Le menti bellissime dei ragazzi e delle ragazze di Uniurb resistono al Covid-19 e si preparano a tornare al futuro! Gli studenti e le studentesse del nostro Ateneo seguono le lezioni, sostengono gli esami, si laureano a distanza e alcuni di loro provano a leggere tra le righe della crisi per interpretarla e dare forma a idee di impresa innovative.
Proprio a questi giovani, potenziali self-made, l’Università di Urbino dedica il bando Ritorno al futuro, un’iniziativa che premia progetti di business capaci di assecondare l’evoluzione in atto e generare valore nella nuova normalità del dopo Coronavirus.

 

La Terza Missione dell’Università e l’imprenditorialità dei giovani

 

Il Professor Fabio Musso

“L’idea del bando – spiega il Professor Fabio Musso, Prorettore alle Attività di Terza Missione – è nata per dare uno stimolo ai nostri studenti che in questo periodo si stanno sentendo, come tutti, disorientati e pieni di interrogativi sul futuro.

Questa crisi porterà parecchi cambiamenti e, soprattutto, anticiperà dinamiche che la tecnologia aveva già permesso di avviare: il lavoro a distanza, la virtualizzazione dei processi organizzativi, tanto per fare qualche esempio. Come in tutte le fasi di cambiamento si apriranno nuove opportunità professionali e imprenditoriali, e ciò che vogliamo favorire è proprio la capacità dei nostri studenti di guardare avanti, per spingerli a essere protagonisti del loro futuro prima ancora di subirlo.

D’altra parte, lo stimolo all’imprenditorialità dei giovani è una delle priorità nelle attività di Terza Missione dell’Università di Urbino, e la capacità imprenditoriale, pilastro fondamentale del nostro Paese, va sempre tenuta viva, soprattutto nei momenti di cambiamento”.

 

Come partecipare

 

Proprio l’Ufficio Terza Missione di Uniurb è il destinatario dei progetti da inviare entro venerdì 15 maggio 2020, all’indirizzo: contaminationlab@uniurb.it.
Ma chi può partecipare al contest?
Certamente le studentesse e gli studenti iscritti ai corsi di laurea, ai corsi di dottorato di ricerca e alle scuole di specializzazione del nostro Ateneo, singolarmente o in gruppi che possono contare al loro interno anche componenti esterni alla comunità universitaria.

 

 

Nel processo di creazione dell’idea imprenditoriale, la premessa strategica è rinunciare al paradigma delle soluzioni preconfezionate e puntare soprattutto sulla creatività, sul potenziale innovativo e sulla fattibilità di una proposta che sappia cogliere le opportunità di sviluppo nella crisi e produrre benefici a lungo termine, anche nel post Coronavirus.

Il progetto vincitore avrà la possibilità di accedere gratuitamente a un periodo di incubazione in tre organizzazioni del territorio: BP Cube, Warehouse Hub e GU Capital. In questa fase, gli studenti premiati potranno mettere alla prova la propria idea di business e, attraverso specifici strumenti di sostegno, orientarne lo sviluppo verso un profilo organicamente strutturato di impresa innovativa.

 

Trovare soluzioni nuove per rispondere a esigenze inaspettate

 

Sull’argomento è intervenuta anche la Professoressa Francesca Maria Cesaroni, Ordinario di Economia Aziendale e componente del Gruppo di lavoro Terza Missione dell’Università di Urbino, con delega alla promozione dell’imprenditorialità degli studenti. Al messaggio di speranza e fiducia che rivolge ai giovani del nostro Ateneo affidiamo la conclusione del post.

La Professoressa Francesca Maria Cesaroni

“Quando è iniziato il lockdown siamo stati costretti a interrompere il Contamination Lab e ci siamo chiesti che cosa potevamo fare per continuare a sollecitare lo spirito imprenditoriale dei nostri studenti. Pertanto, abbiamo ideato questo bando il cui obiettivo è incentivarli a ripensare il futuro, facendo tesoro dei cambiamenti a cui la nostra vita è stata sottoposta in queste ultime settimane.

Le restrizioni decise dal Governo hanno costretto tutti noi a modificare i comportamenti abituali, a rivedere il nostro modo di vivere e a trovare soluzioni nuove per rispondere a esigenze inaspettate e mai sperimentate prima. Ma dietro questi cambiamenti possono essere nascoste grandi opportunità di rinnovamento e preziose occasioni per ripensare il futuro e proporre soluzioni per migliorarlo.

Per questo motivo l’imprenditorialità può rappresentare una grande risorsa. Avere un atteggiamento imprenditoriale significa, infatti, essere capaci di immaginare un mondo diverso e renderlo possibile mettendo in campo le competenze e le conoscenze necessarie. L’auspicio, quindi, è che gli studenti siano capaci di cogliere le opportunità presenti anche in una fase di grande criticità come quella attuale, per far sì che la fine del lockdown non rappresenti un semplice ritorno alla normalità, bensì un “ritorno a un futuro” diverso e possibilmente migliore”.

 

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