Abbiamo di recente dedicato un post alla nuova mostra di Uniurb Linea Proust. Carlo Bo alla ricerca di un Proust niente affatto perduto. Oggi percorriamo la strada già battuta e amplifichiamo l’eco della narrazione chiedendo ragione dell’esposizione al filologo e critico letterario Carlo Maria Ossola, Direttore scientifico della Fondazione Carlo e Marise Bo.
“La mostra – commenta il Professor Ossola – è un esemplare di storia a parte intera, cioè è una mostra dei libri di Carlo Bo contenenti gli scritti di Proust, gli scritti su Proust e gli scritti evocati da Proust. Quindi potremmo dire che guardiamo con gli occhi, viviamo il contesto, viviamo con Proust e con Carlo Bo. È come dovrebbero essere oggi tutte le mostre: proprio la ricostruzione di un ambiente storico, anche nella fisicità dei luoghi e dei libri. Cioè la storia non è mai soltanto un tratto di scrittura filiforme, è tridimensionale con l’aggiunta di un quarto spazio che è quello della memoria personale e collettiva. Quindi, da questo punto di vista, è una mostra esemplare e non può che essere elogiata la Professoressa Tiziana Mattioli che l’ha curata così bene”.
Le immagini che corredano la videointervista sono state girate in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’esposizione che si è svolta nell’Aula Magna del Rettorato giovedì 24 novembre. Dopo il saluto del Prorettore Vicario Vieri Fusi, l’evento ha accolto e restituito i contributi del Professor Ossola, di Massimo Raffaeli, filologo, critico letterario e voce di Rai Radio 3, di Simone Dubrovic, Full Professor al Kenyon College, dell’Architetto Stefano Brachetti della Galleria Nazionale delle Marche, ai quali ha fatto seguito la lettura di brani critici e d’autore per voce e interpretazione di Michele Pagliaroni, Direttore artistico del Centro Teatrale Universitario Cesare Questa.
Fino al 28 aprile 2023 sarà possibile visitare gratuitamente la mostra allestita a Palazzo Passionei, in via Valerio 9, prenotando al numero 0722 305681 – 0722 305681.