Nobel per l’Economia. Un ottimo inizio!
È davvero una grande opportunità quella di avere il Professor Joseph Stiglitz fra gli ospiti del dottorato. Ricordo che già aveva onorato l’Università di Urbino di una sua visita nel 2014. L’evento di quest’anno può essere considerato particolarmente pregnante in quanto segna un rilancio in grande stile delle attività del nostro dottorato dopo una fase davvero difficile per tutti.
Una fase in cui il dottorato in Global Studies e tutta l’Università di Urbino hanno fatto enormi sforzi per dare continuità ad attività didattiche e di ricerca, nonostante l’emergenza Covid-19.
L’intervento di Stiglitz riguarda proprio le conseguenze economiche della pandemia, e si collega a un’importante iniziativa convegnistica internazionale alla cui organizzazione abbiamo partecipato come PhD.
Può dirci di più su questa iniziativa?
Si tratta della conferenza Economic Development and Inequalities, dell’Associazione Italiana per lo Studio dei Sistemi Economici Comparati (AISSEC), che si terrà online l’8-9 ottobre. Tema centrale della conferenza sarà quello delle disuguaglianze nel mondo. È una questione ineludibile per chi si occupa dei processi di globalizzazione, su cui il Professor Stiglitz ha sviluppato un’approfondita riflessione critica.
Una riflessione che prende le mosse dalla sua esperienza di Economista capo presso la Banca Mondiale, di Chair del Council of Economic Advisers degli USA e di Presidente della U.N. Commission of Experts on Reforms of the International Monetary and Financial System, poi riversata in numerosi studi su luci e ombre della globalizzazione. Presso la Columbia University ha fondato il Committee on Global Thought. Insomma, l’ospite giusto per aprire questa quarta edizione del dottorato, che conferma la sua forte vocazione internazionale.
Si comincia, quindi, con un importante evento online che prevede quali altri contributi?
Oltre all’intervento chiave di Stiglitz, la conferenza online dell’AISSEC, svolta in collaborazione con il dottorato in Global Studies, prevede anche un’altra importante sessione plenaria incentrata sulla relazione del Professor Carlos De La Torre dell’Università della Florida, presso la quale dirige il Center for Latin American Studies. Anche lui tratterà un tema caldo, il legame fra disuguaglianze e populismi.
Ma ci saranno anche ben 15 sessioni parallele con la partecipazione di oltre 70 studiosi di una trentina di diverse istituzioni nazionali e internazionali. Affronteranno il tema centrale delle disuguaglianze da diverse angolazioni: i legami con lo sviluppo e il sottosviluppo, le ripercussioni sociali, le connessioni con le trasformazioni tecnologiche, con il cambiamento climatico e ambientale, giusto per citarne alcune.
Un commento sulla nuova rosa di dottorandi.
Anche quest’anno, nonostante i disagi provocati dalla pandemia, abbiamo attirato candidati da tutto il mondo e la selezione ha portato a individuare un buon gruppo di studenti. I nove dottorandi di questa tornata hanno già iniziato a seguire i corsi introduttivi online e prevediamo di averli tutti in presenza da novembre, emergenza Covid permettendo.
Buono il mix di competenze che quest’anno sono soprattutto di taglio socio-giuridico, data l’area tematica che caratterizza questa edizione del dottorato. Un terzo dei dottorandi ha ottenuto titoli all’estero, per il resto la provenienza è da tutta Italia. Anche la composizione per genere è equilibrata, cinque donne e quattro uomini, tutti sotto i trent’anni d’età. Confidiamo molto nella nuova linfa vitale e intellettuale che porteranno a Urbino.
Global Society, Cross-border Mobility and Law è l’area tematica dell’edizione 2020-2021. Secondo quali modalità si svolgono e si svolgeranno i corsi, i laboratori e i seminari?
Prosegue l’alternanza fra aree tematiche: l’edizione dell’anno scorso aveva un taglio economico e politico, quella di quest’anno avvia un percorso triennale sugli aspetti socio-giuridici della globalizzazione. Tanti e di grande rilievo i temi trattati: i flussi migratori, il ruolo delle istituzioni europee e sovranazionali, la tutela dei diritti fondamentali, le politiche sociali in chiave comparata, solo per citarne alcuni. Sulle politiche pubbliche per l’innovazione sociale in Europa abbiamo avuto già a fine settembre una lezione di apertura dei corsi introduttivi tenuta da un’altra ospite di rilievo, Marisol Garcia dell’Università di Barcellona.
Come accennavo, i corsi introduttivi online sono finalizzati a colmare le principali lacune e disparità di partenza fra gli studenti. Si tengono fra fine settembre e ottobre in preparazione dei corsi con esami che verranno impartiti nei mesi successivi. Da novembre a fine giugno saranno quindici i corsi per oltre 250 ore di lezione in presenza, accompagnati da seminari, workshop e gruppi di studio tematici.
La lingua di lavoro continua a essere l’inglese, come per tutte le edizioni del dottorato in Global Studies. La nostra offerta didattica si avvale anche quest’anno di una ventina fra docenti Uniurb e di altre Università italiane, ma anche di un buon numero di professori provenienti da diversi Atenei nel mondo, fra cui l’Università di Amsterdam, di Bedfordshire, di Freiburg, di Lleida, di Lovanio, e di Oxford, di Strasburgo, di Tarragona e di Vienna.
A maggio sarà Visiting Professor da noi Manfred Steger dell’Università delle Hawaii, uno dei più riconosciuti studiosi di problemi sociali legati ai processi di globalizzazione.
Per dirla con Stiglitz, qual è “La globalizzazione che funziona” al tempo del Coronavirus?
Lasciamolo dire a lui. Fra pochi giorni avremo occasione di ascoltarlo e in accordo con gli altri organizzatori della conferenza, la partecipazione alle sessioni plenarie di Stiglitz e De la Torre sarà aperta a tutti gli interessati. Un’occasione da non perdere.
Joseph Stiglitz, Comparative Perspectives on Economic Development and Inequalities.
Web conference ― 8 ottobre 2020.
Carlos De La Torre, Comparative Perspectives on Economic Development and Inequalities.
Web conference ― 9 ottobre 2020.
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