Partiamo dalla fine. Dall’applauso interminabile della città e della comunità studentesca di Uniurb al grande violinista russo Mikhail Simonyan. Una standing ovation di emozioni che ha fatto tremare il cuore del Teatro Sanzio di Urbino lo scorso martedì 12 dicembre.
“Quando l’ho incontrato a Mosca – ha commentato il Rettore Vilberto Stocchi – il Maestro Simonyan mi ha detto: verrò a Urbino per un concerto da regalare agli studenti dell’Università. Così è stato e ci ha fatto anche un secondo regalo portando sul palco un artista di grande valore: il maestro Olaf John Laneri che stasera lo ha accompagnato al pianoforte”.
Insomma, Simonyan mantiene la promessa e prima di volare a New York per un concerto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, fa scalo a Urbino e sulle note di Grieg e Brahms porta in scena uno spettacolo indimenticabile, presentato da Elena Osipova dell’Università di Mosca e organizzato con il fondamentale contributo della Fondazione Open Sea presieduta da Stanislav Tikhonov.
Suona il brano conclusivo, accoglie con il gesto esatto di un inchino replicato il fragore delle mani che battono, riceve il Sigillo dell’Ateneo di Urbino che il Magnifico Rettore gli consegna, ringrazia, sorride, elude il protocollo scherzando col pubblico, riprende il violino e concede l’ultimo, potentissimo, Brahms: Hungarian Dance N. 5. Sipario.
Il 2017 della Carlo Bo si chiude quindi all’insegna della cooperazione universitaria internazionale, in particolare con la Russia, festeggiando con l’UNESCO Chair Concert i programmi di mobilità già attivati, gli accordi siglati lo scorso settembre con la Lomonosov Moscow State University e soprattutto l’istituzione a Urbino, città patrimonio dell’Umanità, della Cattedra UNESCO in Global Problems and Emerging Social and Ethical Challenges for Large Cities and their Populations.
Unesco Chair Concert dal Teatro Sanzio di Urbino. Web TV | Uniurb
Il Rettore Vilberto Stocchi consegna il Sigillo dell’Università di Urbino a Mikhail Simonyan.
Immagine in evidenza: Donatello Trisolino