Anche quest’anno Università Aperta, l’evento di orientamento dedicato agli studenti delle scuole secondarie superiori, si svolgerà online e porterà in rete una buona quota della vita che si respira nei luoghi di Uniurb. Le aule, i torricini, i laboratori, la Fortezza Albonoz, i collegi universitari, i vicoli e il senso di tutto ciò che esiste e accade nel perimetro eccezionale del nostro Ateneo incrocerà la traiettoria del racconto che docenti e tutor restituiranno dei corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico, dal 2 al 4 febbraio 2022.

Andranno in scena: il 2 febbraio i corsi dell’Area GEPS – Giuridico, Economico, Politico e Sociale, il 3 febbraio i corsi dell’Area Scientifica, e nella giornata conclusiva del 4 febbraio i corsi dell’Area Umanistica.
“Con questo evento – spiega la Professoressa Ivana Matteucci, Delegata del Rettore all’Orientamento e Coordinatrice di Università Aperta – come staff per l’orientamento dell’Ateneo vogliamo condividere il desiderio di tutti noi di tornare alla normalità imparando da questa esperienza della crisi, e continuare ad esprimere la vicinanza agli studenti, alle studentesse e alle loro famiglie nel supportare la scelta del corso di studi universitario. Auspichiamo che l’ambiente online che abbiamo sviluppato per Università Aperta possa contribuire ad appassionare e indirizzare gli studenti verso scelte coerenti con le loro vocazioni, abilità e prospettive occupazionali“.

Nei giorni segnalati, gli allievi delle scuole superiori e i neodiplomati potranno quindi seguire le presentazioni dei singoli corsi di laurea e interagire in videochat con i docenti e con i tutor, ossia con studenti senior che supportano i nuovi iscritti di Uniurb lungo tutto il percorso di studi. Inoltre, il 3 febbraio dalle 14.30, avranno la possibilità di accedere a specifiche stanze virtuali dedicate ai servizi offerti dall’Ateneo e, in videochat con il personale tecnico-amministrativo, potranno approfondire le informazioni relative alle borse di studio, agli alloggi, alla ristorazione, alle agevolazioni e ai servizi per studenti diversamente abili, con DSA o BES, ai bandi Erasmus per studiare in Europa e all’estero, e a molto altro.

“L’evento – conclude la Delegata – è stato progettato in linea secondo la visione dell’orientamento che lo riconosce quale strumento indispensabile per la formazione completa e continua dell’individuo nella collettività, per la valorizzazione del capitale umano e il capitale sociale a favore di un accesso equo e democratico alla formazione superiore.
Con questa formula si è cercato di sviluppare una proposta innovativa e interessante per il pubblico di studenti e studentesse che vogliono riflettere sull’investimento nella formazione superiore. A ciascuno di essi verrà garantita la possibilità di acquisire le informazioni, formulare le domande e partecipare attivamente ai diversi momenti formativi appositamente allestiti. Verrà lasciato ampio spazio all’interazione tra docenti e studenti che potranno intervenire in videochat per uno scambio in modalità sincrona”.

Sempre in modalità sincrona gli studenti interessati e le future matricole di Uniurb potranno, dalle 8.30 alle 14.00 di ogni giornata, entrare nel campo aperto e informale della Room Cafè e incontrare virtualmente sia lo staff dell’Ufficio Orientamento e Informazioni agli Studi Universitari che ha organizzato Università Aperta, sia – udite udite – i preziosissimi tutor di Ateneo!
“Nell’edizione online dello scorso anno – racconta Sara Rammella, laureanda in Psicologia clinica che ha partecipato come tutor a due edizioni di Università Aperta – abbiamo vissuto tre giorni di scambio costante con i ragazzi che entravano nella Room Cafè e parlavano con noi tutor attivando, dopo i primi momenti di incertezza, oltre al microfono anche la telecamera! Avevamo l’impressione di essere davvero insieme in una stanza a chiacchierare dell’Università e della città, senza filtri o imbarazzo. Più o meno la stessa cosa succedeva nella fase della presentazione dei singoli corsi di laurea, quando affiancavamo i docenti e avevamo comunque la possibilità di interagire con i ragazzi durante il question time per aiutarli a chiarire i loro dubbi.

Considerata la mia esperienza, posso dire che i neodiplomati si approcciano all’evento con un carico di ansie e preoccupazioni importante che si ridimensiona dopo aver parlato con i professori e con noi tutor. Per loro è tutto nuovo, pensano, ad esempio, di non riuscire a partecipare a tutte le lezioni in sedi diverse nella stessa giornata, e noi li rassicuriamo spiegando che Urbino è veramente la città ideale a misura di studente perché i palazzi dell’Università sono vicinissimi tra loro e tutto è a un passo.
Sto per laurearmi per cui quest’anno non ci sarò e mi mancherà moltissimo interagire con i futuri studenti di Uniurb. Ne approfitto e parlo direttamente a loro: ragazzi, Università Aperta è una grande occasione per il vostro futuro, state tranquilli e fate tante domande, perché quello è il momento giusto per ottenere le risposte che state cercando!”.

Stesso movimento di pensiero e stessa attitudine alla cura consegna, nelle righe che seguono, Jessica Sinigaglia, tutor del corso di laurea in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni. “Anche se attraverso uno schermo è comunque bello poter essere utili ai ragazzi che stanno decidendo quale Ateneo e quale corso di laurea scegliere per proseguire gli studi. Per chi ha appena finito le superiori è importante capire come funziona la vita universitaria in una città sconosciuta, distante dagli affetti, dalla famiglia, insomma dalla propria comfort zone. Lo so bene perché, qualche anno fa, ho scelto di studiare a Urbino proprio grazie a un open day estivo.

Stavo valutando anche altri corsi di laurea e a fare la differenza sono state certamente le caratteristiche della magistrale in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni e, soprattutto, la gentilezza con cui i professori hanno risposto a tutte le mie domande, aiutandomi a capire quale strada volessi intraprendere.
Ricordo che i tutor descrivevano con grande entusiasmo il corso di laurea e la città come luogo di incontro e di amicizie che durano per sempre, e ricordo anche che mi aveva colpito molto il rapporto che si percepiva tra loro e i docenti. Veder parlare professori e studenti con una confidenza e una familiarità, difficilmente realizzabili in contesti universitari più grandi, mi ha fatto immaginare di aver trovato un luogo in cui potermi sentire comunque a casa.
E così è stato. Per cui adesso tocca a me aiutare gli studenti che in questo momento hanno bisogno di risposte oneste per orientare le proprie scelte.
Non vedo l’ora di incontrarli online e trasmettere ad ognuno di loro la voglia di vivere – speriamo sempre in presenza – l’esperienza di studio e di vita a Urbino”.

Pausa, applauso, parte il countdown!

 

 

 

 

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