L’Italia post Covid-19 è un’Italia nuova che si confronta con una crisi che dal dopoguerra non ha precedenti. A ben guardare, la forte perturbazione pandemica ha agito rovinosamente su un sistema economico, sociale e ambientale già fortemente compromesso. Se, infatti, nel periodo compreso tra il 1999 e il 2019, il Pil è cresciuto in Germania del 30,2%, in Francia del 32,4% e in Spagna del 43,6%, nel nostro Paese il prodotto interno lordo ha registrato uno strettissimo aumento del 7,9% e, pressoché contestualmente, la quota di persone sotto la soglia di povertà assoluta è salita dal 3,3% del 2005 al 9,4% del 2020.

Per contrastare questo scenario a tinte fosche e dare impulso alla più che mai fondamentale transizione verde e digitale, l’Unione Europea ha messo in campo per l’Italia – e per tutti gli Stati membri – imponenti interventi finanziari funzionali al rilancio della crescita economica, degli investimenti e delle riforme attraverso il piano per la ripresa Next Generation EU (NGEU).
Com’è ovvio, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), previsto dal Governo italiano per dare attuazione alle misure NGEU, coinvolge anche il sistema universitario nazionale attraverso la Missione 4 Istruzione e ricerca, articolata secondo due linee di azione: “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all’Università” e “Dalla ricerca all’impresa”.

Definire, dunque, un quadro compiuto e chiaro delle criticità che occorre fronteggiare e delle scelte strategiche che disegneranno il futuro dell’Università italiana e delle prossime generazioni di allievi, dai cui l’avvenire del Paese direttamente dipende, è obiettivo dell’incontro Università: per un Paese a prova di futuro organizzato dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane. “Il ruolo dell’Università è chiarissimo”, ha commentato Ferruccio Resta, Presidente CRUI, nella videointervista che annuncia l’evento. “L’Università potrà mettere a disposizione le proprie conoscenze, le proprie competenze e, naturalmente, tutte le proprie risorse di energie per dare un supporto e cogliere queste sfide”.

Si comincia venerdì 12 novembre, a partire dalle 10.30, negli spazi di Villa Miani a Roma, dove istituzioni, imprese e Atenei dialogheranno per intercettare e interpretare insieme le istanze provenienti dal tessuto socio-culturale ed economico dei diversi territori regionali, per definire responsabilmente l’architettura complessiva degli interventi e ribadire, una volta di più, il ruolo centrale dell’Università e della ricerca nelle politiche di un “Paese a prova di futuro”.

Sarà possibile seguire l’evento in streaming, previa registrazione, su: www.aprovadifuturo.eu

 

 

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