Il 14 aprile 2021, alle 15, l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Urbino ospiterà il Tavolo tematico Salute convocato dalla Regione Marche. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente per la Ricerca e l’Innovazione 2021-2027 prevista dall’Unione Europea, e ha l’obiettivo di intercettare una serie di priorità strategiche in materia di investimenti e di sviluppo del territorio.
Ne parliamo con il Professor Mauro Magnani, Prorettore alla Valorizzazione e Sviluppo del Patrimonio.
L’evento, aperto a chiunque fosse interessato all’argomento, si svolgerà online attraverso la piattaforma Zoom di Ateneo.
Il programma e il link per accedere sono disponibili su: www.uniurb.it/novita-ed-eventi/4850
Professor Magnani, la Regione Marche ha avviato il processo di definizione della S3 2021-2027 con il supporto dell’Ateneo di Urbino.
Sì, la Regione Marche ha identificato alcune priorità strategiche in grado di supportare e promuovere la competitività del sistema economico del nostro territorio e, di recente, ha incluso tra queste, su nostra sollecitazione, anche l’ambito tematico della salute, che a noi come Ateneo sta particolarmente a cuore, soprattutto in questo periodo di emergenza ma anche per le esperienze precedenti.
Da un’analisi accurata e dettagliata che abbiamo condotto è emerso come, a differenza di molte attività economiche in crisi per la congiuntura che stiamo vivendo, l’ambito della salute abbia continuato a performare in modo eccellente.
Quindi, questa giornata di consultazioni sarà l’occasione per rimarcare una volta di più un fatto di cui occorre prendere piena consapevolezza e, cioè, che il settore sanitario rappresenta una grande opportunità di rilancio, di sviluppo e di occupazione per la Regione Marche.
Quali interventi prevede il “Tavolo tematico Salute” che la nostra Università ospiterà il prossimo 14 aprile?
La Regione ha convocato il “Tavolo tematico Salute” proprio presso l’Università di Urbino come riconoscimento al lavoro che abbiamo svolto.
L’evento sarà aperto dal Rettore Giorgio Calcagnini e ospiterà gli interventi importanti del Vicepresidente della Regione Marche, Mirco Carloni, e di alcuni Dirigenti dello stesso ente territoriale.
Tra i contributi in programma segnalo quello di Sergio Dompè che oltre ad essere il Presidente della Dompè Holding, e già Presidente di Assobiotech e Farmindustria, Vicepresidente Assolombarda in questo momento ha anche un ruolo importantissimo nell’ambito del G20. Il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo – di cui l’italia detiene quest’anno la Presidenza – prevede, infatti, una sottosezione che si chiama B20 ed è riservata alle imprese e alle loro organizzazioni di rappresentanza raggruppate per specifiche priorità strategiche. Chairman dell’ambito “Salute e Scienze della vita” sarà proprio Sergio Dompè.
Tra l’altro, il Dottor Dompè è un amico dell’Università di Urbino che conosce molto bene noi, personalmente, e tutta l’Istituzione che anni fa gli ha conferito una laurea ad honorem.
ll Tavolo ospiterà un altro importante protagonista dell’imprenditoria italiana, il patron del Gruppo SOL, è esatto?
Sì. L’Ingegner Aldo Fumagalli Romario oltre che membro dei Consigli di Federchimica, Assolombarda e Aspen Institute è Presidente e Amministratore delegato di SOL SpA: una multinazionale leader in Italia nel settore della produzione di gas tecnici e medicinali quotata in borsa, che opera in Sud America, Asia, Europa e in molti altri Paesi del mondo con oltre 4500 dipendenti e un fatturato che supera i 900 milioni di euro all’anno.
Interessantissima è la capacità di visione grazie alla quale questa persona ha portato l’azienda a diversificare progressivamente la propria attività, dalla produzione dei gas tecnici fino all’ambito della salute con VIVISOL: la divisione dedicata alla cura delle persone fragili attraverso l’assistenza domiciliare e una serie di servizi conseguenti, e ad investire nel settore delle biotecnologie.
Per la nostra Diatheva, è intervenuto con un finanziamento di 8 milioni e ha investito in CryoLab: un’altra società attiva nel campo delle biotecnologie, nata come spin-off dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e in Personal Genomics, ex spin-off del Centro di Genomica Funzionale dei Dipartimenti di Scienze, Biotecnologie e Medicina dell’Università di Verona, creando un network importante di attività nel settore delle biotecnologie avanzate.
Nell’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione la sanità ha, quindi, un peso specifico considerevole!
Certamente. Tutti i relatori porteranno la propria testimonianza per evidenziare quanto importante sia il settore sanitario proprio in termini di innovazione. L’innovazione e la ricerca sono fondamentali per la salute, ma la salute è anche il motore per promuovere l’innovazione e la ricerca non solo in Italia ma nel mondo.
Di recente, nelle Marche l’ambito della salute è l’unico che abbia aumentato le proprie esportazioni all’estero e abbia generato nuova occupazione nel territorio. Più in generale, tutto il settore sanitario compreso il segmento relativo allo sviluppo di nuovi farmaci, quello delle biotecnologie e dei diagnostici – che ad esempio in questo momento si occupa della produzione di tutti i kit che usiamo ogni giorno per fare i famosi tamponi molecolari – rappresenta un volano importante per lo sviluppo della nostra regione e dell’intero Paese.