“Mi sono messo in gioco da subito, ho resistito e sono riuscito piano piano a trasformare una partenza tentennante, che ritengo fisiologica, in un principio di decollo: adesso l’attività funziona e la soddisfazione personale è alta”!
Poco più di un anno fa Giordano Zonzini era uno studente di Uniurb, oggi è un biologo nutrizionista. Per raggiungere il suo obiettivo professionale ha scelto un preciso percorso formativo che dalla laurea triennale in Scienza della Nutrizione lo ha portato alla successiva laurea magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione.

 

Giordano, mi parli della tua aspirazione professionale? Quando e come è nata?

La mia aspirazione lavorativa nasce dalle macerie del mio passato, da un’esperienza personale che ho vissuto nel corso dell’adolescenza e della primissima età adulta e che ha influenzato profondamente la mia vita. Ho sofferto di una grave forma di obesità che ho risolto intraprendendo un iter di cure specifico, incominciato mentre studiavo Giurisprudenza a Urbino.

 

E proprio mentre risolvevo le mie difficoltà ho capito che avrei dedicato il mio futuro professionale ad aiutare chiunque, come me, soffrisse o avesse sofferto di problematiche legate al peso e al rapporto conflittuale col cibo. Il passo successivo è stato quello di congelare gli studi in Giurisprudenza e di iscrivermi al corso di laurea in Scienza della Nutrizione.

Per raggiungere il tuo obiettivo lavorativo hai scelto di frequentare a Urbino prima la triennale in Scienza della Nutrizione e subito dopo la magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione, è esatto?

Esatto. Terminato il corso di laurea triennale avrei avuto la possibilità di scegliere altre mete, ma sono rimasto a Urbino perché qui avevo davvero tutto: la città mi era prepotentemente entrata nel cuore e l’Università offriva un percorso di studi magistrale con caratteristiche di grande versatilità che altrove non avrei trovato.

 

Ti spiego. Per poter ottenere il titolo di biologo nutrizionista serve una laurea magistrale in Biologia. A differenza delle classi di laurea magistrali specifiche in tema di nutrizione, la magistrale proposta da Urbino prevede tre curricula diversi in Diagnostica Molecolare, Biologia della Nutrizione e Biotecnologie Molecolari ed è, quindi, maggiormente spendibile sul mercato del lavoro in diversi ambiti.

 

La grande forza dell’intera filiera formativa di Uniurb consiste proprio in una triennale specifica in Scienza della Nutrizione, che porta competenze e conoscenze mirate e funzionali allo svolgimento della professione, e una magistrale versatile da impiegare in più settori lavorativi.

Quanto tempo dopo la laurea hai cominciato a lavorare come libero professionista e con quale soddisfazione?

Mi sono laureato in Scienza della Nutrizione a luglio del 2016 e in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione a febbraio del 2019, quindi abbastanza recentemente.
Ho cominciato a lavorare subito dopo avere raggiunto i requisiti richiesti dalla legge per esercitare la professione di biologo nutrizionista. Quindi, superato l’Esame di Stato, mi sono iscritto all’Albo Professionale dei Biologi e qualche giorno dopo – il 31 luglio del 2019 – ho aperto la mia partita IVA.

 

La soddisfazione personale è alta! Premetto che quella della libera professione è una strada in salita e bisogna lavorare con grande impegno. Bisogna, inoltre, avere la forza e la pazienza di accettare la fatica iniziale e le partenze a rilento. Io mi sono messo in gioco da subito, ho resistito e sono riuscito piano piano a trasformare una partenza tentennante, che ritengo fisiologica, in un principio di decollo: adesso l’attività sta andando bene e io ne sono molto contento!

Quindi, il percorso formativo ti ha permesso di raggiungere il tuo obiettivo lavorativo!

Direi proprio di sì! Ricevo in diversi poliambulatori e in centri fitness a San Marino, Rimini, Riccione e da poco anche a Meda in Provincia di Monza e della Brianza. Collaboro, inoltre, come consulente con aziende che si occupano di integrazione funzionale e sportiva.

