Uniurb dà il via alle immatricolazioni e il blog istituzionale parte per un lungo viaggio alla scoperta dell’offerta formativa 2022-2023, attraverso la voce dei docenti, delle studentesse e degli studenti che giorno dopo giorno scrivono la storia dei singoli percorsi di studio.
Ad aprire la rassegna è il corso di laurea triennale in Lingue e Culture Moderne raccontato dalla Professoressa Barbara Francioni, docente di Marketing, e da Sofia Rotoloni, laureanda in Lingue Moderne e Interculturalità, vincitrice per due anni consecutivi del premio Studenti Meritevoli di Uniurb!
Prima di lasciare la parola (scritta) alle protagoniste, ricordiamo che i lettori interessati potranno informarsi sulla triennale in Lingue e visitare i luoghi dell’Ateneo e della città di Urbino, il prossimo 28 luglio, dalle 15.00 alle 17.00, durante e dopo l’open day in presenza negli spazi del Collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica 13.
Professoressa Francioni, quali lingue e culture straniere è possibile studiare a Urbino e attraverso quali curricula?
La nostra laurea triennale offre l’opportunità di acquisire una buona conoscenza di almeno due lingue straniere tra inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, cinese e russo. Tutti i corsi di lingua includono un corso monografico e un corso di lettorato tenuto da collaboratori ed esperti linguistici di madrelingua, con un’attenzione che definirei maniacale sulla modalità di studio delle lingue e sulla preparazione personalizzata dello studente. L’allievo può, quindi, selezionare la lingua e, a seconda degli obiettivi formativi che intende raggiungere, ha l’opportunità di scegliere tra il curriculum Letterario, Aziendale e Turistico.
Nel curriculum Letterario alle competenze linguistiche si associano competenze di ambito letterario e filologico, di linguistica applicata e didattica delle lingue.
Nel curriculum Aziendale è possibile acquisire competenze sia in ambito linguistico, sia aziendale. Insegnando da diversi anni in questo curriculum, devo dire che i ragazzi sviluppano abilità che sono richiestissime dalle aziende, in primis la capacità di gestire la comunicazione internazionale e interculturale d’impresa e i social media.
Infine, il curriculum Turistico consente di approfondire la conoscenza di due lingue, oltre all’inglese, e di temi legati all’economia e alla gestione delle imprese turistiche, alla pianificazione di marketing e alla promozione delle destinazioni turistiche.
Prima di iscriversi al corso di laurea occorre sostenere il TOLC-SU. Che cos’è e come si svolge questo test?
Innanzitutto sottolineo che quest’anno l’accesso al corso di laurea è libero, quindi i ragazzi si possono iscrivere a uno dei tre curricula dopo aver sostenuto il TOLC-SU. TOLC è l’acronimo di Test OnLine CISIA, uno strumento di orientamento e di valutazione delle capacità iniziali che viene erogato dal Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Ammissione (CISIA).
TOLC-SU è un test standardizzato che viene offerto a livello nazionale. Gli studenti che non lo hanno ancora sostenuto possono registrarsi nel sito del CISIA, iscriversi e sostenerlo in una delle tantissime date disponibili presso una qualsiasi sede universitaria italiana. Sono la referente TOLC per la nostra Scuola di Lingue e Letterature Straniere e posso dire che anche Uniurb offrirà diverse date, ma sottolineo nuovamente che è possibile farlo in qualsiasi sede accreditata CISIA.
Aggiungo anche che il TOLC- SU è indispensabile per l’immatricolazione ma, indipendentemente dal risultato del test, i ragazzi hanno la possibilità di iscriversi al nostro corso di laurea. L’unica differenza è che coloro che avranno riportato una votazione uguale o superiore 20/50 potranno iscriversi senza obblighi formativi aggiuntivi (OFA), mentre a coloro che avranno riportato una votazione inferiore a 20/50 saranno attribuiti OFA.
“Non docenti ma guide”: che tipo di rapporto il docente costruisce con lo studente nei luoghi di Uniurb e della città?
Questa domanda mi porta a parlare di uno dei tanti nostri punti di forza: il contatto stretto e costante tra docente e studente. Lo studente può trovare a Urbino sempre qualcuno che lo supporti e lo accompagni nel suo percorso di studi a seconda della necessità o della difficoltà che può riscontrare: professori, studenti tutor, personale amministrativo sono a sua disposizione. Aggiungo anche che, come docenti, cerchiamo di avviare i ragazzi al mondo del lavoro: ad esempio nei corsi con un’anima aziendale alla parte teorica associamo incontri con manager di importanti aziende, discussioni di casi studio, esercitazioni, e molto altro.
Entrando un po’ più nel dettaglio, quest’anno nel mio corso di Marketing e comunicazione d’impresa gli studenti hanno avuto la possibilità di seguire seminari molto stimolanti, tra cui quello tenuto da Marco Piantanida, amministratore delegato di HARIBO, inserito da Forbes nel 2021 tra i 100 top manager italiani, e il seminario condotto da Simona Fiorentini, marketing manager della Fiorentini Alimentari Spa.
