Il 16 gennaio ripartirà la winter school di Lingua russa. Per il secondo anno consecutivo la Carlo Bo dedica attenzione ad un Paese strategico per il futuro lavorativo di tanti giovani: soltanto alcuni giorni fa, Ibraghim Khabibov, capo dell’Ufficio Economico della Rappresentanza Commerciale Russa in Italia, intervenendo al Festival della Diplomazia di Roma, ha ricordato come le due nazioni siano partners privilegiati.
A chi è rivolto il corso?
A chi è in possesso del livello A1 della lingua russa e desidera proseguire lo studio ai livelli A2 e B1. Scrittura, conversazione, lettura, ascolto sono le quattro abilità sulle quali si concentra la didattica. Le ore di insegnamento previste sono 60 (6 ore giornaliere per 10 giorni), con docenti che provengono dal “Centro dei programmi internazionali della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di San Pietroburgo” (“Centr meždunarodnych programm Fakul’teta Politologii Sankt-Peterburgskogo Gosudarstvennogo Universiteta”) e che sono specializzati nella didattica del russo per studenti stranieri. Per conoscere tutti gli altri dettagli cliccate qui. Intanto è bene ricordare che le iscrizioni scadono l’11 novembre 2016.
Un biglietto per Mosca
Cercando di selezionare tra le varie ragioni che rendono questa una winter school davvero interessante per i vostri curricula, non abbiamo potuto fare a meno di soffermarci sulle parole della professoressa Antonella Cavazza, coordinatrice del corso. “Un’immediata ricaduta positiva – spiega – è stata l’assegnazione, nel 2016, di quattro borse di studio per la Russia che equivalgono alla possibilità di trascorrere un semestre di perfezionamento a Mosca. Per l’anno precedente non si era trovato un solo candidato idoneo a partire e ben due concorsi per l’assegnazione di tali borse erano risultati privi di vincitori. Tutt’altro che casuale è il fatto che due dei quattro selezionati per l’anno accademico 2016/2017 hanno frequentato il corso intensivo di russo”.
“Cogliete al volo questa opportunità!”
“La winter school – ci racconta Matteo Soma, studente di lingua russa e vincitore della borsa di studio per Mosca – è stata un’opportunità fantastica e molto produttiva, con un costo contenuto rispetto alla qualità e alla quantità del lavoro svolto. Ho trovato docenti madrelingua molto preparate. Sono partito da un livello A1 e, ciononostante, non è stato quasi mai necessario ricorrere a una lingua di scambio come l’inglese o l’italiano. Riguardo al mio soggiorno all’estero – prosegue – anche se tutt’ora in fase di svolgimento, la Russia è il paese più bello che abbia mai visto, Mosca una città gigantesca. Arrivando da una piccola realtà come la Sardegna avevo qualche dubbio, ma ho scoperto un posto adatto a me. Devo dire che l’esperienza che sto facendo è più che positiva”.
Sara Guglielmi, anche lei ex allieva del corso, è ugualmente soddisfatta e ce lo ha voluto far sapere.
“Ho frequentato la winter school di lingua russa, che ho trovato molto utile e ben strutturata; quattro i blocchi in cui sono suddivise lezioni: la mattina ci si esercita nella grammatica russa, nella fonetica e nella scrittura. Il pomeriggio invece si fanno approfondimenti, anche attraverso la visione di film o l’ascolto di canzoni popolari russe”.
Pensando a coloro che non avessero la possibilità di recarsi all’estero o a chi volesse continuare a esercitare le proprie conoscenze linguistiche (per piacere personale o per motivi di lavoro) Sara ha voluto concludere con un messaggio: “Questa è un’opportunità da cogliere al volo!”.
Immagine in evidenza: John Kopiski