Massimo Berloni e Vittorio Livi sono i due nuovi Ambasciatori Accademici dell’Università di Urbino Carlo Bo. “Questo è un modo semplice ma significativo per riconoscere il contributo importante dato come membri del Cda”. Queste le parole pronunciate dal rettore Vilberto Stocchi, poco prima della consegna delle pergamene. “Berloni e Livi, imprenditori di livello internazionale, hanno portato in questi anni impegno ed esperienza. Ci sono stati momenti problematici durante i quali non è stato facile decidere per le implicazioni che le scelte potevano avere sul futuro. Ricordo in modo particolare il frangente nel quale si doveva riflettere sull’opportunità dell’acquisto delle strutture di Santa Lucia. Il loro apporto è stato fondamentale per prendere la decisione più giusta. Berloni e Livi – ha ribadito il rettore – hanno affrontato le questioni dell’Università con la stessa attenzione che si dedica alle cose proprie. Il loro legame con l’Ateneo durerà per sempre e questo è il modo migliore per esprimere tutta la gratitudine di questa istituzione”.
L’ultimo cenno ha riguardato il passaggio di consegne ai membri esterni del nuovo Cda, Giovanni Battista Berloni, Francesca Capodagli e Mauro Papalini, con uno sguardo positivo verso il futuro: “Dalla Legge di stabilità – ha concluso il magnifico – il nostro Ateneo può ragionevolmente attendersi l’apertura di 5 posizioni da professori ordinari, di circa 8 da ricercatori a tempo determinato di tipo b e di un consistente incremento del fondo di finanziamento ordinario”.
“L’Università – ha commentato Vittorio Livi – mi ha concesso un’opportunità unica e irripetibile che ho affrontato con grande entusiasmo. D’altra parte la presenza di persone esterne innamorate dell’Ateneo è necessaria. In questi anni, grazie ai quali resterò sempre profondamente legato all’Università – ha proseguito Livi – ho inteso fare qualcosa per i giovani”.
“Vestire la toga di un Ateneo nato nel 1506 – ha aggiunto Massimo Berloni – ci emoziona. La domanda è se siamo stati in grado di portare il nostro contributo. Nessuno può dirlo, senz’altro abbiamo cercato di mettercela tutta”.
A chiudere questa breve considerazione un augurio ai giovani affinché si “impegnino sempre ed esigano tanto dal loro lavoro”.