Scienze della Formazione Primaria è la magistrale quinquennale che abilita all’insegnamento nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria. Prevede una prova di selezione, che dà accesso ai 340 posti disponibili, alla quale è possibile partecipare inviando la domanda di ammissione entro il 30 agosto 2024. Fatta questa premessa, affidiamo la descrizione dell’iter di studio ad Alessia Cianci, tutor del corso di laurea insieme a Beatrice Toma e a Federica Leone.

“Le persone che ci contattano per avere informazioni sulla magistrale – ha spiegato Alessia – hanno soprattutto bisogno di una spinta, di un incoraggiamento. Ad esempio, alla fine di una call in cui spiegavo che per superare il test d’ingresso basta studiare i tantissimi materiali a disposizione ed esercitarsi con impegno, due ragazze mi hanno ringraziato dicendo che erano finalmente pronte a iscriversi al bando. Per me – ha concluso – è stato molto emozionante sapere di averle aiutate a superare una paura e a darsi una chance”.

Per conoscere più da vicino il corso di laurea e l’Ateneo segnaliamo che:

📍 è possibile contattare le tutor scrivendo all’indirizzo tutor.formazione@uniurb.it oppure prenotando un meeting online o in presenza attraverso i seguenti link che rimandano ad Alessia, Beatrice, Federica.

📍 è possibile incontrare negli spazi dell’Ateneo le tutor e i docenti del corso di laurea durante l’Open Day del 28 agosto 2024 dalle 10.00 alle 12.00. Per prenotare il posto in aula cliccare qui.

Inanellate le indicazioni preliminari, possiamo adesso dedicarci alla lettura dei cinque buoni motivi per immatricolarsi al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria suggeriti da Alessia!

1 ― Il primo buon motivo non può che essere il carattere poliedrico del corso, ricco di momenti formativi che uniscono insegnamenti più propriamente teorici e altri più pratici, come i laboratori, e altri ancora più esperienziali come i tirocini e la riflessione sul tirocinio stesso. Il nostro è un percorso dalle mille sfumature, che può essere svolto per un periodo anche all’estero e che, al termine, garantisce l’abilitazione all’insegnamento nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria.

Già dal terzo anno, il corso permette di entrare nel mondo del lavoro e di insegnare nella Scuola, grazie a un certo numero di crediti conseguiti. Tantissime mie colleghe lo fanno. Io stessa potrei insegnare, ma ho rimandato l’esperienza perché adesso voglio dedicarmi appieno al mio percorso di formazione.

2 ― Gli studi si svolgono in un clima di grande serenità, molto collaborativo sia tra le ragazze e i ragazzi iscritti, sia tra le professoresse, i professori e la comunità studentesca. In questa dimensione di partecipazione reciproca, una grande cura è dedicata ai bisogni specifici dell’apprendimento di tutte le studentesse e di tutti gli studenti dell’Ateneo, che sono ascoltati e supportati grazie a un servizio dedicato, e grazie anche alla disponibilità e alla vicinanza dei docenti.

Con i professori io mi sono trovata sempre bene: comunico facilmente con loro e mi sento, in ogni occasione, considerata e accolta. Frequentare e seguire le lezioni è molto piacevole, così come confrontarmi con le compagne e compagni di corso.

3 ― L’altro ottimo motivo è l’opportunità per le studentesse e gli studenti di conciliare gli impegni di studio con quelli del lavoro e della vita privata. Il corso di laurea, infatti, non prevede la frequenza obbligatoria, inoltre, i laboratori si svolgono nel weekend e il tirocinio può essere svolto anche in una regione diversa dalle Marche, attraverso l’attivazione di specifiche convenzioni tra l’Ateneo e le Scuole dei territori in cui si vive.

Quindi, alle perplessità che molte ragazze e ragazzi avanzano quando mi contattano, ad esempio: “lavoro non saprei come fare per frequentare”, rispondo che è possibile lavorare e studiare contemporaneamente non solo per i motivi che ho già detto, ma anche perché i professori caricano sulla piattaforma Blended Learning sia il materiale didattico relativo alle lezioni svolte, sia quello extra di approfondimento o di esercitazione.

4 ― Il nostro è un corso di laurea che accoglie chi davvero vuole fare della passione per l’insegnamento e per i bambini il proprio lavoro. Quindi, a chi avesse ancora dei dubbi sulla possibilità di immatricolarsi dico che non è mai troppo tardi per cominciare questo tipo di formazione. Nessuno deve sentirsi fuori posto, a prescindere dall’età. Lo dimostra la storia della mia compagna di corso Sabrina Bravi che lavorava, già da molto tempo, come insegnante di ballo e che, a un certo punto della sua vita, ha deciso di non rinunciare al sogno di insegnare.

Ha ripreso gli studi laureandosi in Scienze dell’Educazione, subito dopo, ha superato il test di ammissione al corso in Scienze della Formazione Primaria con risultati eccellenti ed è diventata un esempio da seguire. Ma sono tante le trentacinquenni, o quarantenni, già impiegate che hanno deciso di riprendere gli studi e di realizzare la propria ambizione professionale. Basta avere coraggio, basta fare il primo passo e poi, una volta dentro l’Università, si va avanti con entusiasmo.

5 ― Il quinto buon motivo è Urbino, una “città campus” accogliente e tranquilla in cui è davvero facile sentirsi a casa. Ricevo molte chiamate di neodiplomate intimorite all’idea di dover lasciare il posto in cui hanno sempre vissuto per fare la prima esperienza di studio altrove e, a loro, dico sempre: Urbino vi conquisterà e, piano piano, diventerà la vostra città.

L’atmosfera familiare che si avverte in ogni suo angolo è molto rassicurante. Nel centro storico, e ugualmente fuori dalle mura antiche, tutto è facile da raggiungere a piedi. Non è un luogo dispersivo, anzi dà la possibilità di concentrarsi bene sullo studio e anche di divertirsi, com’è giusto che sia. E poi Urbino è di una bellezza mozzafiato… Quando sono in macchina e ne intravedo, da lontano, il profilo mi emoziono sempre.

 

 

 

 

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