Partecipare a UNInCANTO è sempre una rivelazione piena e felice. Quest’anno la sperimenteremo, nuovamente in presenza, sabato 14 e domenica 15 maggio, quando i luoghi straordinari della città di Urbino ospiteranno l’VIII edizione della rassegna nazionale di cori universitari. Annotiamo subito che il programma può essere consultato al seguente link. Il legame fra Natura e Musica è il fil rouge dell’evento 2022 che orienterà le molte esibizioni dei sette cori universitari provenienti dal nord al sud dell’Italia: il Coro Universitario di Firenze, il Coro “Gilberto Pressacco” dell’Università degli Studi di Udine, il Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il Coro Unibas dell’Università degli Studi della Basilicata, il Coro Polifonico dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, il Coro Polifonico Universitario Federico II e il Coro 1506 dell’Università degli Studi di Urbino che ha ideato e ogni anno realizza l’iniziativa.
A ben guardare, acqua, terra, aria e fuoco hanno guidato anche tutte le fasi del lungo lavoro preparatorio dell’evento. Dallo scorso aprile, la rappresentazione in musica degli elementi naturali ha ispirato, infatti, la campagna social della Rassegna e messo in dialogo i gruppi corali partecipanti che, in una serie di brevi video, hanno raccontato per suoni e immagini il paesaggio dei territori di provenienza.

“Dal 2014 – spiega il M° Augusta Sammarini, Direttore del Coro 1506 dell’Università di Urbino – l’esperienza di UNInCANTO rappresenta un evento stabile dedicato alla musica corale nella città di Urbino. La Rassegna, durante questi anni, ha progressivamente accolto un numero sempre maggiore di cori provenienti dai vari Atenei italiani, assumendo nella sua crescita risonanza di carattere nazionale.
Ogni edizione è ispirata ad un tema specifico che, in qualche modo, lega le proposte musicali dei vari cori. Siamo orgogliosi di essere accompagnati dalla presenza di un grande musicologo e compositore italiano, il M° Giovanni Bietti che da alcuni anni apre la Rassegna con una lectio sul tema selezionato.
All’edizione che sta per iniziare parteciperanno, oltre al Coro 1506 dell’Università di Urbino, sei cori che hanno scelto di aderire all’iniziativa per il piacere di cantare in un luogo accogliente e storicamente importante. Circa trecento cantori saranno protagonisti di numerosi momenti musicali nella città. Per cui, aspettando con grande emozione le giornate di UNInCANTO, voglio ringraziare l’Università di Urbino per il sostegno al nostro progetto e i dipendenti che si adoperano ogni anno per questa due giorni fantastica, l’Amministrazione Comunale per la sensibilità e la disponibilità che ha sempre dimostrato, i docenti e gli studenti dell’ISIA di Urbino per il contributo d’arte col quale anche quest’anno sapranno arricchire la Rassegna”.

Ecco una panoramica del palinsesto. Sabato 14 aprile alle 16.00, dopo i saluti istituzionali, ad aprire la Rassegna nell’Aula Magna del Polo scientifico-didattico Paolo Volponi saranno la lectio magistralis e il concerto del M° Giovanni Bietti. Più tardi, alle 21.30, in Piazza Duca Federico potremo assistere alla competizione goliardica intitolata al tradizionale copricapo accademico: La Feluca d’oro. Un’esperienza da non perdere come ci racconta Gloria Marziali, neolaureata di Uniurb in Scienze della Formazione Primaria, che alle attività del Coro 1506 proprio non vuole rinunciare.
“Per me UNInCANTO è un meraviglioso allineamento di pianeti che dà origine ad armonie particolari, bellissime, fra le Università e le città che i cori rappresentano. Ho sempre vissuto con grande emozione questo momento di incontro che coinvolge gli studenti, la cittadinanza e i turisti che visitano Urbino perché la musica aggrega e crea armonie che sono anche sociali, invita ad aprirsi all’altro e ad accoglierlo con gioia. Con lo stesso spirito festoso che anima la Feluca d’oro, la competizione goliardica che è parte integrante dell’evento e vuole far conoscere la parte più giocosa dei gruppi canori che partecipano.
Negli anni ho avuto l’onore e l’onere di condurre questa gara e devo dire che mi sono sempre divertita tantissimo. Il coro universitario che con l’esecuzione di un brano riesce meglio ad interpretare lo spirito goliardico vince per 365 giorni il trofeo – la feluca, appunto – che deve restituire l’anno successivo e provare a riconquistare partecipando nuovamente alla competizione. Una sorta di catena che di edizione in edizione contribuisce a unire le persone che partecipano alla Rassegna”.

