Urbino? È un grande college! La Vela? La sua seconda casa. Uniurb? Un’opportunità straordinaria da “sfruttare in termini di conoscenze, progetti, bandi”. A raccontare è Glenda Giudetti: “studentessa meritevole” vincitrice di uno dei 100 premi di studio della Carlo Bo, laureata in Informazione, Media, Pubblicità e iscritta al secondo anno della magistrale in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni.

 

Glenda, dopo il diploma, hai fatto la scelta del percorso formativo giusto al momento giusto?

Dopo il diploma mi sono concessa un intero anno di riflessione sul futuro, durante il quale ho valutato l’offerta formativa di diverse Università italiane. Col senno di poi, dico che è sempre il momento giusto per fare la scelta che ho fatto io.
Tornando indietro mi riscriverei senz’altro ad entrambi i corsi di laurea perché, anche confrontandomi con colleghi che hanno scelto percorsi analoghi in altre città, mi sono resa conto che la triennale e la magistrale che ho frequentato e sto frequentando offrono un iter di studio davvero unico e completo in ogni sua parte, sia teorica, sia pratica.

“Completo in ogni sua parte”: qualche dettaglio sull’argomento?

Certo. Durante la triennale la teoria occupa gran parte delle lezioni, ma è giusto così perché le basi e i principi generali sono fondamentali per le attività formative e professionali successive. Però, quasi tutte le materie dei primi tre anni prevedono anche sezioni dedicate a lavori di gruppo durante i quali possiamo esercitarci e simulare, in varie azioni di comunicazione, l’applicazione di ciò che i docenti ci insegnano in aula.

 

Nei due anni successivi della magistrale, dalla simulazione passiamo alla realizzazione vera e propria di progetti sviluppati soprattutto nell’ambito del laboratorio La Colonia della Comunicazione, al quale fanno capo i corsi in comunicazione e pubblicità dell’Università di Urbino. Quindi tanta pratica sul campo, in rapporto diretto con le aziende del territorio, che ci consente di cominciare a costruire un personale portfolio.
Le conoscenze accumulate in questi anni mi hanno anche permesso di inserirmi, senza fatica, nel contesto del tirocinio formativo che sto svolgendo in una nota azienda della Provincia di Pesaro e Urbino.

Del corso di laurea triennale in Informazione, Media, Pubblicità qual è, secondo te, l’impronta, il tratto davvero distintivo?

Mi ha colpito molto l’approccio caratteristico del corso di laurea che si basa prevalentemente sul metodo di osservazione e di interpretazione, in tempo reale, dei fenomeni sociali che emergono giorno dopo giorno.
Se ci pensi, sia gli strumenti, sia le modalità di interazione si evolvono e cambiano in maniera rapidissima, quindi quello che facciamo è “ascoltare” i vari tipi di pubblico – in particolare quelli della rete – per arrivare all’analisi dei contenuti, delle immagini e dei linguaggi utilizzati dagli utenti.
Studiando i social network e le diverse teorie della comunicazione che interessano i media, non solo quelli di massa ma anche i nuovi media e la comunicazione interpersonale, riusciamo a procurarci una chiave di interpretazione dei processi sociali proprio nel momento in cui avvengono, e questo è veramente entusiasmante.

 

E poi, a proposito di comunicazione, devo dire che è davvero efficace quella tra studente e docente; si può parlare, discutere, commentare insieme e ogni informazione passa in maniera tempestiva e fluida attraverso i canali interni: mail, gruppo facebook o il Blended Learning, uno strumento utilissimo per i progetti di gruppo. Attraverso il forum della piattaforma si possono, ad esempio, condividere informazioni e attività, rimanendo sempre aggiornati sui contenuti postati sia dai professori, sia dai colleghi del corso.

Urbino secondo Glenda.

Urbino è un grande college a misura di studente, con servizi adeguati alle necessità di chi si iscrive. Vivo al Collegio La Vela che ormai è diventato una seconda casa. Mi piace il fatto che ci siano le aule studio sempre aperte; non c’è cosa più bella che stare lì alle due di notte in pace, seduta alla scrivania con la lampada che illumina il libro e la presa di corrente che alimenta il pc, insomma con tutto ciò che serve per una lunga notte di studio!

Non a caso, anche quest’anno, il Censis colloca i servizi agli studenti di Uniurb al primo posto della classifica relativa ai medi Atenei! Se invece dico: borse di studio e tasse universitarie, cosa rispondi?

Che senza la borsa di studio non avrei potuto studiare. Più vado avanti, più mi rendo conto che l’Università è uno strumento eccezionale e un’opportunità che a me viene data gratis. Vitto, alloggio e tasse: cioè l’80% delle spese che uno studente deve sostenere!
E voglio sfruttare tutto ciò che questo Ateneo può offrirmi in termini di conoscenze, progetti, bandi. Non posso pensare di guardarmi indietro tra dieci anni e dire “se mi fossi impegnata di più magari adesso…”; voglio utilizzare il mio tempo e le mie energie per prendere tutto il possibile e trasformarlo – speriamo presto – nell’esperienza professionale che sogno per il mio prossimo futuro!

Raccontami il tuo sogno…

Qualche anno fa avrei risposto che nel mio sogno sono un medico o una designer. Oggi non ho dubbi: mi piacerebbe lavorare come copywriter. Non amo usare più parole di quelle necessarie ad esprimere un concetto e questa capacità di sintesi e di incisività, che mi riconosco, vorrei usarla per condensare in tre o quattro parole un intero universo semantico e connettere così il lato artistico-creativo con la parte tecnico-strategica della professione.

5 suggerimenti agli studenti e alle studentesse che si iscriveranno alla triennale in Informazione, Media, Pubblicità e al corso di laurea magistrale in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni.

Di sicuro supero i 5, ti avverto! Allora… Non siate timidi. Dimostrate spirito di iniziativa e, innanzi tutto, informatevi su quello che l’Università ha da offrirvi; approfittate di ogni evento, concorso, seminario e progetto. Cominciate il vostro percorso accademico con entusiasmo e voglia di mettervi alla prova, non fatevi spaventare dai fallimenti e lavorate sodo per migliorarvi come studenti, come professionisti e come persone.

 

Immagine in evidenza: Donatello Trisolino

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