Ogni progetto didattico è un evento di portata straordinaria che genera conoscenza e costruisce programmi coerenti e concretamente produttivi. Quello della Scuola di Farmacia esplora nuove direzioni formative partendo da aree di consolidata tradizione e human touch. Di fatto, la premura cordiale nella relazione con lo studente è da sempre non optional, ma piena garanzia per quanti si iscrivono ai corsi di laurea in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF) e, più in generale, per quanti frequentano l’Ateneo di Urbino nel complesso delle sue attività. Per saperne di più, abbiamo approfondito l’argomento con il Professor Gilberto Spadoni, coordinatore della Scuola di Farmacia.
Professor Spadoni, come si struttura l’offerta formativa della Scuola di Farmacia per l’anno accademico 2015-2016?
La Scuola (già Facoltà) di Farmacia è una delle più antiche dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e si rivolge a un pubblico di studenti intenzionati ad acquisire competenze e conoscenze relative ai farmaci e ai prodotti del benessere (nutraceutici, cosmetici ed erboristici) in tutti i loro aspetti. Dalla fase di progettazione e sperimentazione, passando per quella produttiva sino alla loro commercializzazione. L’offerta formativa della Scuola è costituita da due corsi di laurea magistrale a ciclo unico di durata quinquennale in CTF e in Farmacia. I corsi sono a numero programmato per l’accesso al primo anno (100 posti) e abilitano entrambi, dopo l’espletamento dell’esame di Stato, alla professione di farmacista seguendo però due percorsi differenti. Mentre, infatti, il corso di laurea in Farmacia è orientato maggiormente al lavoro a contatto con il pubblico per consigliare l’utenza riguardo l’uso dei prodotti farmaceutici, cosmetici e nutraceutici, la preparazione del laureato in CTF è principalmente finalizzata al suo inserimento in ambito industriale farmaceutico. Sottolineo che le lauree magistrali a ciclo unico conferite dalla Scuola, rispecchiando la normativa europea in materia di sanità, sono spendibili in tutti i Paesi dell’Unione Europea.
I due corsi di laurea prevedono laboratori, tirocini formativi o altre esperienze di impegno sul campo?
Il corso di laurea in Farmacia è articolato in insegnamenti di didattica sia teorico-frontale, sia pratica in laboratorio attraverso cui l’allievo può applicare le nozioni apprese, verificare la propria preparazione e apprestarsi all’ingresso nel mondo del lavoro. Il corso offre anche la possibilità di svolgere una parte degli studi all’estero, nell’ambito dei programmi di mobilità internazionale ai quali la Scuola di Farmacia ormai da molti anni aderisce. Al quinto anno di corso è previsto un tirocinio professionale obbligatorio, da svolgere presso una farmacia aperta al pubblico o farmacia ospedaliera, finalizzato all’acquisizione dei principali aspetti professionali che caratterizzano la figura del farmacista. Per migliorare la fruibilità del tirocinio professionalizzante è stato, inoltre, inserito nel percorso formativo (Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro) un corso di “Farmacia simulata” realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Pesaro e Urbino.
Il corso di laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche è finalizzato principalmente a preparare una figura professionale da inserire in ambito industriale farmaceutico e, pertanto, in esso viene dato maggior risalto agli aspetti sperimentali e produttivi della professione. Il percorso formativo prevede cospicue attività di laboratorio e una tesi sperimentale obbligatoria, oltre che il tirocinio curriculare. Aggiungo che il nostro CTF garantisce un percorso di formazione agevolato da una elevata disponibilità dei docenti ad assistere ogni singolo studente (sia nel corso della didattica ordinaria, sia in occasione della tesi di laurea), grazie a un favorevole rapporto numerico.
Conseguito il titolo, su quali prospettive di inserimento nel mercato del lavoro possono contare i giovani laureati in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche?
