Sara Martelli ha un obiettivo professionale preciso e per raggiungerlo, tre anni fa, si è iscritta al corso di laurea in Economia e Management. “Vola come un aquilone e come l’aquilone non perdere mai il filo che ti lega alla terra” è il mantra che la porterà dove ha deciso di andare e che, intanto, le ha permesso di vincere uno dei cento premi di studio assegnati anche quest’anno dalla Carlo Bo ai propri studenti meritevoli.

 

 

Sara, hai le idee molto chiare, il tuo futuro è già scritto! Proviamo a raccontarlo…

Forse ho cominciato a scriverlo da piccola! Nella fase della vita in cui si dice “voglio fare la ballerina o l’astronauta” io sapevo che avrei voluto lavorare nell’azienda di famiglia, che da oltre quarant’anni opera nel settore agroalimentare. Seguivo mia madre in negozio o in ufficio e cercavo di imitarla; da lei e da mio padre ho ereditato la passione per il tartufo e per tutto ciò che ha a che fare con il concetto di “commercio” in generale. Per cui, già dopo le medie e durante gli anni del liceo scientifico sapevo con certezza, sempre più grande, che per realizzare il mio sogno avrei studiato Economia.

Prima tappa: la triennale in Economia e Management!

Sì! Alla fine dell’intero percorso di formazione, mi piacerebbe portare qualche elemento di novità nella gestione pratica dell’azienda. Il marketing, ad esempio, in questi tre anni di corso mi ha affascinato moltissimo, in particolare il Social Media Marketing che è stata una vera e propria scoperta insieme all’E-commerce.
Quindi, partendo dalla tradizione sulla quale possiamo basare orgogliosamente il presente dell’azienda, mi piacerebbe provare ad immaginarne il futuro. Un obiettivo che condivido con mia sorella Silvia, anche lei laureata qui a Urbino in Economia e Commercio e in Economia e Management.

Senza pensarci troppo, d’emblée: un punto di forza di questo corso di laurea.

Il livello di preparazione dei docenti – devo dire, sempre disponibili a rispondere alle nostre domande – e la qualità degli insegnamenti del corso offrono, secondo me, un’ottima base teorica integrata da seminari e workshop che consentono di mettere in pratica ed esercitare le competenze che man mano acquisiamo, o di sviluppare un giudizio critico su questioni che, magari, durante la lezione non possono trovare spazio.

Suggerimenti per chi non ha ancora individuato il proprio percorso universitario e per chi ha appena fatto la tua stessa scelta?

A chi non ha ancora le idee chiare sul corso di laurea da frequentare consiglio di scegliere seguendo le proprie passioni, perché il sacrificio e la fatica si dimezzano!
A chi ha già scelto dico di partire col piede giusto, fare un passo alla volta, organizzare al meglio il proprio tempo ed essere costanti.
Il primo anno è di assestamento ed è il periodo in cui si cerca un metodo di studio efficace, non il metodo universale – quello non esiste – ma un modo che sia solo nostro. Tutti ne abbiamo uno. Io, ad esempio, mi servo di mappe concettuali e scalette per i singoli esami e stabilisco obiettivi di studio giornalieri che provo a raggiungere.
L’altro suggerimento è di seguire le lezioni e di utilizzare la piattaforma Blended.

Se ne parla sempre troppo poco; spieghiamo in che modo il Blended Learning UniUrb integra la didattica in presenza?

Il Blended per me è stato utilissimo. Ti racconto cosa mi è successo. Nel secondo semestre del primo anno non ho potuto frequentare le lezioni perché ho trascorso quindici giorni in ospedale e un mese di convalescenza a casa, eppure sono riuscita a studiare grazie alla piattaforma Blended che mi ha dato una grandissima mano.
I docenti caricavano le lezioni e altro materiale utile, io dal mio pc scaricavo tutto, comunicavo con loro via mail e studiavo. Insomma, dai calcoli renali ai calcoli di microeconomia e ragioneria! In questo modo sono riuscita a mettermi subito in pari rispetto al programma. E l’ho fatto anche grazie agli amici che mi hanno dato un aiuto fondamentale.

Amici o compagni di corso?

Amici che sono anche compagni di corso e compagni di corso che sono diventati miei amici. Devo dire che dopo il liceo, l’unico timore che sentivo rispetto alla prospettiva dell’Università ormai a un passo era quello di non ritrovare lo stesso ambiente familiare delle superiori, quel rapporto diretto con i professori e con la classe che diventa la tua seconda famiglia. E invece mi sono ricreduta subito perché a Urbino è molto facile ritrovare questo “contatto”.
Urbino ti abbraccia e nella sua dimensione raccolta è facile confrontarsi e scambiarsi opinioni costruttive. Per cui, quasi immediatamente, ho ricreato la mia cerchia di amici. Due di loro, come me, sono di Sant’Angelo in Vado, altri sono di Urbania e Acqualagna.

Immagino condividiate studio, viaggio e parcheggio.

Proprio così! Altri ancora arrivano da diverse regioni d’Italia; del gruppo più stretto siamo una decina, ma quando l’esame si avvicina tutta la classe fa squadra e se riusciamo a raggiungere certi obiettivi è anche grazie a questa collaborazione, a questo aiuto reciproco. Che non risparmia whatsapp e le chat di gruppo dove qualcuno scrive: “questa cosa tu l’hai capita?” E partono file audio o raffiche di messaggi.
Anche nell’ambito dei seminari e dei lavori di gruppo impariamo a lavorare in team e insieme condividiamo soddisfazioni, delusioni, momenti di sconforto – che purtroppo non mancano – e tutto diventa più facile. È proprio vero che l’unione fa la forza!

E a fare la forza è anche l’impegno costante che ti ha permesso, tra l’altro, di vincere il premio di studio!

Sì, certo! È stata una soddisfazione toccare con mano il fatto che l’impegno possa essere riconosciuto e premiato. Tengo sempre bene a mente ciò che diceva una professoressa delle superiori: “vola come un aquilone e come l’aquilone non perdere mai il filo che ti lega alla terra” che significava, più o meno, siate ambiziosi, credete nel vostro potenziale senza sopravvalutarvi. Quindi, giorno per giorno sperimento le mie capacità e tocco i miei limiti, mettendomi in gioco completamente.
Con i 500 euro che mi sono stati assegnati pagherò l’iscrizione al corso di laurea magistrale. Non so ancora se in Marketing e Comunicazione per le Aziende o in Economia e Management, che è la naturale prosecuzione della triennale alla quale sono iscritta, ma posso dire con certezza che tutto il mio percorso universitario sarà ad Urbino!

 

Immagine in evidenza: Donatello Trisolino

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