Con l’aiuto di Alessia Panocchia, tutor del corso di laurea, oggi accendiamo i riflettori sulla magistrale quinquennale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Un percorso che abilita alla professione di farmacista, con validità in tutti gli stati membri dell’UE, e forma varie figure professionali: dal farmacologo, al chimico, dall’informatore al divulgatore scientifico fino a profili emergenti quali pharmacy analist, pharmaceutical care manager e molto altro.
Alle matricole interessate al corso di laurea consigliamo di contattare Alessia scrivendo ad a.panocchia@campus.uniurb.it o all’indirizzo tutor.farmacia@uniurb.it oppure prenotando un meeting online o in presenza attraverso questo link.
«Le ragazze e i ragazzi che mi scrivono o che incontro in call – spiega la tutor – mi fanno le domande più diverse: sul test di verifica della preparazione iniziale o VPI, sui laboratori; chiedono consigli sulla preparazione degli esami o su come si vive a Urbino anche nel tempo libero. E grazie alle interviste a noi tutor e ai post che l’Università sta pubblicando sul blog e sui social mi sono resa conto che c’è molta più partecipazione. Perché chi è alla ricerca di informazioni sul corso scopre l’esistenza del servizio di tutorato, vede i nostri volti, e ci contatta».
Per conoscere meglio il corso abbiamo chiesto ad Alessia 5 buoni motivi per iscriversi a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Ecco cosa ci ha raccontato…
1 ― Il primo buon motivo per iscriversi al corso è sicuramente il costante supporto dei docenti. Dopo l’immatricolazione, noi studenti passiamo dal mondo della scuola superiore a quello universitario che è sconosciuto, e ci approcciamo a molte materie completamente nuove. Quindi, la capacità che i nostri professori hanno non solo di trasformare nozioni complesse in concetti comprensibili, ma anche di seguirci da vicino, con pazienza, è fondamentale. In particolare nelle attività di laboratorio, che prevedono l’obbligo di frequenza, e anche durante l’elaborazione della tesi sperimentale che è, ugualmente, obbligatoria.
La tesi si può svolgere all’interno di strutture di riferimento del nostro corso di laurea o in centri di ricerca esterni all’Ateneo sia in Italia, sia all’estero. Se si sceglie di svilupparla internamente si lavora a stretto contatto con docenti appassionati che fanno ricerca scientifica ad alti livelli. Inoltre, il Campus Scientifico Enrico Mattei, rinnovato da poco, ci offre la possibilità di fare esperienza in nuovi laboratori all’avanguardia, con strumenti e tecnologie avanzate.
2 ― Il secondo motivo si riferisce al numero contenuto di studenti che forma le classi e permette di seguire attentamente le lezioni teoriche in aula e quelle pratiche in laboratorio. Essendo pochi possiamo facilmente intervenire o chiedere spiegazioni al professore o alla professoressa in caso di dubbi. Nei laboratori, in particolare, ognuno di noi ha una propria postazione che consente lo svolgimento delle varie attività nelle migliori condizioni. In questo modo, impariamo a conoscere e a usare le diverse attrezzature, anche perché siamo seguiti dal docente che si muove tra i banconi e controlla ogni passaggio del nostro lavoro. Solitamente, ad assistere un gruppo di circa venti studenti e studentesse ci sono anche assistenti e tecnici, quindi riusciamo veramente a comprendere tutti i vari aspetti delle diverse esperienze pratiche.
3 ― Il terzo motivo è l’alto numero di convenzioni che il corso di laurea attiva con Università ed enti di ricerca stranieri, che ha come conseguenza un alto numero di studentesse e studenti che utilizzano i programmi Erasmus sia per sostenere all’estero esami del proprio piano di studi, sia per svolgere il tirocinio o la tesi sperimentale. Diverse persone che conosco hanno fatto esperienze di questo tipo in Spagna, dove hanno potuto conoscere metodologie di studio e di ricerca diverse da quelle in uso nelle Università italiane.
4 ― Un altro fattore importante che occorre tenere ben presente è che il piano degli studi del nostro corso è stato recentemente aggiornato e rinnovato. Questo significa che, attualmente, l’esame finale per il conseguimento della laurea magistrale abilita direttamente all’esercizio della professione di farmacista. Inoltre, è stato ampliato l’elenco degli esami a scelta che per noi equivale a un doppio vantaggio importante: quello di scegliere insegnamenti sulla base dei nostri interessi e delle nostre passioni, e di personalizzare il piano formativo.
5 ― Urbino è il quinto motivo, ma potrebbe essere il primo per l’importanza che ogni studentessa o studente attribuisce a questa città, piccola, accogliente e bellissima. Nel giro di pochi metri abbiamo tutto ciò che serve per studiare e per vivere al meglio il tempo libero. A me piace molto frequentare la nuova biblioteca di San Girolamo e le varie sale studio che l’Università mette a nostra disposizione.
Ovunque c’è un’atmosfera tranquilla in cui tutto sembra facile, anche stringere amicizia con persone che si incontrano per caso durante una passeggiata in centro o, magari, nelle serate del giovedì universitario. Perché per divertirsi basta anche solo parlare, fare conversazione e conoscere idee e punti di vista nuovi confrontandosi con i ragazzi e le ragazze che a Urbino arrivano da ogni angolo dell’Italia e da tutto il mondo.