Dedichiamo il post del giorno alla triennale in Biotecnologie, un corso che forma la figura professionale del biotecnologo, e consente l’accesso diretto alle magistrali biennali in Biotecnologie mediche per la diagnostica e la terapia (LM-9) e in Biologia della nutrizione (LM-6).
Per dare una mano a chi vorrebbe iscriversi a questa laurea di primo livello, ma ha ancora qualche dubbio da sciogliere abbiamo fatto una chiacchierata con Veronica Gentilini – tutor e dottoranda di ricerca in Biomolecular and Health Sciences – che ha descritto i tratti distintivi del corso e anche quelli del servizio di tutorato.
«Uno degli aspetti più stimolanti del tutorato – ha spiegato Veronica – è che ci permette di aiutare persone di tutte le età e con background diversi: dai più giovani che escono dal liceo e si affacciano per la prima volta al mondo universitario, fino agli adulti che, tra impegni lavorativi e familiari, cercano di portare a termine i propri studi. Molti di loro, ormai distanti dalla quotidianità accademica, ci contattano perché sanno che possiamo offrire risposte rapide e precise. In linea di massima, noi tutor non risolviamo i problemi al posto di chi ci contatta, ma diamo degli input e stimoliamo tutti a cercare soluzioni in modo autonomo. Un’attività decisamente gratificante!».

Volete contattare la nostra tutor per conoscere meglio il corso e la città di Urbino? Scrivete a v.gentilini@campus.uniurb.it oppure a tutor.biotecnologie@uniurb.it
Preferite incontrarla in presenza o in un meeting online? Cliccate qui.

Alcune informazioni interessanti le trovate nelle righe che seguono. Ecco cosa ha risposto Veronica quando le abbiamo chiesto 5 buoni motivi per iscriversi alla triennale in Biotecnologie!

1 ― Uno dei motivi principali che ci spinge, come studentesse e studenti, a scegliere questo corso è l’opportunità di immergerci fin da subito in un contesto pratico di altissimo livello. All’interno di questo percorso, infatti, le ore di laboratorio rivestono un ruolo fondamentale. Non si tratta solo di una parte integrante del nostro piano di studi, ma di un’esperienza che ci consente di trasformare la teoria in pratica, un passaggio cruciale per chi, come noi, aspira a diventare un o una professionista nel campo delle biotecnologie.

Nel laboratorio non siamo semplici spettatori, ma attori attivi, impegnati nell’utilizzo di strumenti scientifici avanzati, nell’esecuzione di esperimenti e nell’analisi di dati reali. Ed è proprio attraverso queste esperienze che iniziamo a costruire quelle competenze tecniche e metodologiche che saranno decisive per la nostra carriera futura. 

2 ― Un altro aspetto da considerare è la possibilità di beneficiare di un percorso di apprendimento su misura, ricco di opportunità. Grazie al numero limitato di iscritti, i docenti possono dedicare più tempo e attenzione a ciascuno di noi. Questo crea un ambiente in cui il rapporto tra allievi e professori è particolarmente stretto, e permette un’interazione più approfondita e diretta rispetto a quei corsi affollati in cui il contatto personale con il docente è spesso limitato.

Noi studenti apprezziamo enormemente questo approccio, che ci consente di ricevere un supporto più individuale e di instaurare un dialogo continuo e costruttivo con i nostri insegnanti. Si tratta, quindi, di un modello che non solo migliora la qualità dell’apprendimento, ma favorisce anche una comunicazione più aperta e significativa: fondamentale per il nostro percorso di crescita personale e professionale.

3 ― Il terzo motivo è rappresentato dalle solide basi che il corso ci consente di acquisire durante i tre anni di studi. Le materie affrontate sono attentamente selezionate per offrirci conoscenze essenziali e costruire un ampio background scientifico. Queste competenze di base non solo ci preparano ad affrontare i nostri futuri studi magistrali, ma rappresentano anche una risorsa cruciale che potremo applicare direttamente nel nostro percorso professionale. Avere una solida preparazione scientifica, acquisita attraverso un percorso strutturato e approfondito è, infatti, un vantaggio che ci accompagnerà nel tempo, e contribuirà al nostro avanzamento sia in ambito accademico, sia nel mondo del lavoro.

4 ― Un altro aspetto importante da considerare è l’opportunità di partecipare a programmi Erasmus, grazie alle moltissime convenzioni istituite dal nostro Ateneo con Università e centri di ricerca stranieri. In questo modo, noi studenti abbiamo la possibilità di arricchire il nostro percorso formativo e umano trascorrendo un periodo di studio all’estero. Un’esperienza che io stessa sto facendo in Danimarca e che posso descrivere come unica e irripetibile. Vivere in un Paese diverso, con una lingua e una cultura nuove, ci spinge a uscire dalla nostra comfort zone e ad ampliare i nostri orizzonti.

In particolare, svolgere parte del nostro percorso in laboratori scientifici stranieri è un vantaggio enorme. In questi contesti, noi studenti possiamo confrontarci con metodi di ricerca differenti, strumenti tecnologici avanzati e approcci innovativi che arricchiscono profondamente le nostre competenze, e ci rendono competitivi e pronti ad affrontare le sfide globali.

5 ― Un’altra caratteristica che apprezziamo di questo corso è la presenza, nella sede di Fano, di una segreteria studenti estremamente efficiente. Il personale che ci lavora è altamente qualificato e dimostra una competenza straordinaria nella gestione delle nostre richieste. Sentiamo di poter contare su un team sempre cordiale, disponibile e incredibilmente rapido nel risolvere qualsiasi problematica.

Per noi, questa attenzione è un valore aggiunto. Sapere di poterci affidare a un servizio che funziona così bene rende l’intero percorso formativo più sereno, e ci permette di concentrarci al meglio sul nostro studio, senza preoccupazioni burocratiche. È uno dei tanti aspetti che ci fa sentire supportati in ogni fase del nostro percorso accademico.

 

 

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