 

Le mie capacità professionali si reggono senza ombra di dubbio sulle competenze acquisite durante il periodo di studio a Urbino. Competenze che oggi dialogano e vengono condivise con quelle di altri professionisti: fisioterapisti, medici, personal trainer, biologi nutrizionisti e psicologi con cui ho instaurato rapporti di collaborazione.
Questo perché le problematiche legate al cibo possono essere causa o conseguenza di diversi fattori di natura fisiologica, psicologica, familiare, sociale ecc. e trattarle attraverso un approccio multidisciplinare che integri saperi diversi credo sia la strategia più efficace.

Quali sono i punti di forza della triennale in Scienza della Nutrizione?

Direi innanzitutto la formazione ibrida. È un corso di laurea che fornisce nozioni di ambito chimico, farmaceutico, biologico, biochimico e che, ovviamente, consente una conoscenza approfondita e specifica nell’ambito degli alimenti e dei nutrienti e di altri aspetti relativi alla sicurezza, alla qualità e alle tecnologie alimentari. Quindi, dal mio punto di vista, quello proposto da Urbino è un buon percorso didattico per chi voglia in futuro esercitare la professione del biologo nutrizionista.

 

Altro punto di forza sono i professori. E questo è un elemento distintivo che riguarda anche la magistrale e, credo, l’Università di Urbino in generale dove gli studenti sono considerati non numeri di matricola, ma persone che hanno la possibilità di costruire con i docenti rapporti basati sulla disponibilità, sulla comprensione reciproca e sulla vicinanza emotiva. Per crescere come professionisti e come persone, appunto.

 

Considera che con alcuni professori io sono ancora, costantemente, in contatto e con altri collaboro. Sono tutte persone che considero punti di riferimento, dei veri e propri esempi di professionalità che hanno saputo trasmettere a me e ai miei compagni di corso la loro passione, la loro inclinazione per la ricerca, la loro predisposizione all’aggiornamento continuo che forse, ad oggi, è l’unica arma per sconfiggere la disinformazione e il pressappochismo dilagante nel campo dell’alimentazione. Una conoscenza dinamica e sempre aggiornata è, infatti, lo strumento sul quale si fonda l’esercizio della nostra professione.

3 suggerimenti agli studenti che stanno per iscriversi al corso di laurea in Scienza della Nutrizione a Urbino.

Il primo consiglio che posso dare è quello di iscriversi all’Università. Non importa se a Urbino o in un altra città d’Italia. Se si ha intenzione di costruire il proprio futuro professionale si deve investire in un percorso universitario, in maniera consapevole e matura.

 

Il secondo è di seguire quanto più possibile le lezioni, in aula o online, per avere la possibilità di capire meglio gli argomenti trattati e capire anche su quali aspetti soffermarsi maggiormente.

 

Il terzo è, scegliendo di studiare a Urbino, di interagire fin dal primo giorno di lezione con i professori e creare, di persona o anche a distanza, quel rapporto di vicinanza di cui ho parlato prima che difficilmente si costruisce in altri Atenei.

 

Ho un ultimo consiglio ed è quello di immergersi totalmente nella vita universitaria e di viverla fino in fondo. Una vita fatta sì di impegni accademici come lezioni, studio ed esami, ma anche di occasioni sociali, di nuove conoscenze, di solidi legami e di amicizie che durano per sempre e di tanto divertimento in una delle città più belle del mondo.

Cosa pensi quando pensi a Urbino…

Penso che Uniurb sia la scelta migliore che io abbia fatto. Devo dire profondamente grazie alla città e all’Università per tutto quello che hanno saputo darmi: gli anni migliori della mia vita. Urbino è stata sicuramente la cornice della mia rinascita. Qui ho capito di avere la capacità e la forza necessaria per spingermi oltre ogni confine ideale.

Pin It on Pinterest

Share This