Il corso di laurea in Lingue e Culture Moderne di Uniurb? Tre diversi curricula: Letterario, Aziendale, Turistico. Qualità ed efficacia della relazione docente-studente. Attività pratiche professionalizzanti e stretta collaborazione col sistema produttivo del territorio.
Ne parlano Marco Cioppi, docente di Economia e Gestione delle Imprese e Referente del corso di laurea, e Silvia Brandi, ex studentessa Uniurb oggi Inbound & Marketing Operation Consultant in Adv Media Lab.
Ricordiamo ai lettori interessati che il prossimo Open Day dedicato al corso si svolgerà a Urbino il 07 settembre 2023. Per conoscere i dettagli dell’evento e prenotare il posto in aula cliccare qui.

 

 

Il Professor Marco Cioppi

Professor Cioppi, “rispieghiamo” in tre punti i tratti che definiscono qualitativamente il corso di laurea in Lingue e Culture Moderne?

Dovendo ridurre un lungo elenco a soli tre punti comincerei segnalando certamente la possibilità, che il nostro corso offre a studentesse e studenti, di selezionare i due insegnamenti linguistici previsti dal piano di studio a partire da un ampio ventaglio di scelta che comprende l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e anche il russo e il cinese, attraverso percorsi customizzati. Prima dell’inizio delle lezioni vengono, infatti, definiti diversi livelli di competenze linguistiche al fine di creare delle classi omogenee per conoscenze di partenza.

 

L’aspetto più emblematico del corso credo sia l’originalità e l’ampiezza della sua offerta formativa che prevede tre curricula. Il curriculum Letterario guida gli studenti verso un percorso, che si completa con la magistrale, rivolto all’insegnamento delle discipline linguistiche e letterarie. Quello Aziendale combina le competenze linguistiche con una preparazione orientata al marketing internazionale e alla comunicazione digitale. Il curriculum Turistico – un unicum credo nel panorama accademico marchigiano – mixa abilità linguistiche e competenze di gestione dell’offerta turistica, ossia di una delle attività principali della nostra regione.

 

Inoltre, il corso è tra quelli che raccolgono il maggior numero di immatricolati a livello di Ateneo, quindi direi che uno dei maggiori punti di forza di questa triennale è proprio la soddisfazione dei nostri stessi studenti, che ci scelgono con così tanta numerosità e intensità.

Altro unicum di Uniurb sembra essere il dialogo aperto e cordiale tra docenti e allievi.

Sì, si tratta di un aspetto che è nel DNA dell’Ateneo e del nostro corso. Il rapporto che noi docenti riusciamo a costruire con i nostri studenti è fondamentale, per cui proviamo a favorirlo anche attraverso l’organizzazione delle classi e dei lettorati. Abbiamo, ad esempio, lettorati con aule che difficilmente superano le trenta, quaranta persone proprio per consentire un rapporto diretto e personale tra i ragazzi e i nostri lettori.

 

Anche nelle aule più numerose sfruttiamo molto la didattica innovativa e le tecnologie digitali attraverso forme di e-learning che ci permettono di condividere materiali, sviluppare esercitazioni e lavori di gruppo, di fornire comunicazioni tempestive e in tempo reale a gruppi o singoli studenti.

 

Siamo sistematicamente a disposizione dei nostri giovani per risolvere problemi e andare incontro alle necessità che ascoltiamo, perché pensiamo che costruire un’interazione stretta con loro, un rapporto che possa dirsi “umano” e che vada oltre l’insegnamento delle diverse discipline sia oggi più che mai urgente. Urgente e ininterrotto in quanto questo processo di supporto continua anche dopo la laurea, grazie alla Terza Missione dell’Ateneo che crea sinergie e scambi con il tessuto imprenditoriale locale.

In quali forme si concretizza la collaborazione tra la Scuola di Lingue e Letterature Straniere e il sistema produttivo del territorio?

Mi piace ricordare che il nostro corso ha investito tantissimo in questo scambio e, forse, è stato uno dei primi ad avere inserito come obbligatorio, al terzo anno, il tirocinio formativo, a cui adesso anche altre Scuole dell’Ateneo si stanno uniformando. Questo significa che, avendo un’offerta molto ampia dal punto di vista della numerosità dei nostri enti convenzionati, i nostri studenti e le nostre studentesse possono svolgere questa esperienza professionalizzante presso aziende, scuole, agenzie viaggi, tour operator, case editrici, ecc. integrando nella propria formazione nuove conoscenze e abilità acquisite in un ambiente di lavoro reale.

 

Ad accompagnare i nostri allievi lungo tutto il percorso è l’Ufficio Stage e Job Placement, di cui sono particolarmente fiero, che organizza e gestisce l’intero processo in maniera eccellente. Inoltre, il nostro corso registra una percentuale molto alta di laureati che immediatamente dopo l’acquisizione del titolo trova lavoro, per cui se si considera che circa un quinto di questi ex studenti si va a collocare in aziende in cui ha svolto il tirocinio risulta chiaro che l’investimento importante che facciamo, favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro, sta ottenendo risultati veramente notevoli. Tutto questo grazie a una grande squadra di tecnici-amministrativi e docenti che ogni giorno si adopera e guarda al futuro dei nostri giovani.

