Siete alla ricerca del corso giusto nella città ideale? Eccolo: Scienze Umanistiche. Discipline Letterarie, Artistiche e Filosofiche di Uniurb! Una triennale che si articola in quattro curricula:
📍 Archeologico e filologico-letterario classico
📍 Filologico-letterario moderno
📍 Beni culturali storico-artistici
📍 Filosofico
Per esplorare più a fondo il percorso formativo e scoprire la bellezza della vita universitaria a Urbino potrete senz’altro rivolgervi a Siro (per gli amici Alberto) Cupellini Mazzara, tutor del corso di laurea. Come? Scrivendo a s.cupellini@campus.uniurb.it o all’indirizzo tutor.lettere@uniurb.it, oppure prenotando un meeting online o in presenza attraverso questo link.
Noi lo abbiamo incontrato e, insieme, abbiamo tracciato una mappa, un quadro intenso ed esatto delle cose. Anche di quelle che hanno a che fare col servizio di tutorato di cui si occupa. «Spesso capita – ha raccontato Siro – che, ottenute le informazioni utili, gli studenti si spendano in molti ringraziamenti quando, in realtà, a me non sembra di fare granché. Trovo, invece, divertente che molti si rivolgano al tutor universitario credendo di interagire con un professore – o comunque un adulto – per poi scoprire di avere di fronte uno studente come loro. Sono stupiti e contenti perché possono parlare liberamente, e noi possiamo comprendere ogni loro esigenza e aiutarli a trovare soluzioni». La mappa che ci interessa si costruisce, com’è ovvio, attraverso i 5 buoni motivi per cui iscriversi alla triennale in Scienze Umanistiche che Siro ha messo in elenco.
1 ― Dall’archeologia e dalle discipline letterarie classiche a quelle moderne, dalla storia dell’arte alla filosofia, il nostro corso si articola in quattro curricula: ciò permette a noi studenti di approfondire i diversi campi del sapere umanistico, creando allo stesso tempo un piano di studi personalizzato in base alle preferenze di ognuno. Scegliere un determinato indirizzo al momento dell’immatricolazione non è, tuttavia, vincolante. Alcuni dei miei compagni di corso, superato il primo anno e avendo meglio messo a fuoco i propri interessi formativi, al secondo anno l’hanno cambiato. Sicché, il primo buon motivo per cui iscriversi alla triennale in Scienze Umanistiche è rappresentato dalla sua architettura didattica.
2 ― Il secondo buon motivo si lega a un riconoscimento importante. Il nostro Dipartimento di Studi Umanistici è stato, infatti, incluso dal Ministero dell’Università e della Ricerca tra i Dipartimenti di Eccellenza delle Università italiane per il quadriennio 2023-27. Il progetto di sviluppo che ha portato il DISTUM sul podio prevede, tra i molti obiettivi, la costruzione di due laboratori di ricerca: uno di Psicolinguistica e l’altro – dedicato anche alla didattica – di Imaging for Humanities, a testimonianza del fatto che nell’Ateneo di Urbino le Scienze Umanistiche sanno stare al passo coi tempi. Per il nostro corso di laurea l’innovazione e la digitalizzazione sono sempre più un fattore primario e integrato, a vantaggio della formazione di studentesse e studenti e del progresso della ricerca scientifica.
3 ― Ad Urbino, culla del Rinascimento, in ogni angolo si respirano arte e cultura; studiare qui rappresenta un’occasione unica per chi aspira ad una formazione di tipo umanistico. Sicuramente la possibilità di avere in città un così vasto e importante patrimonio artistico e culturale – a partire dal Palazzo Ducale – penso possa essere un plus per gli studenti che si iscrivono al nostro corso. Le stesse sedi universitarie sono ospitate all’interno di palazzi storici in cui passato e futuro dialogano. E penso a Palazzo Albani, principale sede del nostro corso di laurea, che contiene nella sua maestosa architettura anche il Museo dei Gessi, per lo studio della scultura antica anche con l’impiego di tecnologie digitali.
4 ― Le studentesse e gli studenti di Uniurb non sono semplici numeri di matricola, abbandonati a sé stessi: il nostro è un Ateneo medio-piccolo, dove reale è la possibilità di creare un rapporto vivo tra docenti e studenti. Prima di iscrivermi immaginavo di dover ascoltare, in silenzio reverenziale, il docente universitario dispensare dalla sua cattedra verità pressoché assolute. Poi sono arrivato a Urbino e ho trovato una situazione totalmente diversa, perché la nostra Università si nutre di uno scambio costante di idee fuori e dentro le aule. I docenti si interessano a noi studenti, chiedono la nostra opinione sui temi che, di volta in volta, analizziamo e – straordinariamente – le nostre considerazioni sull’argomento di studio diventano uno stimolo per il prosieguo stesso della lezione.
5 ― Come ultimo buon motivo mi piace citare le attività formative che integrano l’offerta formativa. Noi studenti abbiamo, infatti, l’opportunità di partecipare a seminari, convegni, laboratori teatrali, scavi archeologici, tirocini, viaggi di studio, in un ambiente fertile e ricco per le opportunità di confronto e la scoperta di nuove passioni. I tirocini, ad esempio, non sono obbligatori e possono essere svolti in scuole e aziende convenzionate, marchigiane o del nostro territorio di provenienza. Inoltre, ogni anno abbiamo la possibilità di partecipare a campagne di scavi, che riguardano l’archeologia classica e medioevale, e a viaggi di studio.
Quest’anno, a Roma, abbiamo approfondito sul campo temi già affrontati a lezione. In definitiva, trovo entusiasmante la possibilità di vedere e poter toccare con mano, dal vivo, quello che abitualmente studiamo all’interno di un’aula. Per di più, mi ha stupito molto il fatto che alcuni ragazzi interessati al corso mi abbiano chiesto informazioni sui laboratori teatrali organizzati dal nostro Centro Teatrale Universitario Cesare Questa. Segno, questo, che le tante e importanti esperienze proposte dal CTU di Uniurb si realizzano in questa città d’incanto e risuonano oltre i confini delle sue mura.