Anche quest’anno La Repubblica e l’Università di Urbino affidano la rassegna del lessico politico contemporaneo ai docenti del corso di laurea triennale in Scienze politiche, economiche e del governo e del corso di laurea magistrale in Politica società economia internazionali. Due itinerari formativi multidisciplinari della Carlo Bo erogati in presenza e in modalità online.
Raccontare il presente attraverso sei concetti chiave che ricorrono nella cultura politica dei nostri giorni è l’obiettivo del progetto condiviso Le parole della politica 2.0 perché “le parole, nella vita pubblica e privata, sono fatti. Non sono solo un modo per dire e comunicare la realtà, ma contribuiscono a definirla. A costruirla”. Parola di Ilvo Diamanti!
#Territorio. Ilvo Diamanti, Professore di Analisi dell’Opinione Pubblica
Ho sempre utilizzato il territorio per raccontare e studiare la politica; perché il territorio con i suoi confini definisce la storia, la società, la cultura, l’economia. Definisce cioè delimita, chiarisce e marca le diverse regioni.
Se pensiamo all’Italia vediamo come fino a poco tempo fa era caratterizzata da zone bianche a Nord-Est, rosse in Centro Italia e poi tutto è cambiato progressivamente. Oggi ci troviamo in un Paese che è largamente giallo-verde, cioè diviso tra Lega e Movimento 5 Stelle, anzi è già cambiato, è soltanto verde.
#Produttività. Giuseppe Travaglini, Professore di Elementi di Macroeconomia
Produttività in Economia è un termine ormai chiave, utilizzato non solo nello studio specifico dell’Economia Politica, ma anche nel dibattito della politica e dei media. Fa riferimento, generalmente, alla capacità di un sistema di produrre ricchezza. Erroneamente si parla in maniera pressoché esclusiva di produttività del lavoro; sarebbe più giusto considerare che molti fattori produttivi – basti pensare, per esempio, al capitale – determinano la produttività di un sistema, e che l’insieme delle regole e delle istituzioni che caratterizzano un sistema economico complesso interagiscono con il lavoro e con il capitale per generare produttività. […]
#DirittoEuropeo. Ulrico Agnati Professore di Fondamenti del Diritto Europeo
Un progetto politico di respiro europeo esiste almeno dal tempo di Filippo di Macedonia, il padre di Alessandro Magno, ma sono serviti 2.300 anni per creare istituzioni comuni e produrre norme giuridiche europee.
Però il Diritto Europeo è molto di più del diritto prodotto dall’Unione Europea. […] È un insieme di regole e principi che si è sedimentato nei secoli, per l’apporto della filosofia greca e del diritto romano, del cristianesimo e del germanesimo. […]I Paese europei affrontano attualmente sfide giuridiche comuni […]. Le risposte dei vari stati europei sono simili tra loro ma non uguali. Anche sotto il profilo giuridico, dunque, il patrimonio europeo va conosciuto e gestito con consapevolezza, né trascurato, né strumentalizzato.
#Africa. Anna Maria Medici, Professoressa di Governo e Stati Dei Paesi Afro-Asiatici
[…] Neppure dalla fine della guerra fredda in poi ci siamo resi veramente conto che la politica africana, con le sue scelte, è oggi al centro delle moderne trasformazioni mondiali, non solo di quelle economiche, e che l’Africa scrive la storia del mondo da protagonista e fra i protagonisti.
E allora conoscere la politica africana oggi ci è indispensabile per comprendere i fenomeni globali e aiutarci a governarli. […] È fondamentale un coinvolgimento democratico dei cittadini europei, delle Università e soprattutto dei giovani perché questa partita politica e culturale fra Africa e Unione Europea è fra le più importanti per il futuro di questa parte del mondo, e merita tutta la nostra attenzione e competenza.
#Sovranismo. Fabio Turato, Professore di Relazioni Internazionali
Sovranismo, xenofobo, patrimoniale, antieuropeo, carismatico, in anni recenti abbiamo conosciuto le molte facce del populismo. […] Il sovranismo coniuga populismo politico e nazionalismo economico per tornare sovrani in maniera antagonista e sempre contro qualcuno. Contro le élites, contro l’Europa, contro i mercati internazionali per assumere il controllo e decidere in maniera indipendente. Ma nel mondo globalizzato l’indipendenza non garantisce questo genere di controllo e quindi l’indipendenza non garantisce certo la sovranità.
#Libertà. Domenico Scalzo Professore di Analisi del Linguaggio Politico
Cosa succede all’evento della libertà quando esso diventa esperienza politica? […] Libertà e potere diviene allora il problema. […] Libertà e potere è relazione di complementarità e di opposizione insieme.
Se io dovessi indicare un luogo o, meglio, una pluralità di luoghi che riesca a raccogliere tale relazione la individuerei in ciò che noi chiamiamo Istituzione.
Sono le istituzioni, infatti, che organizzano nella durata e nella stabilità da una parte e in una forma di vita dall’altra, la libertà delle donne e degli uomini nella storia. […]