Silvia Brandi

Silvia, facciamo un salto nel passato e proviamo a capire perché hai scelto di iscriverti al corso di laurea triennale in Lingue e Culture Moderne.

Ho scelto questa triennale perché proponeva un percorso formativo specifico e completo che nell’offerta di altri Atenei italiani, al tempo, mancava: il curriculum Aziendale. Un percorso che mi avrebbe permesso – come poi è stato – di soddisfare la mia curiosità nei confronti del marketing e allo stesso tempo di coltivare la mia passione per le lingue, in particolare per l’inglese e il tedesco. Ma a convincermi è stata anche la possibilità di personalizzare il piano di studi in base ai miei interessi e in maniera, ovviamente, pertinente rispetto al curriculum scelto.

 

Ho sentito dire che di recente sono stati aggiunti nuovi insegnamenti come Social Media Marketing o Informatica per l’impresa, e ne sono stata molto contenta perché significa che il corso si aggiorna seguendo i nuovi approcci del marketing e l’evoluzione del mercato lavorativo.

 

A questo proposito posso anche dire che, oltre alla possibilità di svolgere stage e tirocini in imprese e organizzazioni convenzionate, molti insegnamenti prevedono la possibilità per gli studenti del corso di lavorare in gruppo attraverso progetti sviluppati in collaborazione con aziende locali e professionisti del settore, così da consentire loro di esercitarsi e imparare ad applicare le conoscenze teoriche apprese in aula alle situazioni reali dei contesti imprenditoriali.

Il corso garantisce, quindi, attività pratiche funzionali all’ingresso nel mondo delle professioni?

Esatto. La mia esperienza lo conferma. Durante la triennale scelgo di fare lo stage curriculare di due mesi in Adv Media Lab, un’agenzia di inbound marketing del territorio convenzionata con l’Ateneo di Urbino. Mi laureo e mi iscrivo alla magistrale in Lingue Moderne e Interculturalità di Uniurb, scegliendo il curriculum in Comunicazione interculturale d’impresa (CIDI), e sempre grazie all’Università e, in particolare, al Professor Marco Cioppi – mio relatore di tesi nel percorso triennale e magistrale – ho l’opportunità di svolgere un tirocinio extracurriculare in un’azienda della zona occupandomi di promozione e comunicazione di prodotti e dell’attività di social media marketing.

 

Terminata l’esperienza decido di volare in Austria, grazie al programma Erasmus e per circa 6 mesi studio all’Università di Innsbruck. Tornata a Urbino, mentre continuo a seguire le lezioni e a dare gli esami, ricevo due proposte di lavoro dalle aziende con le quali avevo collaborato. Scelgo Adv Media Lab e firmo un contratto part-time che mi porta fino alla laurea magistrale. Nell’ambiente dinamico di questa agenzia in cui mi piace molto lavorare oggi ricopro il ruolo di Inbound & Marketing Operation Consultant.

 

Per cui sì: le competenze linguistiche acquisite attraverso le tante esercitazioni tenute da lettori madrelingua, le competenze di marketing e quelle più indirizzate alla preparazione al lavoro, sono state la base fondamentale sulla quale, continuando a formarmi in azienda, costruisco la mia professionalità. Tra l’altro, sono diversi i dipendenti di Adv Media Lab che provengono da Uniurb!

Hai fatto riferimento a un docente, nello specifico; ti chiedo con gli altri professori che tipo di interazione hai creato negli anni?

Credo che il buon rapporto tra docenti e studenti sia il grande punto di forza non solo del corso in Lingue e Culture Moderne, ma in generale dell’Università di Urbino. La città è piccola, le classi dei diversi corsi di laurea non sono numerose e queste dimensioni contenute creano una vicinanza tra professori e allievi che altrove non si realizza. In un ambiente di questo tipo è inevitabile sviluppare un rapporto stretto: chi insegna non può che dedicare la propria passione e il proprio tempo alla crescita accademica e professionale dei giovani che incontra in aula.

 

Posso dire con certezza di aver studiato in un contesto di apprendimento inclusivo, in cui mi sono sentita ascoltata e valorizzata. Ho conosciuto docenti in grado di individuare i punti di forza, le lacune o le sfide specifiche di ciascuno studente e anche di dare a ogni allievo supporto e attenzione: un atteggiamento che favorisce un dialogo aperto e più costruttivo, una partecipazione attiva dell’intera classe.

 

Io, ad esempio, ero e sono abbastanza timida, ma se durante la lezione avevo un dubbio su un argomento non esitavo a chiedere di approfondire la spiegazione perché sapevo che la mia domanda sarebbe stata accolta con interesse. Un interesse che in molti casi, come nel mio grazie al Professor Cioppi, prosegue anche dopo la laurea e assume la forma di un accompagnamento nel non facile passaggio dal mondo accademico a quello professionale.

 

 

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