Natalia Buccini è tra i 100 vincitori del premio di studio che Uniurb ogni anno assegna alle studentesse e agli studenti che hanno ottenuto i migliori risultati in termini di crediti formativi e di votazione media. Lo scorso anno Natalia si è laureata in Scienze Politiche, Economiche e del Governo e oggi racconta, ai lettori di Uniamo, l’esperienza di vita e di formazione a Urbino. Un percorso che le ha insegnato a sviluppare un “pensiero aperto e critico e ad ad agire – con la consapevolezza necessaria e le giuste competenze – in ambienti complessi, globali e locali, non solo legati alla sfera professionale, ma al quotidiano di ognuno di noi”.

 

Natalia, qual è il tuo #UniurbSaiPerché?

Ho scelto Uniurb perché era l’Università più vicina alle mie necessità. Cercavo un corso di laurea multidisciplinare che desse l’opportunità di studiare e approfondire più ambiti tematici – nello specifico: politico, economico, sociale, giuridico e storico – comparandoli e facendoli dialogare tra loro, per questo la triennale in Scienze Politiche, Economiche e del Governo di Uniurb mi ha convinta sin da subito.

 

Inoltre, dopo il diploma avevo ho sentito il bisogno di trasferirmi dal Molise e di vivere l’esperienza degli studi universitari in una città a misura di studente, non troppo grande, sicura, non caotica e Urbino aveva tutte queste caratteristiche, col valore aggiunto della sua grande bellezza.

Quali sono i punti di forza del corso di laurea in Scienze Politiche, Economiche e del Governo?

Il principale punto di forza, lo ripeto, è sicuramente la multidisciplinarità, che per me è stata una palestra importantissima. Attraverso questo approccio, i docenti ci stimolano ad allenare la mente alla flessibilità, alla connessione e al confronto tra le diverse informazioni. In questo modo, ci aiutano a sviluppare un pensiero aperto e critico e ci spingono ad agire – con la consapevolezza necessaria e le giuste competenze – in ambienti complessi, globali e locali, non solo legati alla sfera professionale, ma al quotidiano di ognuno di noi. E devo dire che già oggi, nella seconda vita universitaria che vivo a Roma, mi accorgo di quanto sia fondamentale il bagaglio di insegnamenti costruito a Urbino.

 

Quindi, tornando ai punti forza, senza dubbio il secondo riguarda il rapporto con i docenti, che sono sempre disponibili e riescono a creare spazi di interazione e di scambio nei quali noi studenti possiamo sentirci liberi di chiedere spiegazioni e chiarimenti – anche ripetutamente – e, soprattutto, di esprimere opinioni personali in un confronto costante con loro.

Qual è il consiglio che ti piacerebbe dare gli studenti che decidono di iscriversi?

Il mio consiglio è di navigare con attenzione il sito di Uniurb e le pagine dedicate al corso di laurea, per poter costruire un piano di studi basato sulle aspirazioni lavorative e sugli interessi anche personali. Per fare questa operazione, e per avere il maggior numero di informazioni sugli insegnamenti e anche sulla vita a Urbino, suggerisco di contattare i tutor del corso, studenti – cioè – poco più grandi delle matricole che hanno proprio il compito di supportare i nuovi arrivati.

 

Poi, direi a tutti i neoiscritti di essere sempre curiosi, sia nell’approccio alle materie, sia nella costruzione delle relazioni con i compagni di corso e i docenti, che sono un sostegno fondamentale durante tutto il percorso universitario.

Ci racconti Urbino?

Urbino è la città che cercavo, un posto in cui mi sono sentita subito accolta. Ho sempre vissuto nel centro storico quindi, salite a parte, ho avuto la possibilità di immergermi completamente, e a qualunque ora, nella vita della comunità studentesca e nel fascino senza tempo e pieno di storia e di arte che ne caratterizza ogni luogo.

Hai detto di esserti trasferita a Roma dopo la laurea triennale, giusto?

Sì, sto frequentando un corso di laurea magistrale all’Università La Sapienza di Roma. Finita la triennale ho capito di essere cresciuta, di essere cambiata e di avere una nuova necessità, quella, cioè, di trovare in una grande città nuovi stimoli e nuove opportunità non solo formative e lavorative ma, soprattutto, di vita.

 

L’esperienza di studio a Urbino ha rappresentato per me un processo di transizione fondamentale, sia perché mi ha fatto diventare la persona che sono oggi, sia perché la formazione solidissima e il metodo di lavoro che mi ha dato sono funzionali agli studi che sto facendo ora. Il corso di Scienze Politiche, Economiche e del Governo di Uniurb mi ha veramente assicurato le conoscenze di cui, in questo nuovo percorso, ho bisogno. E me ne accorgo anche quando – spesso – mi capita di confrontarmi con gli studenti che provengono da corsi triennali di altri Atenei.

Se potessi parlare con la Natalia che si sta immatricolando, cosa le diresti? Ti va di lasciare un augurio ai neoiscritti?

A Natalia direi di vivere serenamente l‘intero percorso universitario, e di considerare gli ostacoli come l’opportunità di piccole vittorie che l’aiuteranno a crescere. Ai neoiscritti auguro di non cadere nella trappola delle mille incertezze e della paura, e di vivere l’occasione unica, che non si ripeterà mai più, dell’esperienza formativa e di vita a Urbino con determinazione, ma anche con la spensieratezza dei nostri vent’anni!

 

 

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