Domenica 15 maggio, ogni angolo della città sarà animato dai concerti itineranti dei diversi cori che dalle 10.00 si esibiranno nelle incantevoli Piazzette delle Erbe e del Carmine, in Largo San Crescentino e anche nel Cortile d’onore di Palazzo Ducale. Insomma, ad attendere studenti, cittadini e turisti sarà una grande festa della musica che culminerà nello spettacolo deflagrante del grande concerto conclusivo.
“Il concerto finale che gli anni scorsi si teneva a Palazzo Ducale – commenta Davide Morelli del team organizzativo di UNInCANTO – quest’anno si terrà alle 16.30 nel cortile interno del Collegio Raffaello o, in caso di pioggia, nella chiesa di San Domenico. In sequenza, ogni coro si esibirà singolarmente in un repertorio legato al tema della manifestazione. Nel finale, le voci dei tanti gruppi si uniranno per eseguire Earth song di Frank Ticheli, un brano che sottolinea l’importanza della musica con vari riferimenti anche agli elementi naturali e all’impatto dell’uomo sulla Terra e che si chiude con la parola “peace”.
Trecento persone canteranno, quindi, a cappella – cioè senza accompagnamento strumentale – e l’esecuzione raggiungerà sicuramente una potenza scenografica notevole.
Inoltre, durante l’interpretazione, anche gli studenti dell’ISIA di Urbino si esibiranno in presa diretta, dando forma e colore alle impressioni suscitate dal concerto stesso. I quadri che ne risulteranno testimonieranno il forte raccordo tra il mondo dell’arte musicale e quello dell’arte figurativa. La collaborazione con l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche va avanti ormai da anni, ne siamo molto grati e speriamo che possa proseguire ancora per molto tempo”.

Per concludere. Abbiamo provato a stirare la mappa di UNInCANTO e a far filtrare sulla sua superficie porosa il colore caldo delle impressioni restituite dalle persone che negli anni lo hanno ideato, organizzato e realizzato. Ci è sembrato un modo ragionevolmente esatto di fermare il senso di un evento esemplare in inquadrature definite, rotonde, verso le quali sporgersi per guardare dentro e capire meglio. Un campo di ripresa come quello che Giovanna Nevola, studentessa del corso di laurea magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione di Uniurb nonché contralto nel Coro 1506 del nostro Ateneo, consegna prima dell’ultima riga del post.
UNInCANTO fa vivere i luoghi di Urbino, anche quelli meno conosciuti. Nelle giornate della Rassegna sembra che la città acquisisca nuovi colori grazie alla presenza dei cori nelle sue piazze e nelle sue vie. Io stessa ho imparato a chiamare per nome posti come la Piazzetta del Carmine o le chiesette e i cortili dei palazzi in cui i cori si esibiscono.
Negli anni, la mia formazione universitaria e la mia vita si sono arricchite grazie al Coro 1506 e a UNInCANTO. Due realtà che mi hanno fatto scoprire repertori musicali sempre nuovi, pezzi antichi iconici, ma anche i testi dei brani, la vita e le intenzioni stilistiche degli autori e che, soprattutto, mi hanno avvicinato a persone provenienti da tutta l’Italia consentendomi di vivere con loro sia l’esperienza del canto, sia l’esperienza della conoscenza che è sempre un’occasione di crescita condivisa.
Nei giorni della Rassegna, durante una cena o un momento di pausa, capita di ritrovarsi a cantare lo stesso pezzo con coristi appena incontrati ed è bellissimo vivere quell’entusiasmo che in un attimo accende legami capaci di durare nel tempo”.

 

 

 

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