I volti che campeggiano nei riquadri della locandina sollecitano suggestioni osservative di forte impatto. Gli addetti ai lavori probabilmente si interrogano sullo statuto semiotico dell’oggetto guardato, noi profani intorno al nome e cognome dei soggetti. Louis Hjelmslev (a sinistra) ed Eliseo Veron (a destra). Hjelmslev linguista e semiologo pioniere dello strutturalismo europeo, Veron uno dei massimi studiosi di sociologia e semiotica.
Entrambi, dal 31 agosto al 5 settembre 2015, saranno protagonisti dei Seminari di Semiotica organizzati dal Centro internazionale di Scienze Semiotiche (CiSS) dell’Università di Urbino. Le giornate di studio si svolgeranno nell’Aula Conferenze del Collegio Universitario Tridente.
Il 31 agosto apriranno i lavori le ricerche sulle prospettive teoriche della Semiotica della cultura dirette dal GESC (Grupo de estudios de semiótica de la cultura) dell’Università Complutense di Madrid, una delle molte Istituzioni scientifiche e culturali, italiane e straniere affiliate al CiSS.
Nei primi tre giorni di settembre, “il convegno – spiega il Professor Paolo Fabbri Direttore del CiSS – farà il punto sull’opera di Hjelmslev, il maggior linguista e semiologo dopo Ferdinand de Saussure, in occasione del cinquantenario della sua scomparsa”.
Il 4 e il 5 settembre un ciclo di contributi sulle “Semiosi sociali” renderà omaggio a Eliseo Veron, “importante socio-semiologo argentino, scomparso due anni fa, che ha partecipato attivamente con relazioni e direzioni di colloqui alle attività del Centro di Semiotica e Linguistica di Urbino”.
In principio, infatti, il CiSS era il CiSL. Nel 1970, su proposta di Algirdas Julien Greimas, il Rettore Carlo Bo e i Professori Pino Paioni e Paolo Fabbri fondano il Centro Internazionale di Semiotica e Linguistica dell’Università di Urbino. Assemblano un comitato scientifico che riunisce il Gotha della semiologia mondiale: Barthes, Devoto, Dumézil, Folena, Kurilowicz, Lévi- Strauss, Lotman, Pop, Segre, Ullman, Zolkiewsky, Zumthor tra gli altri, e creano il principale Centro italiano di studi semiotici. Quarantatre anni più tardi, per la precisione nel 2013, il Centro Internazionale di Semiotica e Linguistica diventa Centro internazionale di Scienze Semiotiche. Cambia nome e conserva la sostanza del proprio patrimonio genetico orientandola verso “una dimensione più scientifica e meno filologico-letteraria che oggi costituisce la singolarità del CiSS nel panorama internazionale”. Continuità, scientificità e internazionalità sono gli obiettivi del nuovo Centro, oggi afferente al Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche, che di recente ha stipulato una convenzione con la FELS (Federazione Latinoamericana di Semiotica) e che anche in occasione degli ormai prossimi Seminari di Semiotica ospiterà importanti nomi dell’Università Complutense di Madrid, del Centre Albi Médiations Sémiotiques/Observatoire di Tolosa, delle Università di Lille e di Buenos Aires. L’omaggio a Veron, nello specifico, si avvale del patrocinio dell’Ambasciata Argentina a Roma che ha garantito la presenza dell’ambasciatore Torcuato Di Tella nella città ducale, durante le giornate di studio dedicate al semiologo connazionale.
E tra i tanti studiosi d’oltralpe e d’oltreoceano, anche Umberto Eco! “Era amico di Veron – spiega il Direttore Fabbri – hanno avuto entrambi casa a Monte Cerignone, un piccolo comune a pochi chilometri da Urbino. Eco sarà presente, ma non interverrà al convegno in qualità di relatore. Sarà con noi per assicurare la continuità del suo impegno verso il vecchio CISL, col quale ha sovente partecipato. Anche lo scorso anno non è mancato alla riunione urbinate della rivista “Alfabeta” del cui comitato scientifico fa parte, con me peraltro”.
L’occasione è imperdibile, tanto più che l’ingresso alle conferenze è gratuito. Per informazioni consigliamo di visitare il sito e la pagina Facebook del CiSS perché la semiotica è anche “social”!