Inoltre, i tirocini formativi curriculari vengono gestiti dall’Ufficio Stage e Job Placement di Ateneo e definiti insieme agli studenti a seconda del curriculum e del loro orientamento. Abbiamo tantissime convenzioni con aziende manifatturiere e di servizi, ma anche con enti pubblici e privati, scuole, musei e case editrici, ma sottolineo che molto spesso proprio noi docenti comunichiamo agli studenti le varie opportunità lavorative perché abbiamo a cuore il futuro dei nostri allievi.
Sofia, quali sono i punti di forza del corso di laurea in Lingue e Culture Moderne?
Il carattere innovativo e lo sguardo attento alle competenze più richieste dal mondo del lavoro sono le caratteristiche principali della triennale e della magistrale. Lo dico con cognizione di causa perché ho frequentato entrambi i corsi e fra poco mi laureerò in Lingue Moderne e Interculturalità. In un contesto in continuo cambiamento come quello attuale dove le competenze diventano presto obsolete, ho visto l’offerta formativa dei due corsi rinnovarsi continuamente con l’aggiunta di insegnamenti che, a mio parere, riducono il cosiddetto skill mismatch, ovvero il divario tra le competenze richieste dalle aziende e quelle possedute dagli studenti, futuri lavoratori.
Il corso di Social media marketing tenuto dal Professor Marco Cioppi, ad esempio, che io ho seguito con grande interesse durante la magistrale, è stato recentemente attivato come insegnamento all’interno del curriculum Aziendale della triennale. Insomma, un vantaggio importante per i nuovi iscritti.
In questa prospettiva di orientamento alla professione, un punto di forza è sicuramente il tirocinio formativo obbligatorio che permette allo studente di mettere alla prova le proprie abilità direttamente nelle aziende e negli enti convenzionati con l’Ateneo.
Allo stesso modo, i seminari, i project work, gli incontri con professionisti e manager organizzati dai docenti all’interno dei singoli corsi ma anche il career day sono, per chi ha voglia di imparare, una grande opportunità. Così come fondamentali sono le esperienze di respiro internazionale. Il programma Erasmus+ al quale ho partecipato per ben due volte è stato per me un’occasione di crescita personale e professionale.
Che tipo di rapporto si costruisce a Urbino tra docenti e studenti?
Un tipo di rapporto che rappresenta un altro punto di forza del corso. Infatti, le classi non troppo numerose – e omogenee per livelli di competenze linguistiche – facilitano e rendono possibile il dialogo tra docente e studente. Una relazione bidirezionale in cui l’allievo non è solo spettatore passivo, ma parte attiva dell’intero processo formativo.
E qui mi rifaccio al claim della nuova campagna di comunicazione creata dagli studenti della Scuola di Scienze della Comunicazione e dico anch’io: “Non docenti ma guide”. A Urbino ho trovato professori che non si sono mai limitati a trasmettere nozioni, ma che sono stati capaci di ascoltare, di cogliere il potenziale dei propri allievi e di fare da ponte tra i giovani e il mondo del lavoro.
Quindi, il corso di laurea garantisce allo studente l’opportunità di confrontarsi a più livelli con la professione?
Sì. Ad esempio, la Professoressa Francioni informa i suoi studenti ed ex studenti rispetto alle opportunità lavorative proposte da aziende locali e nazionali. Recentemente, grazie a una sua segnalazione sono venuta a conoscenza della possibilità di fare uno stage presso un’importante agenzia di comunicazione di Milano, che aveva tenuto un seminario a Urbino nel nostro corso di Marketing interculturale e nel corso di Lingua inglese della Professoressa Federica Zullo. Ma già al termine della triennale, grazie alla mediazione della Professoressa De Rugeriis ho tradotto alcuni documenti commerciali per un’azienda e, devo dire, che questa collaborazione si è rivelata cruciale perché mi ha fatto avvicinare al mondo della traduzione e consentito di lavorare in questo campo.
A riprova del taglio “professionalizzante” dell’intero percorso di studio non posso non citare i progetti sui quali mi sono esercitata durante la triennale e la magistrale, non ultimo il piano di marketing interculturale realizzato durante la magistrale per l’azienda Fiorentini Alimentari. Ma mi vengono in mente anche iniziative sostenute dalla Scuola di Lingue come Generation4Universities, un programma promosso dalla Fondazione Generation Italy e McKinsey & Company che aiuta i giovani ad esprimere il proprio potenziale e ad avviare una carriera professionale. Ho partecipato a questo programma confrontandomi con importanti aziende e non nego che, grazie al mix di competenze hard e soft acquisite a Urbino, per me si cominciano a delineare delle interessanti opportunità lavorative.