Giulia Mencarelli è tra i 100 vincitori del premio di studio che Uniurb ogni anno assegna alle studentesse e agli studenti che hanno ottenuto i migliori risultati in termini di crediti formativi e di votazione media. È iscritta al terzo anno del corso di laurea quinquennale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha una “passione abbastanza sfrenata per la chimica” e una grande capacità di impegno. Riesce, infatti, “a seguire tutte le lezioni e a conciliare perfettamente studio, lavoro e tempo libero con gli amici”!

 

Giulia, perché hai deciso di iscriverti all’Università di Urbino?

Ho scelto Urbino per dare fiducia all’Università del mio territorio. Dopo le superiori la tentazione che si ha è quella di allontanarsi per andare a cercare l’Ateneo migliore lontano dal proprio paese d’origine, io invece mi sono detta che, forse, a pochi chilometri da casa avrei trovato ciò di cui avevo bisogno, e così è stato: Urbino stessa è diventata casa.

 

L’ho scelta anche perché è una città che trasmette pace. È piccola, tranquilla, sicura e tutti gli studenti ed ex studenti ai quali ho chiesto un parere me l’hanno descritta come il posto ideale in cui studiare e vivere una buona vita.

Quali sono i punti di forza del corso di laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche?

Uno dei principali punti di forza riguarda il numero degli studenti che formano le classi. Per esperienza ti dico che seguiamo le lezioni e i laboratori in piccoli gruppi e questo ci permette di socializzare più facilmente, di conoscerci meglio, di aiutarci a vicenda e anche di creare vere e proprie amicizie.

 

Senza dubbio è una caratteristica importante che facilita anche l’interazione con i docenti: sempre pronti al dialogo con noi studenti e sempre disposti a chiarire ogni dubbio, anche al di fuori dell’orario di ricevimento. Non siamo tanti per cui i professori possono seguirci individualmente.

Quali suggerimenti puoi dare a chi si iscrive al tuo corso di laurea?

Il mio è un corso di laurea impegnativo: per affrontarlo bisogna avere passione per le materie in programma. Ciò che serve è una passione abbastanza sfrenata per la chimica, che non ci abbandona mai! Scherzi a parte, è un corso adatto a chiunque decida di impegnarsi e abbia voglia di studiare.

 

Non serve una particolare preparazione iniziale, in quanto ogni insegnamento parte dalle basi della materia trattata. Per questo, il consiglio che mi sento di dare è sicuramente quello di seguire le lezioni per capire meglio gli argomenti con l’aiuto dei docenti. Sicuramente è anche molto importante sviluppare delle buone capacità organizzative.

Quali sono quindi gli ostacoli che ti sei trovata ad affrontare?

Le difficoltà principali riguardavano il mio modo di affrontare gli esami. Spesso, all’inizio, mi lasciavo spaventare dalla mole di informazioni che dovevo elaborare, capire e assimilare. Ma poi, con il tempo e grazie anche ai compagni di corso che sono diventati amici, ho imparato ad organizzare lo studio, a conciliarlo con il lavoro e ad affrontare le insicurezze del primo periodo universitario.

Lavori e studi?

Sì! Sono convinta che l’indipendenza sia fondamentale anche a vent’anni, per questo studio durante il giorno e dopo il tramonto lavoro come cameriera in un ristorante. Pensavo di non farcela, invece riesco a seguire tutte le lezioni e a conciliare perfettamente studio, lavoro e tempo libero con gli amici!

Descriviamo Urbino? È davvero la città campus ideale?

A mio parere sì perché ha tutto quello che una città campus dovrebbe offrire. A Urbino si può studiare serenamente, in luoghi che raccontano la storia del Rinascimento italiano e che oggi sono biblioteche e aule dedicate alla nostra formazione. Ogni spazio all’aperto, che sia destinato allo studio o all’intrattenimento, si affaccia su paesaggi meravigliosi. Per farti capire: la Fortezza Albornoz la trovi solo ad Urbino!

 

E anche i bar e i pub, famosi per gli aperitivi e il divertimento del giovedì sera, in particolare, si trovano tutti nel centro storico, dove è facile incontrarsi e passare del buon tempo insieme, al riparo dai rischi della grande città.

Se potessi parlare alla “te stessa” di allora, che sta decidendo a quale corso iscriversi, cosa le diresti?

Le direi che sta facendo la scelta giusta. A tutte le matricole auguro di scegliere con il cuore, e di lasciarsi guidare dalle ambizioni e dai sogni. Determinati e sognatori, sempre!

 

 

 

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