L’Aula Confucio di Uniurb ha festeggiato di recente il suo settimo anno. Inaugurata nel 2015, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università Sapienza di Roma, ha rodato e subito messo a sistema la propria funzione di centro di divulgazione della lingua e della cultura cinese sul territorio marchigiano. Ogni anno organizza infatti seminari, spettacoli teatrali, laboratori artistici in presenza, e corsi di lingua cinese online per principianti e specialisti, distribuiti in due semestri e aperti alla più ampia platea di interessati. Senza distinzione di età o formazione pregressa. Ma non è tutto: il paniere dell’offerta formativa dell’Aula Confucio contiene anche convegni, giornate di studio e corsi di lingua cinese commerciale, per professionisti e aziende, funzionali alla gestione di partnership economiche e scambi culturali tra la Regione Marche e la Cina.
Ne parliamo con Gloria Gabbianelli, coordinatrice dell’Aula Confucio di Uniurb.

 

Gloria Gabbianelli, coordinatrice dell’Aula Confucio di Uniurb

Professoressa Gabbianelli, l’Aula Confucio di Uniurb ha da poco festeggiato il suo settimo anno con quali risultati?

Il bilancio dell’Aula Confucio è senza dubbio positivo perché tutte le nostre attività sono cresciute in termini di partecipazione e continuano a crescere. In linea generale noi operiamo in due ambiti: quello linguistico tramite l’erogazione di corsi di lingua cinese e quello culturale con l’organizzazione di diversi eventi, e in entrambe le aree registriamo un sempre maggiore consenso. La Cina è un Paese enorme che ha un sistema culturale, sociale ed economico estremamente articolato con il quale dobbiamo, oggi più che mai, confrontarci.

 

Per farlo, per interpretare e capire questo tipo di sistema, possiamo avvicinarci alla sua lingua, che è uno strumento di conoscenza fondamentale, e non solo. Infatti, sia i corsi di cinese, sia gli eventi dell’Aula Confucio – aperti a un pubblico universitario ma anche alle singole persone interessate e alle aziende locali – riescono a creare una linea di interrelazione tra Università e territorio, tra mondo accademico e tessuto imprenditoriale marchigiano.

 

Proprio lo scorso dicembre, ad esempio, nel corso della giornata di studi Turismo e relazioni interpersonali in azienda. Testimonianze da Regione Marche e Cina, abbiamo fatto dialogare studenti universitari, cittadini interessati e, soprattutto, operatori e imprenditori esperti del settore provenienti dalla Cina e dalla regione Marche.

A chi si rivolgono i corsi di lingua cinese?

I nostri corsi sono aperti a chiunque abbia un interesse per la lingua e per la cultura cinese, senza distinzioni. Si rivolgono agli studenti iscritti all’Università di Urbino e agli altri Istituti di formazione regionali, così come agli studenti delle scuole superiori e a un variegato pubblico interessato, anche già occupato. Tant’è che per consentire a tutti di partecipare, le lezioni sono erogate online, in orari adeguati anche alle esigenze di allievi-lavoratori. Un lettore madrelingua cinese, esperto in didattica cinese, tiene le lezioni che si svolgono in un’aula virtuale in cui i partecipanti interagiscono tra loro e hanno un rapporto diretto con il docente. Una caratteristica questa che è propria della didattica del nostro Ateneo.

Come si articolano i corsi?

I corsi si articolano su più livelli a partire da quello base per principianti che consente, anche a chi non ha mai studiato il cinese ma è curioso, di acquisire competenze e familiarità con la lingua. Va detto che il nostro pubblico è molto motivato e consapevole dell’impegno che questo tipo di studio comporta, di conseguenza è anche molto selezionato.

 

Non a caso le nostre classi sono formate da piccoli gruppi con i quali il docente ha la possibilità di fare molta conversazione. Questo permette una crescita delle competenze di chi frequenta, infatti spesso succede che gli iscritti al livello base proseguano lungo tutti i livelli successivi. Inoltre, ogni nostro corso rilascia una certificazione ufficiale di frequenza che ha un valore nazionale e internazionale.

Tra l’altro l’offerta formativa dell’Aula Confucio sarà presentata nel corso dell’evento Università Aperta di Uniurb.

Esatto. Il 2 e il 3 febbraio parteciperemo in presenza all’evento che si terrà nell’Area Scientifico-Didattica Paolo Volponi. Qui avremo uno stand dedicato e presenteremo le attività didattiche e culturali dell’Aula Confucio, faremo delle dimostrazioni di scrittura cinese e risponderemo alle domande del pubblico interessato.

Quali sono le iniziative organizzate dall’Aula Confucio che consentono di conoscere la cultura e le tradizioni cinesi?

Gli eventi che organizziamo sono conferenze, seminari, giornate di studio e culturali. Lo scorso dicembre, ad esempio, abbiamo ospitato al Teatro Sanzio di Urbino lo spettacolo teatrale Te la do io la Cina di Sergio Basso. Mettendo insieme le sue esperienze di regia e di studi orientali e attraverso scenografie virtuali, narrazioni, ricordi e appunti di viaggio ritrovati su vecchi taccuini, il regista – che è anche attore e autore del monologo – ha costruito uno spettacolo che ha condotto lo spettatore in un viaggio virtuale alla scoperta della Cina e delle sue molte fascinazioni.

 

Il gradimento è stato altissimo, in quel caso il pubblico era costituito da studenti sia dell’Ateneo, sia delle scuole superiori e degli altri istituti di alta formazione urbinati che hanno molto apprezzato il progetto partecipando attivamente al dibattito al quale il regista si è reso disponibile subito dopo la messinscena. Ha avuto grande successo anche un laboratorio di calligrafia cinese, così come una serie di laboratori legati al lessico e alla didattica della lingua per l’enologia, che applicavano quindi le competenze linguistiche al settore molto specifico delle aziende vinicole.

Immagino che la scuola stia festeggiando il Capodanno cinese e che attraverserà l’Anno del Coniglio con iniziative altrettanto interessanti.

Sì, le celebrazioni del Capodanno cinese quest’anno sono iniziate il 21 gennaio e termineranno il 5 febbraio con la Festa delle Lanterne. I collaboratori dell’Aula stanno festeggiando questa ricorrenza con una serie di attività che integrano i corsi attivi in questo periodo. Il 22 gennaio siamo entrati nell’Anno del Coniglio e fra le iniziative in programma ci sono eventi culturali, laboratori artistici e seminari che inizieremo a svolgere a partire dall’avvio del prossimo semestre. Ed è anche in partenza, dal mese di marzo, il nuovo ciclo di corsi di lingua cinese le cui iscrizioni si apriranno alla fine di febbraio. Invitiamo, quindi, tutti gli interessati a visitare il nostro sito e a seguire la nostra pagina facebook per conoscere le novità in calendario.

 

 

 

 

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