Si è aperta il 3 aprile la Seconda Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti” e, da Torino a Matera, #SCUD2017 è l’hashtag che aggrega i molti eventi organizzati da Università, Istituti di Alta Formazione ed Enti di Ricerca nazionali della Rete Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School. L’obiettivo, come avevamo annunciato nel 2016 e di nuovo segnaleremo nell’anno che verrà, è promuovere la cultura del digitale nelle arti, nelle scienze umane e nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Una certa idea di Rinascimento digitale, insomma, che fa leva su inedite opportunità di contaminazione per creare competenze hi-tech e costruire nuovi ecosistemi culturali globali. A partire anche da Urbino e dal nostro Ateneo che torna a occupare la prima linea del Diculther nei giorni della sua seconda edizione: dal 3 al 9 aprile 2017.

Lunedì 3 aprile, Alessandro Bogliolo, docente del Corso di Laurea in Informatica Applicata della Carlo Bo e Delegato del Rettore per la Divulgazione Scientifica e il Public Engagement, ha dedicato agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado il webinar Digitale.
“Ho voluto indagare – ha spiegato il Coordinatore dell’iniziativa – il significato più autentico del termine “digitale”. E per farlo mi sono posto una serie di domande. Mi sono chiesto, ad esempio, se esiste una linea di demarcazione netta tra ciò che è digitale e ciò che non lo è. Quali sono gli elementi davvero peculiari delle tecnologie che chiamiamo digitali. E quale relazione esiste tra cultura e tecnologie digitali. Ecco, a queste domande ho cercato di dare una risposta nel corso del webinar”.
È successo lo scorso lunedì, ma sul web può accadere sempre, basta digitare: https://youtu.be/jMxOrJGy4Bw e cliccare play!

Mercoledì 5 aprile, dalle 15 alle 16.30, la diretta streaming di Filippo Martelli, docente di Fisica della Carlo Bo in rappresentanza del Gruppo di ricerca Virgo di Urbino, racconterà la scoperta del secolo di cui il nostro Ateneo è stato protagonista.
“Che cosa sono le onde gravitazionali, perché è importante osservarle, l’estrema difficoltà della misura, le sofisticate tecniche adottate e le scoperte scientifiche associate alle prime osservazioni – racconta il Professor Martelli – verranno presentate in modo quanto più possibile divulgativo nel corso del seminario”. L’appuntamento è su Youtube! Prendete nota https://www.youtube.com/watch?v=melCJhPsqMo, e potrete seguire il webinar Ascoltare l’universo con le onde gravitazionali in diretta o in differita, a voi la scelta!

A Palazzo Albani, mercoledì 5 aprile dalle 15 alle 19.30, gli spazi dell’Aula B3 e del Museo dei gessi, ospiteranno la lezione performativa Punti di luce, punti di vista. Illuminare l’arte nell’era digitale, a cura di Anna Santucci (Direttore scientifico del Museo dei Gessi di Urbino) in collaborazione con Piergiovanni Ceregioli (Corporate Brand Management & Institutional Network Director di iGuzzini Illuminazione).
“Punti di luce, punti di vista. Illuminare l’arte nell’era digitale – commenta la Professoressa Santucci – è una lezione performativa, che discute il tema recuperandolo in una prospettiva storica ed esemplificandone i contenuti sia attraverso la presentazione di alcuni dei più recenti progetti – quali il Cenacolo Vinciano – realizzati da iGuzzini illuminazione nel campo del patrimonio culturale all’insegna del Light is back. Social innovation through lighting, sia attraverso la simulazione di specifiche applicazioni strumentali e software”.
Ebbene sì, illuminatevi d’immenso digitale e non perdete il gran finale delle 18.30 perché, ne siamo certi, il Museo dei gessi alla luce degli smartphone non l’avete visitato mai!!!

 

Immagine in evidenza: Gabriel Santiago

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