L’Anno Accademico 2017-2018 della Carlo Bo si apre con un significativo segno più! Diamo il benvenuto alle 4023 matricole di Uniurb!
Per il terzo anno consecutivo, si conferma il trend ascendente dei nuovi ingressi nella nostra comunità studentesca. Ecco i numeri al 28 novembre 2017: +8,9% per le immatricolazioni ai corsi di laurea triennali; +16,1% per il totale delle iscrizioni rispetto agli esiti del 2016-2017.
Un dato evidenziato con soddisfazione anche dal Rettore Vilberto Stocchi, venerdì 29 novembre, nel corso della Cerimonia di Inaugurazione del 512° anno dell’Università degli Studi di Urbino.
Ospite dell’evento è stato Maurizio Viroli, Docente emerito di Teoria Politica all’Università di Princeton. Sua la lectio magistralis Della libertà morale, seguita dagli interventi della Rappresentante del Personale Tecnico-Amministrativo Mary Cruz Braga e della Rappresentante del Consiglio degli studenti e delle studentesse Chiara Ascanio.
Vilberto Stocchi
Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
L’Università è da sempre il luogo dove si cresce nella conoscenza, e spetta dunque a noi educatori cercare di cogliere il significato dei profondi e veloci mutamenti che attraversano la società contemporanea, preparando i giovani ad interpretare questi fenomeni e a governarli con quella autonomia di giudizio e quella capacità di discernimento, che dovrebbero costituire l’obiettivo primario di una vera e integrale formazione.
Questa cerimonia, che cade esattamente a metà del mio mandato, mi consente di tracciare un primo bilancio, ponendo l’attenzione soltanto su alcuni aspetti significativi che hanno caratterizzato la vita dell’Ateneo, e che rappresentano il risultato di un lavoro di squadra, dove per squadra intendo tutto il Corpo Docente e tutto indistintamente il Personale Tecnico-Amministrativo.
Partirei proprio da un’analisi dei tre indicatori che il MIUR considera vincolanti ai fini della distribuzione delle risorse. Il primo riguarda le Spese del Personale, che nel 2016 si sono attestate al 64,9%, abbondantemente al di sotto della soglia dell’80%. Il secondo riguarda l’Indice di Indebitamento sceso nel 2016 al 2,72%. Se poi teniamo conto della restituzione nel 2017 a Banca Marche della quota residua del mutuo di dieci milioni di euro, contratto diversi anni fa, l’indicatore si attesta oggi sotto l’1%.
Un risultato che ci permette di pensare concretamente ad un piano di sviluppo dell’Ateneo per i prossimi anni, come d’altra parte è documentato dall’indicatore della Sostenibilità Economico-Finanziaria (ISEF).
È bene che la politica e la società civile in generale prendano coscienza di questa situazione, perché oggi serve davvero più Università; serve al Paese, perché la sfida del lavoro si gioca sulla qualità della formazione; serve alle Imprese; serve ai Territori; serve ai nostri giovani, perché una formazione superiore – utile ad affrontare i temi sociali ed economici del presente – potrà non solo adeguarsi alle trasformazioni, ma contribuire essa stessa a configurare i nuovi orizzonti.
E l’Università dovrà essere in grado di mettere a disposizione idee e professionalità strategiche capaci di generare conoscenza e innovazione, oltre a fornire le competenze necessarie per gestire i nuovi lavori emergenti.
Qui la versione integrale del Discorso Rettorale
Maurizio Viroli
Professore emerito di Teoria Politica | Università di Princeton
Lectio Magistralis: Della libertà morale
Soltanto la persona che ha il sentimento interiore del dovere è moralmente libera perché avere un dovere vuol dire accettare un principio che nessuno ci obbliga ad accettare. La persona che si dà come dovere la difesa della libertà politica è la persona che da sola sceglie di difendere la libertà politica. È l’impegno con la propria coscienza, il dovere è solo questo, e il dovere è diverso dall’obbligo. L’obbligo è un dovere verso un’autorità esterna (lo Stato, qualcun altro, altre persone…) ma il dovere è semplicemente l’obbligo verso noi stessi […]. La persona moralmente libera ritiene di avere un valore infinito, non perché è ricca o potente, ma perché è se stessa e quindi è una persona che non si vende per favori, per denaro, per privilegi, non diventa serva di nessuno: con persone così non si può formare quello che è stato sempre definito il sistema di corte, non ci possono essere uomini che, perché ricchi e potenti, comprano tanti altri e diventano di fatto padroni della Repubblica.
Mary Cruz Braga
Rappresentante del Personale Tecnico-Amministrativo
L’inaugurazione dell’anno accademico è per tutti noi un momento di riflessione sul recente passato e di confronto sulle strategie e gli obiettivi per il prossimo futuro. In particolare modo a seguito di recenti normative che hanno imposto importanti cambiamenti nell’ambito universitario e più in generale nel contesto delle pubbliche amministrazioni […]. Concludo con l’augurio che la competenza, la dedizione e la consapevolezza messe in campo dal personale tecnico amministrativo siano percepite come un importante valore aggiunto di questo Ateneo, da sviluppare e far emergere per il prosieguo delle azioni di buon governo della nostra Università.
Chiara Ascanio
Rappresentante del Consiglio degli studenti e delle studentesse
Mi rivolgo ai nostri docenti: rendeteci delle persone forti, rendeteci delle persone sicure e fate in modo di aiutarci ad affrontare senza paura e a testa alta uno dei momenti più belli e costruttivi della nostra vita. Accompagnateci lungo questo percorso e forniteci tutti i mezzi necessari per potercela cavare da soli. Fate in modo soprattutto di sentirvi fieri del vostro lavoro perché una volta che avremo raggiunto il nostro traguardo diventando delle persone, delle brave persone, questo sarà anche per merito vostro. Semplicemente siate gli insegnanti che anche voi avreste voluto avere e, soprattutto, ricordatevi che ogni giorno avete a che fare con delle persone prima che con degli studenti.