Se ti chiami Olimpia (Da Ros) non puoi che iscriverti al corso di laurea triennale in Scienze motorie, sportive e della salute, vincere il premio di studio di Uniurb e laurearti anche in Scienze Motorie per la Prevenzione e la Salute!

 

Olimpia, il tuo #DreamJob?

Insegnare nella scuola e utilizzare l’attività motoria come strumento per migliorare situazioni di disabilità.

Realizzabile, realizzato?

In realizzazione! Dopo la laurea magistrale mi sono trasferita a Rovereto, in Trentino, dove lavoro in una scuola superiore pubblica come educatrice. Seguo un ragazzo con autismo. E anche quando non sono a scuola, seguo progetti educativi in acqua dedicati a bambini con autismo.

Sono molto contenta di ciò che faccio e dell’ambito professionale in cui mi sto inserendo, e posso solo solo dirmi più che soddisfatta di quello che ho imparato a Urbino perché mi sta servendo molto, ogni giorno.

Raccontaci la tua Uniurb…

Sono veneta, avrei potuto scegliere sedi universitarie più “comode” come Padova, Venezia, Treviso, vicine al mio paese di origine – proprio in provincia di Treviso – ma ho preferito Urbino perché mi sono fidata del giudizio di una cara amica iscritta a Scienze motorie che mi parlava del corso e di quello che studiava, sempre con grande entusiasmo.

 

Avevo aspettative molto alte, volevo maturare come persona ed essere in grado di affrontare da sola tutte le situazioni della vita quotidiana, quella studentesca e poi quella professionale, un percorso che se fatto altrove, e con la possibilità di tornare a casa ogni weekend, non mi avrebbe permesso di crescere come sono cresciuta in questa città. Quindi, aspettative realizzate!

I tuoi “like” al corso di laurea in Scienze motorie, sportive e della salute.

Durante la triennale mi sono resa conto della possibilità, che l’intero percorso offre, di mettere insieme la capacità educativa e quella riabilitativa dello sport e farne un mestiere che ha come obiettivo la disabilità.

 

Inoltre, molte materie trattano argomenti come diabete, obesità o sindrome metabolica, quindi malattie molto diffuse sulle quali anche l’attività motoria, rieducativa e preventiva, può agire migliorando la qualità di vita di chi ne soffre.

 

Ovviamente, nel piano di studi della triennale ci sono materie come Anatomia, Biochimica, Fisiologia, Pedagogia, fondamentali per acquisire le basi che reggono il resto del percorso formativo, ma è prevista anche la possibilità di sperimentare diverse categorie di sport come l’atletica leggera, la pallacanestro, la pallavolo, il nuoto, le attività subacquee o veliche e altro. Tutti insegnamenti che associano strettamente teoria e pratica perché si dividono in lezioni teoriche e tirocinio in palestra o in piscina. Che siano sport di squadra o individuali permettono di mettersi in gioco in prima persona.

I tuoi “like” alla magistrale in Scienze Motorie per la Prevenzione e la Salute.

Il like più grande al curriculum in Rieducazione funzionale che ho scelto.
In generale, della magistrale ho trovato interessanti tutte le possibilità di simulazione o di pratica dei vari interventi. Mi hanno davvero entusiasmato le lezioni in acqua di rieducazione funzionale. Entravamo in vasca, simulavamo una patologia, proponevamo una serie di esercizi correttivi, ci confrontavamo con il professore e tra noi compagni di corso, scrivevamo un protocollo rieducativo e alla fine verificavamo spunti ed errori.

La “to do list” di Olimpia per gli studenti e le studentesse che si iscrivono al corso di laurea in Scienze motorie, sportive e della salute.
To do | 1

Riflettere bene sul tirocinio per sfruttarlo al meglio e con coerenza rispetto ai propri obiettivi lavorativi. Durante la triennale, ad esempio, ho svolto il tirocinio presso il Centro Socio-educativo Francesca e da questa esperienza è nata poi una vera e propria collaborazione, con tanto di contratto, che mi ha portato a seguire bambini e adolescenti con autismo: un argomento che mi interessava molto e che avevo trattato e studiato approfonditamente nella mia tesi di laurea alla fine dei tre anni di corso.

To do | 2

Essere attivi sempre e partecipi. Lasciare a casa timore, imbarazzo e pigrizia perché questa Università offre occasioni che molti sottovalutano e che si lasciano sfuggire perché richiedono un investimento di tempo e di impegno in più. Tre anni volano e volano anche i due della magistrale, quindi è importante informarsi sulle varie esperienze che si possono fare nei diversi contesti di studio, ma anche di svago.

 

Io, per esempio, ho frequentato un corso gratuito di spagnolo del Centro Linguistico di Ateneo (CLA) e mi sono trovata benissimo; oppure ho utilizzato spesso, a un prezzo conveniente, il campo di atletica del Centro Universitario Sportivo (CUS). Ma sono andata anche a teatro e ho seguito i concerti gratuiti organizzati dall’Ateneo.

To do | 3

Seguire i corsi extra messi a disposizione dalla Scuola di Scienze Motorie, come la settimana di istruzione sciistica che si lega al “Tirocinio integrativo sport invernali” e che prevede la possibilità di imparare sci alpino, sci di fondo o snowboard.

 

Ho partecipato all’iniziativa durante il primo e il secondo anno della triennale, e posso dire che si tratta di un’ottima opportunità che permette di sciare in località bellissime – io sono stata a Pila e La Thuile in Valle d’Aosta – approfittando di pacchetti molto convenienti che includono viaggio, hotel, colazione, pranzo, cena e ore di lezione con i maestri delle varie specialità. Non credo mi sarei mai avvicinata allo snowboard se non fossi partita con professori e compagni di corso in quegli anni. Bel clima, tante risate, nuove amicizie e una passione inaspettata per la neve e non solo!

Non solo???

Sì, non solo… questo corso di laurea mi ha dato molto, addirittura il fidanzato! Anche lui iscritto prima alla triennale e poi a Scienze Motorie per la Prevenzione e la Salute; abbiamo fatto lo stesso percorso, ci siamo laureati nello stesso giorno e insieme ci siamo trasferiti a Rovereto, dove lui ha avviato il percorso per diventare maestro di snowboard.

To do | di #Inboccaallupo alle matricole di Uniurb.

Cercare nei compagni di corso degli alleati per studiare e crescere insieme, soprattutto perché molti esami prevedono, per la parte pratica, una preparazione di gruppo.
Ma noi di Scienze motorie sappiamo fare squadra! Anche dopo la laurea. In bocca al lupo a tutti!!!

 

A proposito, sai con chi trascorrerò la prossima settimana di vacanza? Con i miei storici compagni-amici di corso! Io parto da Treviso, due mie amiche da Bologna e ci troviamo in Calabria, ospiti di un nostro amico carissimo, anche lui ex studente di Scienze motorie di Uniurb!

Immagine in evidenza: Donatello Trisolino

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