Il 14 e il 15 ottobre 2020 i giovani di Uniurb hanno votato per eleggere i Rappresentanti degli Studenti e delle Studentesse. L’esito dello scrutinio ha portato Salvatore Minniti alla guida del Consiglio degli Studenti.
Iscritto al corso di laurea magistrale in Scienze Motorie per la Prevenzione e la Salute, il Presidente parla al plurale e dice “noi”. “Noi” è l’intero team di rappresentanza in carica dal 1 novembre 2020, “noi” è la comunità studentesca del nostro Ateneo nel suo complesso. Insieme, dice, “dobbiamo procedere uniti verso l’obiettivo comune di contribuire al miglioramento costante della nostra Università”.

 

Salvatore, complimenti per la nomina! Qual è stato il tuo primo pensiero quando hai vinto le elezioni?

Il primo è stato sicuramente un pensiero di grande soddisfazione per aver raggiunto questo importante obiettivo. Il secondo aveva invece a che fare con il forte senso di responsabilità che ha accompagnato l’esperienza della candidatura e che guiderà non solo me, ma tutto il Consiglio degli Studenti nei prossimi anni. Il mio obiettivo è di rappresentare al meglio i giovani di Uniurb, e sono sicuro che questo sia lo scopo di tutta la squadra. Non ho dubbi.

Perché hai deciso di candidarti?

Dopo la laurea triennale in Scienze Motorie, Sportive e della Salute ho lavorato per qualche anno in un’altra regione, finché non sono tornato a Urbino per frequentare il corso di laurea magistrale in Scienze Motorie per la Prevenzione e la Salute.

 

Sono sempre stato molto legato alla città e all’Università per cui quando ho rivisto i torricini e ho ritrovato i vicoli, le salite – anche quelle! – la camera nei collegi, le aule, insomma quando mi sono immerso di nuovo nella vita universitaria che mi aveva insegnato tanto ho deciso di viverla da una prospettiva diversa.

 

Mi sono detto che era arrivato il momento di entrare in gioco, di prendere parte alle dinamiche dell’Ateneo dall’interno, e mettere la mia esperienza di studente veterano a disposizione dei più giovani e di tutta la comunità di Uniurb.

Molti candidati un’unica lista – UniVerso – che ha riunito in sé le due associazioni studentesche Agorà e Cuspide. Anche questa è stata una vittoria?

Direi proprio di sì! È stata una grande vittoria! UniVerso è una nuova associazione, nata dalla fusione di Cuspide e Agorà, che ha portato agli studenti – in un anno difficile come quello che stiamo attraversando – un primo messaggio importante, cioè, che dobbiamo camminare insieme verso una stessa direzione. Dobbiamo procedere uniti verso l’obiettivo comune di contribuire al miglioramento costante della nostra Università.

Quali sono le principali proposte di intervento avanzate in questa prima fase del mandato?

In questi primi mesi ci siamo dovuti concentrare su questioni urgenti legate alla pandemia e al difficile momento storico che mai avremmo pensato di affrontare. Abbiamo parlato con tantissimi studenti e studentesse e abbiamo ascoltato con attenzione tutte le loro richieste. Dopodiché abbiamo messo in fila una serie di priorità – che riguardavano, ad esempio, la necessità di un terzo appello, l’esigenza di rielaborare il calendario esami perché molti appelli si sovrapponevano e quella di svolgere i tirocini online – e le abbiamo sottoposte all’attenzione dei vertici dell’Ateneo.

Qual è stata la risposta della governance?

Devo dire che il Rettore, in particolare, si è dimostrato molto disponibile e gran parte delle richieste che abbiamo fatto sono state accolte. Ci rendiamo conto che quella che stiamo vivendo è una situazione difficile anche per la governance che ha l’obbligo di gestire l’emergenza e confrontarsi con problemi complessi, fuori dall’ordinario.

 

Ringraziamo, quindi, per questo primo dialogo veramente costruttivo sia il Magnifico, sia gli organi di direzione, sperando di continuare a lavorare insieme perché riteniamo che pur avendo il nostro Ateneo uno standard qualitativo elevato, tutto sia migliorabile.

 

Ovviamente, come rappresentanti continueremo a muoverci anche nei prossimi mesi con lo stesso impegno, sperando di uscire al più presto dall’emergenza e di poterci concentrare su altri obiettivi principali che abbiamo dovuto tralasciare per gestire le urgenze del momento, ma che riprenderemo appena possibile.

È importante spiegare che tu e i candidati eletti nel Consiglio degli Studenti siete un punto di riferimento per la comunità studentesca di Uniurb. Ed è importante anche ricordare che partecipare ai processi che assicurano la qualità in Ateneo è un dovere che riguarda ognuno di noi.

Sì, infatti!  E approfitto dell’occasione per invitare la comunità studentesca a scriverci all’indirizzo consiglio.studenti@uniurb.it.
Soprattutto, attraverso i canali social di UniVerso proviamo a fare esattamente questo. Cerchiamo di farci conoscere, di spiegare ai ragazzi di Uniurb che esiste il Consiglio degli Studenti, che noi ci siamo e che rappresentiamo una sorta di ponte tra le loro necessità e i vari organi di governo dell’Ateneo.

 

Siamo quelli che portano all’attenzione di chi prende le decisioni gli eventuali punti di debolezza dei servizi e della didattica, per esempio, e che fanno conoscere le proposte di miglioramento che arrivano dalla comunità universitaria.

 

Perché se è vero che l’Università deve garantire la qualità di ogni sua attività, è altrettanto vero che tutti noi iscritti dobbiamo contribuire attivamente ai processi che creano e “assicurano” questa qualità.

Un pensiero per gli studenti che hanno dato fiducia a te e a tutti i candidati eletti nel Consiglio, e uno per le matricole del nostro Ateneo.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli studenti e le studentesse che hanno eletto me e il Consiglio degli Studenti. Soprattutto perché in un periodo di emergenza, in cui le misure di contenimento prevedono la riduzione degli spostamenti, non era affatto scontato che raggiungessero i seggi per il voto in presenza. E invece l’hanno fatto garantendoci di arrivare fino al quorum. È stata una soddisfazione grandissima! Davvero, grazie a tutti!

 

Un altro pensiero va alle matricole e a tutti gli studenti dell’Ateneo ai quali voglio fare un augurio di buon anno, non solo accademico.
Cerchiamo di tenere duro, ragazzi, perché la situazione è molto complicata. Diamo merito alla ricerca scientifica per aver messo in campo – in un tempo relativamente breve – il vaccino che noi riteniamo essere, insieme alle misure restrittive, l’arma fondamentale contro il Covid-19.

 

Stringiamo i denti e speriamo di poterne uscire al più presto.
Anche perché quando ne verremo fuori potrete farvi un’idea precisa di cosa significhi vivere Uniurb nella sua pienezza.
Credetemi: la città e l’Università vi aiuteranno a diventare “grandi”.
Vi auguro davvero di conoscere questi luoghi speciali come li ho conosciuti io!

 

Per saperne di più sul ruolo degli studenti nei processi di assicurazione della qualità in Ateneo, vi invitiamo a consultare il booklet Qualità. L’intelligenza è collettiva, curato dal Presidio della Qualità di Ateneo.

 

 

 

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