Lei gli dice “con questa sono tre, un’altra e ti lascio”. Lui ci prova. Non ne ha bisogno, deve togliersela dalla testa, senza può sopravvivere e tanti bla-bla-bla. Ma venire a patti con i propri desideri è come infilare il dito in una bolla di sapone sperando che non si squarci all’improvviso nel nulla di un silenziosissimo pluf. Così quella voglia se la tiene e finisce che chiede aiuto al figlio, quello maggiore che studia Farmacia a Urbino. “Non dire niente alla mamma”, si raccomanda, del resto la parte migliore delle cose è quasi sempre un segreto. Succede allora che il desiderio prende posto nel viavai ininterrotto fra il Trentino e le Marche e in tutti i millimetri di tempo prima del giorno o dopo la sera, quando la moglie non c’è o c’è ma dorme. Finché una mattina per Urbino parte anche lei, la moglie. Con lui. L’occasione è la discussione della tesi di laurea di un caro amico del figlio. Ed è anche il compleanno di lei, la moglie, perché non festeggiare nella città ducale?
È il 13 luglio 2015. La scena si apre nell’aula 3 del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Ateneo Carlo Bo. Sono seduti l’uno accanto all’altra e aspettano. Quando il relatore convoca l’ultimo candidato della sessione, il nome che pronuncia non è quello del caro amico del figlio, il nome che pronuncia è quello di lui. Pausa. L’obiettivo del fotografo zooma sul viso di lei, la moglie.
Shock. Flash. Auguri. Sipario.
Lui è Giorgio Martini e il suo desiderio si chiama Laurea!
È dottore in: Farmacia, Biologia della Nutrizione, Scienze e Tecnologie del Fitness e Prodotti della Salute e Scienza della Nutrizione. Quattro lauree, due delle quali (Biologia della Nutrizione e l’ultima in Scienza della Nutrizione ) conseguite a Urbino. Si capisce, la notizia non può che scuotere il comune senso della realtà. Questo Globetrotter della formazione universitaria vive la vita più forte del normale. A mille all’ora e forse anche di più.
Ci racconta del suo interesse per la Medicina di Montagna e dei corsi di perfezionamento in questa disciplina che ha seguito nelle aule dell’Università degli Studi di Padova e – udite, udite – in Nepal! Lo sport è il soffio che lo anima; segue professionalmente atleti della Nazionale e fa parte del team italiano di biathlon e duathlon, specialità che dice di praticare in modalità ossessivo-compulsiva. Nelle ore della settimana che restano, e a seconda delle stagioni, si dedica con regolarità a un numero imprecisato di allenamenti: atletica, nuoto, scherma, sci, alpinismo, arrampicata, attività subacquee, e last but not least paracadutismo.
Ragazzi, che luna park! “Noi umani” possiamo solo immaginarla una vita così. Avete presente quelle giostrine circolari con i sedili in ferro battuto colorato, che se ci sali sopra e ruoti il manubrio che sta in mezzo si rincorrono all’infinito e tu lì a piroettare su te stesso fino al capogiro? Ecco dev’essere più o meno così la giornata del nostro Plurilaureato.
A sostenere l’impresa della quarta laurea a Urbino, sono stati i tutor del Dipartimento di Scienze Biomolecolari che definisce fondamentali. “Avendo poco tempo a disposizione, negli anni, hanno organizzato loro i contatti con i professori e gli appunti sui quali in parte ho studiato”.
Anche la geografia della città, le sue distanze facilmente percorribili sembrano aver contribuito contestualmente allo scopo. “Mi è capitato – racconta – di sostenere nello stesso giorno un esame nel centro storico e uno in periferia. Mio figlio mi ha aspettato in macchina sotto le mura con motore acceso e sportello aperto. Sono salito al volo, ho raggiunto la sede e ho superato brillantemente la prova”.
Siamo certi di rivederlo presto a Urbino perché la prossima felicità del Dottor Martini si è infilata in un nuovo desiderio: la quinta laurea, in Scienze Motorie. Se la discussione della tesi fosse il 13 luglio 2016: buon compleanno signora Martini!