A pochi chilometri da Urbino, nascosto nella campagna del Montefeltro, esiste un luogo in cui è possibile immaginare il futuro. Per molto tempo lo abbiamo chiamato SOGESTA, Società Gestione Studi e Tecnologie Avanzate, rispettando l’acronimo che il Gruppo ENI, nei primi anni Settanta del ‘900, aveva attribuito al suo avveniristico centro di formazione e ricerca. Con la stessa sigla abbiamo continuato a definire questo formidabile spazio anche dopo il 1995, anno in cui è stato acquisito dall’Università di Urbino e ha ospitato dipartimenti, uffici di segreteria, aule, laboratori didattici e di ricerca, biblioteca, mensa e residenze.
E così abbiamo fatto nel periodo successivo, quando l’area è stata sottoposta a una radicale riqualificazione, finché, terminata la prima tranche dei lavori, la struttura ha cambiato destinazione d’uso e anche nome. Oggi rappresenta un grande hub dedicato esclusivamente alla ricerca, si chiama Campus Scientifico Enrico Mattei e sarà inaugurato, dal Rettore Giorgio Calcagnini, mercoledì 20 marzo alle 16.00.
“Siamo molto contenti di presentare il primo lotto del Campus Scientifico Enrico Mattei – ha detto il Magnifico – e di avviare gli interventi sul secondo lotto del complesso architettonico. In questo rinnovato polo della scienza i nostri ricercatori, con saperi e competenze diverse, potranno lavorare attraverso strumentazioni all’avanguardia e fare rete, internamente e con le comunità scientifiche del mondo. La ricerca diventerà, nei nuovi laboratori, un’esperienza collettiva, che potrà svilupparsi in sinergia anche con soggetti pubblici e privati e, da qui, mettersi al servizio delle comunità del territorio”.
Studentesse e studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo, cittadini, turisti potranno partecipare all’evento, anche grazie a un servizio di navetta gratuito. Dalle 15.00 un minibus partirà, a intervalli regolari, dal Park Santa Lucia per raggiungere via Ca’ Le Suore, 2/4. Cliccando qui prenoteranno il posto. Al termine della cerimonia di inaugurazione che si terrà nell’Aula Magna del Campus, e fino alle 19.00, i festeggiamenti proseguiranno tra happy hour e visite guidate alla struttura. Un’esperienza che consentirà a tutte e a tutti di attraversare una serie di straordinari volumi architettonici, adagiati come per incanto su una planimetria a più livelli di 12.500 metri quadrati, e circondati da una fascia collinare di oltre 200 ettari.
È pressoché impossibile descrivere la bellezza aurorale, generativa, di questo posto, del suo interno e del suo intorno, della forza che ne muove lo spirito alla scoperta del profilo più autentico del mondo. Possiamo solo provare a raccontare che… passo dopo passo, nel rigore geometrico delle forme, gli ambienti progettati dall’architetto veneziano Antonio Foscari per ENI sembrano svelare la propria originaria essenza, la propria ragione d’essere. Senza dubbio è un luogo di pace, nel cui perimetro il cemento armato, l’acciaio, il vetro si combinano in molte e diverse suggestioni, restituendo a tratti scorci mozzafiato disegnati dalla luce.
“Stiamo riqualificando la struttura anche con il contributo della Regione Marche – ha spiegato il Prorettore Vicario Vieri Fusi – con l’obiettivo di trasformarla in un centro di ricerca in grado di riunire e connettere, in uno spazio unico, molti dei ricercatori dell’Ateneo. Uno spazio in cui la scienza potrà progredire in sicurezza e aprirsi sempre più alla collaborazione e all’inclusione, per una transdisciplinarità ad oggi imprescindibile.
Oltre alle infrastrutture tecnologiche di ultima generazione che i nostri ricercatori potranno utilizzare in condivisione, il progetto ha realizzato e continua a prevedere interventi orientati al consolidamento strutturale e all’adeguamento antisismico, ma anche all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’efficientamento energetico”.
Del resto, in queste che furono le aule del Centro Studi in Tecnologie Avanzate, l’ENI istituì una Scuola internazionale permanente sui processi dell’energia solare, e fu proprio nell’ambito del corso di studi in Energy Conscious Building Design che si aprì in Italia un confronto sul tema dell’efficienza energetica degli edifici, e più in generale sul rapporto tra ambiente, tecnologia e architettura: preludio alla riflessione sul fondamentale concetto di sostenibilità.