Alessandra Fornaro è Segretaria uscente nel Consiglio degli Studenti, oltre che Rappresentante degli Studenti e delle Studentesse uscente nel Consiglio del Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM).
A pochi giorni dal voto, invita tutti gli studenti di Uniurb ad eleggere i propri rappresentanti. Non abbiate paura, mettetevi in gioco e partecipate “perché la partecipazione – dice – è democrazia, e oggi non c’è niente di più importante. Se pensate che le cose debbano essere cambiate, provate a cambiarle voi!”

Tutte le informazioni utili su: liste elettorali, accesso al sistema di voto, orari di apertura dei seggi ecc. sono consultabili nella pagina dedicata del sito di Uniurb.

 

Alessandra, quando ha avuto inizio la tua esperienza di rappresentanza studentesca e con quale ruolo?

Nel 2018 sono entrata a far parte dell’Associazione Studentesca Agorà Urbino, nello stesso anno mi sono candidata e sono diventata Rappresentante per il Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM), nell’ambito del quale mi è stata attribuita la nomina di Rappresentante degli Studenti e delle Studentesse presso il comitato del CUG, il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.
Sono anche rappresentante all’interno della Consulta Regionale dei giovani delle Marche e Segretaria nel Consiglio degli Studenti.

Quali motivazioni ti hanno spinto verso questo impegno?

Mi sono candidata perché dentro ho una grande voglia di giustizia. Se una cosa mi sta a cuore voglio che funzioni al meglio delle sue possibilità, e penso che questo dovrebbe essere il sentire di tutti gli studenti che vivono ad Urbino, tramite e anche un po’ “per lei”.

Se gli studenti si disinteressano o solo puntano il dito contro l’Università, l’Istituzione non può crescere e migliorare, e se non migliora l’Università non migliora la fruibilità dei servizi e della didattica, se non migliora la fruibilità dei servizi e della didattica lo studente non cresce.
Allora, tanto vale interessarsi e cominciare a pensare che l’Istituzione sia dalla nostra parte.

In che modo gli studenti possono partecipare al processo di assicurazione della qualità nel nostro Ateneo?

Cominciare a partecipare significa prendere sul serio gli strumenti che l’Università mette a disposizione per avere il nostro feedback, la nostra opinione.
E questo significa, ad esempio, rispondere in maniera sincera ai “Questionari di rilevazione dell’opinione degli studenti” – che ci vengono somministrati online quando ci iscriviamo a un esame – e segnalare eventuali problematiche.

 

Ho sentito spesso di studenti che hanno timore di compilare il questionario e di selezionare gli eventuali livelli di gradimento negativi, immaginando un’Università matrigna pronta a farci cadere e mai ad aiutarci.
L’Ateneo, invece, mette a disposizione della comunità studentesca questi strumenti di aiuto e sostegno che hanno l’obiettivo di raccogliere, in forma anonima, opinioni e giudizi sulla base dei quali migliorare sempre di più i servizi e la qualità della formazione. Per cui è importante che li compiliamo con onestà e che le risposte corrispondano alla verità delle cose che vediamo e sentiamo.

Le elezioni dei nuovi Rappresentanti degli Studenti e delle Studentesse sono alle porte. Se potessi fare un appello, cosa diresti ai ragazzi e alle ragazze di Uniurb?

Direi di non avere paura, di mettersi in gioco e partecipare perché la partecipazione è democrazia, e oggi non c’è niente di più importante.
Quindi invito tutti, in particolare le matricole, ad andare a votare il 14 e il 15 ottobre e dico loro: fate, perché se non farete vi porterete dietro il rimpianto di non aver agito attivamente. Se pensate che le cose debbano essere cambiate, provate a cambiarle voi!
“Libertà è partecipazione”.

Magari candidandosi il prossimo anno!

Sì, certo, è quello che spero! Ma non bisogna necessariamente metterci la faccia, candidarsi e diventare rappresentante, basta far sentire la propria voce attraverso le Associazioni studentesche e i rappresentanti, partendo dalle piccole, ma grandi, cose da migliorare.
Per cui se l’ascensore non funziona e il mio amico, che ha un deficit motorio, non riesce a salire le scale non devo pensare che l’Università lo stia ostacolando, devo invece segnalare il problema perché sia risolto nel più breve tempo possibile.

Perché è importante candidarsi?

Ci si deve candidare per essere vivi nel posto in cui si vive. Io l’ho fatto perché a me piace lanciarmi senza paracadute e cercare poi di programmare come poter cadere senza farmi male. È stata una delle scelte più importanti della vita: non sarei la persona che sono adesso se non l’avessi fatta.
Ci sono state volte in cui avrei voluto mollare tutto, ma sono molte di più le occasioni in cui ringrazio di aver trovato, attraverso questa esperienza, una parte di me che pensavo di aver perso per sempre.

Quali vantaggi porta l’esperienza della rappresentanza studentesca nella vita di chi la sperimenta?

Il vantaggio è crescere tantissimo e non crescere da soli, l’opportunità è di condividere idee, magari anche di sbagliare, ma di provarci per essere presenti come gruppo, come comunità. Io amo il Consiglio degli Studenti perché è un luogo in cui si può discutere, mettere a nudo le proprie idee e condividerle. Condividerle significa guardarle dalla prospettiva degli altri e significa contaminarle per farle diventare più grandi, insieme.

 

Ed è maturato dentro di me anche un grande rispetto per le persone che lavorano all’interno di Uniurb. Siamo studenti e pensiamo che tutto ci sia dovuto e che tutto debba quadrare esattamente come noi desideriamo, senza renderci conto che dietro ogni servizio ci sono delle procedure, c’è una burocrazia e ci sono delle tempistiche da rispettare.
La rappresentanza mi ha dato l’opportunità di conoscere da vicino un’altra componente importante della nostra comunità universitaria: quella dei tecnici-amministrativi che non ci remano contro, ma lavorano per aiutarci.

Un ultimo invito agli studenti di Uniurb in vista delle elezioni del 14 e 15 ottobre 2020!

Ragazzi, ricordate che partecipare votando è importante soprattutto in un’Università di medie dimensioni come la nostra, dove possiamo davvero fare la differenza perché non siamo numeri, ma persone che hanno la possibilità di dialogare con l’Istituzione e ottenere le risposte che chiedono. Se vogliamo vivere al meglio il nostro percorso di studi dobbiamo prenderci cura del nostro Ateneo e di tutto ciò che ci offre.

 

Per saperne di più sul ruolo degli studenti nei processi di assicurazione della qualità in Ateneo, vi invitiamo a consultare il booklet Qualità. L’intelligenza è collettiva, curato dal Presidio della Qualità di Ateneo.

 

 

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