La videointervista alla scrittrice Silvia Ballestra, premiata nella sezione Letteratura come vita

 

Al principio di ogni autunno, partecipare al Premio Nazionale di Cultura Frontino Montefeltro è come tornare a una sorta di età dell’innocenza dell’umano, che resiste ai mutamenti del tempo. Portiamo le nostre domande in questa terra mossa da vibrazioni profonde e assistiamo rapiti allo spettacolo di risposte autentiche, cristalline. È successo anche domenica 1 ottobre nel Convento di Montefiorentino, in occasione della quarantaduesima edizione del Premio istituito da Carlo Bo e da Antonio Mariani, indimenticato Sindaco del Comune di Frontino.

“Si tratta di una manifestazione letteraria – ha spiegato nel discorso di apertura il Rettore Giorgio Calcagnini, Presidente della Giuria del Premio – che vuole testimoniare la volontà di non spegnere la fiammella di quello che può essere considerato il primo atto di una Terza Missione ante litteram, una collaborazione virtuosa tra la nostra Università e il territorio circostante. Un Premio che riesce ogni anno a convogliare una variegata presenza umana e intellettuale di varia estrazione, che vuole rappresentare quasi uno stato dell’arte di vivere”.

Al coro di straordinarie figure che nel lunghissimo periodo si sono avvicendate, l’Università di Urbino ha dedicato di recente una stanza virtuale del Sanzio Digital Heritage: la biblioteca digitale di Ateneo. In una sezione creata ad hoc è possibile, infatti, consultare il patrimonio di scritture del Premio – dai comunicati stampa, ai discorsi dei fondatori, dai bandi ai rendiconti fino alla corrispondenza e ai verbali della giuria – e il suo ampio archivio audiovisivo.

“Grazie al contributo dell’Università di Urbino – ha commentato il Sindaco di Frontino Andrea Spagna – abbiamo finalmente uno spazio in rete che ospita tutto l’archivio documentario e fotografico del Premio, dalle origini ai giorni nostri, e ne dimostra lo spessore attraverso il contributo di grandi personaggi della cultura italiana giunti al Convento di Montefiorentino in questi quarantadue anni”.

Ed ecco, in sequenza, i protagonisti dell’edizione 2023, testimoni di un certo modo di stare al mondo, di aderire alle cose reali e alla memoria con ostinata volontà e passione.

 

 

― Personaggio dell’anno è Roberto Burioni, virologo, immunologo e divulgatore scientifico italiano.
― Nella sezione Ambiente, a cura del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello, il premio è stato attribuito al Corpo Forestale dello Stato per i duecento anni dalla fondazione.
― Il Liceo Scientifico Statale del Polo Scolastico II “G. Torelli” di Fano è stato premiato nell’ambito della sezione Antonio Mariani per la sperimentazione scolastica.
Maria Bartolomeoli ha vinto la sezione Cultura del Montefeltro per l’opera Alla guerra non si può credere.Testimonianze di reduci isolani 1940 – 1945, Ideostampa Edizioni, 2022.
― La sezione Umane Diversità, a cura del Gruppo Atena SRL, ha riconosciuto il premio a un grande protagonista della cultura del Montefeltro: Giovanni Lani, giornalista, redattore, autore di film e documentari.
― Ha vinto, nella sezione Letteratura come vita, Silvia Ballestra, per la sua attività letteraria e per l’opera La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza, 2022.

Qualche giorno prima dell’evento, in una videointervista, la scrittrice ha voluto tracciare un rapido profilo di Joyce Lussu – partigiana, medaglia d’argento al valor militare, poetessa, traduttrice, figura rappresentativa del Novecento italiano ed europeo – protagonista della biografia che qualche mese fa l’ha candidata al Premio Strega e, più di recente, premiata al Campiello.

 

Da sinistra: Silvia Ballestra, il Sindaco di Frontino Andrea Spagna, il Rettore Giorgio Calcagnini

 

 

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