Come registrato nelle schede di indagine di AlmaLaurea (2015) sulla condizione occupazionale, i corsi di laurea della Scuola di Farmacia dell’Università di Urbino garantiscono un rapido inserimento nel mondo del lavoro dei propri laureati, e nella stragrande maggioranza dei casi il tipo di occupazione è coerente con le conoscenze acquisite durante il percorso didattico. Grazie a una formazione di tipo multidisciplinare, i nostri laureati possono accedere alla professione del farmacista e inserirsi in molti settori non solo di tipo prettamente chimico-tecnologico, ma anche di tipo biomedico. A Urbino, inoltre, la presenza costante del personale e una forte attenzione alle esigenze culturali e del mondo del lavoro determinano le condizioni per una perfetta sinergia tra chi opera nella struttura e gli studenti.
Per le ragioni che ha appena espresso e per quali altre, uno studente interessato alle aree di studio che la Scuola propone, dovrebbe scegliere l’Ateneo e la città di Urbino?
Grazie al numero non elevatissimo di iscritti, la Scuola di Farmacia garantisce uno stretto rapporto tra docenti e studenti, lezioni e ricevimenti non affollati, una organizzazione degli studi flessibile e attenta alle esigenze di chi studia sia per ciò che concerne gli orari delle lezioni, sia per gli appelli di esame. Prevede, inoltre, corsi estivi facoltativi particolarmente utili agli studenti lavoratori per recuperare le frequenze delle esercitazioni didattiche in laboratorio. Inoltre, i servizi di segreteria, di iscrizione e gestione di esami e i servizi amministrativi in genere sono facilmente fruibili. Mi preme anche sottolineare che l’Ateneo di Urbino ha grandi e antiche tradizioni, una garanzia questa del livello degli studi e della ricerca, ma anche della “spendibilità” della laurea nel mercato del lavoro. La città è dotata di buone strutture ricettive e buona fruibilità dei servizi. I suoi spazi sono completamente a disposizione degli studenti. Non sbaglio quando dico che Urbino è una “città campus” a tutti gli effetti.
I corsi supplementari che la Scuola di Farmacia organizza, incuriosiscono non poco. Primo tra tutti il corso di “Farmacia simulata” e, a seguire, i corsi di preparazione alla frequenza per gli studenti del I anno, i corsi di recupero e i corsi di inglese scientifico. Un commento su ognuno?
La “Farmacia simulata” è un corso realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Pesaro e Urbino e coinvolge diversi farmacisti docenti. Il corso si pone l’obiettivo di preparare gli studenti allo svolgimento del tirocinio professionale in farmacia e quindi a un più consapevole inserimento nel mondo del lavoro, collegando il contenuto teorico degli studi all’aspetto pratico della professione. L’attività didattica si svolge nei due semestri del IV anno e integra i contenuti delle lezioni di Tecnologia, socio-economia e legislazione farmaceutica, articolandosi in lezioni in aula sui grandi temi della Farmacia italiana, e in incontri a piccoli gruppi focalizzati sugli aspetti più specificamente tecnici quali ricetta medica, gestione degli stupefacenti, farmacoeconomia e altro. Il corso si svolge nella sede della Scuola dove è stata ricostruita una “Farmacia virtuale” e dà diritto all’acquisizione di 3 CFU.
I corsi di preparazione alla frequenza per le nuove matricole si svolgono nel mese di settembre e servono al ripasso di nozioni fondamentali di biologia, chimica, fisica e matematica (ca 6-8 ore per ciascuna disciplina) in modo da consentire a tutte le matricole di colmare le proprie lacune prima dell’inizio delle lezioni ufficiali.
I corsi di recupero sono organizzati, all’inizio dell’anno accademico e in qualsiasi momento ne ricorra la necessità, per permettere agli studenti di colmare i debiti formativi o di frequenza. A seconda dei casi, è previsto lo svolgimento di attività didattiche integrative o corsi compattati svolti in specifici periodi dell’anno (corso estivo, ma non solo).
Il corso di inglese scientifico, programmato in collaborazione con il Centro linguistico di Ateneo, ha come fine l’acquisizione di abilità linguistiche nell’ambito degli obiettivi formativi dei corsi di laurea della Scuola e delle specifiche competenze dei futuri laureati in CTF e Farmacia.