uniurb_digital-2

 

Uniurb Digitale è l’evento che il prossimo 13 dicembre, alle 16.30, dall’Aula Magna del Rettorato ci teletrasporterà nel futuro, già presente, del nostro Ateneo.
Ne parliamo con il Professor Marco Bernardo, Delegato Rettorale all’Innovazione Tecnologica, che ha curato l’iniziativa.

 

Professor Bernardo, i rumors si rincorrono, c’è grande curiosità intorno a Uniurb Digitale. Di cosa si tratta?

Uniurb Digitale è il primo di una serie di eventi sulle innovazioni tecnologiche che abbiamo apportato e apporteremo all’interno del nostro Ateneo.
Questo primo incontro vuole essere un’iniziativa di rendicontazione pubblica rispetto a quanto è stato fatto nell’ambito dell’innovazione tecnologica da novembre 2014 a ottobre 2016, quindi nei primi due anni della nuova Governance.

 

Le innovazioni sono state veramente tante e in diversi ambiti, e a queste hanno contribuito fattivamente il Servizio Sistema Informatico d’Ateneo (SSIA) per il supporto infrastrutturale, per la server farm, la rete cablata e wireless e per il software gestionale e documentale; il webmaster di Ateneo per quanto riguarda il portale Uniurb.it e la comunicazione web e social; il neonato Centro Integrato Servizi Didattici ed E-Learning (CISDEL) per quel che riguarda tutte le attività di blended learning e di formazione permanente.
E benché siano molte, anche per non tediare chi verrà ad ascoltarci, cercheremo di concentrarci sulle quattro innovazioni (tra le) principali realizzate negli ultimi due anni.

Quali saranno gli step dell’evento?

Il Rettore e il Direttore Generale apriranno i lavori. Subito dopo fornirò io alcune informazioni di contesto sull’innovazione tecnologica a Urbino, e saranno poi presentate le quattro innovazioni principali dai professionisti che ne hanno concretamente seguito la configurazione e la messa a punto.
Le presentazioni avverranno anche in forma di demo per evidenziare al meglio i software, i portali, le piattaforme che abbiamo sviluppato e configurato per l’Università di Urbino, in modo tale che il pubblico possa avere consapevolezza diretta e immediata del lavoro svolto.

Di certo, una delle maggiori azioni innovative passa per Moodle e il suo learning management system open source.

Ebbene sì. Le tre piattaforme Moodle, in funzione dallo scorso anno accademico, sono identificate visivamente da una palette di colori che contempla il blu, il rosso e il verde.
La piattaforma contraddistinta dal blu per il Blended Learning, ospita spazi per ogni insegnamento di ogni corso di laurea suddivisi per anno accademico.
La piattaforma per l’E-learning (in rosso) prevede uno spazio analogo per ogni insegnamento di ogni corso di laurea erogato in modalità mista, in presenza e online, riservato agli studenti iscritti ai percorsi online.
La piattaforma Education (in verde) riguarda, invece, l’alta formazione e l’apprendimento permanente e contiene al momento il materiale didattico dei seminari formativi del CISDEL, di alcuni master e di tutte le attività di formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro rivolte al personale di Ateneo.

 

Tutte le piattaforme sono gestite dal CISDEL e ospitate presso la server farm del SSIA. Le prime due sono state organizzate secondo un elevato livello di automazione e, per quel che riguarda il primo anno di applicazione del Blended, il dato significativo riguarda l’85% dei docenti titolari degli insegnamenti di tutti i corsi di laurea dell’Ateneo che si è dimostrato pronto nel caricare il materiale didattico e nell’interazione con gli studenti. Speriamo quest’anno di incrementare ulteriormente questa percentuale.
L’E-learning è oggi una piattaforma unica, in cui sono confluiti i quattro corsi di laurea erogati anche online, che garantisce una grafica comune e una gestione aggregata di questi percorsi.
A presentare le tre piattaforme Moodle sarà Edoardo Bontà del CISDEL.

L’accenno al nuovo portale Uniurb.it non può che condurre a?

Donatello Trisolino, webmaster di Ateneo. Sarà lui a presentare il nuovo portale web Uniurb.it notevolmente semplificato rispetto al precedente, tanto da comprendere solo cinque voci di primo livello (Ateneo, Studia con noi, Ricerca, Terza missione e Internazionalizzazione) che mettono in evidenza da subito la struttura della nostra Università, le sue missioni fondamentali e la sua dimensione internazionale. I dettagli sulla nuova grafica, sull’accessibilità e sulle modalità di utilizzo del portale, dal lancio ad oggi, li scopriremo il 13 dicembre.

Dal web learning al sito web, dal sito web alla rete wireless?

Sì, la terza innovazione riguarda l’infrastruttura dei servizi telematici offerti a tutto il personale e agli studenti. Sono stati, infatti, rinnovati l’infrastruttura di rete wireless e il protocollo di rete wireless nel senso che abbiamo uniformato, in tutte le strutture dell’Ateneo, la rete wireless alla tecnologia open source OpenWiFi.

 

Inoltre, abbiamo colto l’occasione per veicolare il servizio EduRoam (Education Roaming) che consente ai docenti, al personale tecnico amministrativo e agli studenti in visita presso altre Università e istituti di alta formazione federati EduRoam di collegarsi a internet attraverso le proprie credenziali dell’Ateneo di Urbino. Ma di questo e di molto altro parlerà Marco Cappellacci del SSIA durante l’evento.

Dematerializzazione è, invece, la keyword del quarto intervento.

Certamente. Alle procedure amministrative e, in particolare, alla dematerializzazione dei contratti di docenza si applica la quarta innovazione sviluppata e presentata da Ermindo Lanfrancotti del SSIA.
In questo caso l’innovazione è stata notevole perché ha messo a punto una procedura informatica, chiamata UniContract, che consente ai docenti di firmare il contratto di lavoro via web.

 

Un progetto, quello della dematerializzazione, esportabile anche in altri ambiti, tant’è che prevediamo di applicarlo senz’altro ai processi amministrativi interni, ma anche ai servizi delle segreterie studenti, così da consentire agli iscritti di gestire l’iter burocratico quanto più possibile online.
Il bilancio di questi due primi anni è evidentemente positivo e non ci fermeremo qui!

Pin It on Pinterest

Share This