Si è svolta venerdì 12 aprile, nell’Aula Magna dell’Area Scientifico Didattica Paolo Volponi, Sì alle regole, No alle dipendenze, Le idee dei giovani, la lezione per le Scuole Secondarie Superiori organizzata dall’Associazione Nazionale Magistrati Urbino-Marche in collaborazione con l’Università di Urbino.
“Questo incontro – ha commentato il Rettore Vilberto Stocchi, in apertura dei lavori – è un momento importante per i giovani che devono aspirare ad essere persone libere e considerare che tutte le volte in cui dipendiamo da qualcosa siamo vincolati, mettiamo un limite alla nostra libertà”.

Hanno presentato l’iniziativa i Sostituti Procuratori di Urbino Simonetta Catani (Presidente Sottosezione ANM di Urbino) e Irene Lilliu (Giunta ANM Marche).
“Siamo magistrati – ha spiegato la Dott.ssa Catani – e probabilmente interveniamo sempre a livello repressivo. Il nostro obiettivo oggi, attraverso questo confronto, è di fornire un servizio ai ragazzi per intervenire a livello preventivo, spiegando loro cos’è la dipendenza, che spesso porta a commettere reati, e riflettere insieme sull’importanza della libertà per portarli in un percorso di autodeterminazione e di scelte consapevoli”.

Vecchie e nuove sono le trappole della subordinazione che minacciano giovani e giovanissimi nel loro percorso di crescita: sigarette, alcol, droga, internet, gioco online, gioco d’azzardo, un allarme che spaventa e chiede strategie di prevenzione del disagio da mettere in atto, prima che altrove, nei luoghi dell’educazione e della formazione. Urgenza confermata dalla Dott.ssa Lilliu che chiarisce: “la nostra idea è di aprire il Tribunale alla collaborazione con le scuole per evitare che si arrivi soltanto alla punizione e si prevengano comportamenti sbagliati. Ringrazio gli insegnanti dei licei che sono intervenuti oggi all’evento perché hanno dimostrato una grande disponibilità, considerando questo incontro con i professori dell’Università di Urbino una lezione da inserire nell’ambito del programma scolastico, per recuperare il senso del rispetto delle regole”.

E proprio sulle regole si è costruito l‘intervento del Prof. Cristiano Maria Bellei, Direttore del Corso di laurea Magistrale in Servizio Sociale dell’Università di Urbino, in particolare sulla rielaborazione delle dieci regole per resistere alle forze situazionali pensate dallo psicologo sociale Philip Zimbardo.
“Ho preso questo decalogo e l’ho rimodellato. L’ho ridotto a otto punti e l’ho adattato alla condizione degli adolescenti, rendendolo anche un po’ più attuale perché quando è stato scritto non esistevano i social, non esisteva questa invadenza del mondo online. L’intenzione della presentazione di questi otto punti era dare loro un minimo di strumenti per imparare a fare i conti con le proprie debolezze, a muoversi in un contesto complesso come quello delle relazioni e delle dipendenze. Ovviamente non salvano da nulla, ma per un adolescente sono importanti, lo sono anche per gli adulti, ma per gli adolescenti sono fondamentali”. Ecco le otto regole: 1) Ho sbagliato; 2) Sto attento; 3) Sono responsabile; 4) Affermo la mia identità; 5) Equilibrerò la prospettiva temporale; 6) Voglio essere accettato dal gruppo ma…; 7) Sarò più attento al framing; 8) Rispetto l’autorità giusta, ma contrasto i sistemi ingiusti.

Ha chiuso la lezione il contributo della Prof.ssa Tiziana Schirone, Docente di Psicodinamica dello Sviluppo e delle Relazioni Familiari dell’Università di Urbino. Un percorso multimediale tra le varie forme di dipendenza orientato verso il duplice obiettivo di: “mettere gli adolescenti di fronte alle problematiche della vita e far capire loro che alcune cose che possono essere parte della normalità dell’esistenza – perché li circondano quotidianamente – possono diventare una rete, una trappola che li porta verso una dipendenza; e farli riflettere su quanto sia importante andare a toccare il proprio dolore interno per avere la possibilità e la capacità di chiedere aiuto”.

 

Immagini video e copertina: Emanuele Maffei.

 

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