L’Università di Urbino Carlo Bo è tre volte prima nella Grande Guida delle Università 2015/2016 pubblicata da Repubblica. Gli indicatori utilizzati dalla rilevazione del Censis per assegnare i punteggi sono 5:
- servizi, ovvero numero pasti erogati in relazione al numero degli iscritti e numero di posti e contributo alloggio in rapporto agli iscritti residenti fuori regione;
- borse e contributi, voce che comprende la spesa degli atenei e degli enti del diritto allo studio per interventi a favore degli studenti;
- strutture: posti aula, posti nelle biblioteche, posti nei laboratori scientifici rapportati al numero degli iscritti;
- web: punteggio assegnato ai siti internet degli atenei sulla base delle funzionalità e dei contenuti;
- internazionalizzazione.
Cinque sono anche i raggruppamenti delle Università, suddivise in base alla grandezza. Ci sono i Mega Atenei con oltre 40 mila iscritti, i Grandi, che vanno dai 20 mila ai 40 mila iscritti, i Medi (tra cui Urbino), dai 10 ai 20 mila. Infine, i Piccoli Atenei che hanno fino a 10 mila iscritti e i Politecnici. Urbino in base a questi criteri si piazza al decimo posto tra le Università statali, totalizzando il punteggio più alto alla voce servizi (105) con una media che è solo di 13,8 punti inferiore al migliore posizionamento. Per ben tre volte inoltre le classifiche elaborate piazzano l’Ateneo al piano più alto. Una collezione di risultati eccellenti che conta pochi altri casi. Per quanto riguarda la didattica, ad avere ottenuto il miglior risultato è il Gruppo di Insegnamento in Scienze dell’educazione e della formazione che mantiene la prima posizione per il secondo anno. Gli altri due gradini più alti del podio sono per Farmacia e Farmacia industriale che ricadono all’interno delle lauree magistrali a ciclo unico e per Scienze delle attività motorie e sportive (Gruppo Sportivo), che si riconferma un’eccellenza costante all’interno del panorama universitario italiano avendo inanellato negli ultimi anni una lunga serie di successi (secondo posto nel 2011/12, terzo nel 2012/13, quarto nel 2013/14 e nel 2014/15).
A comporre le classifiche della didattica concorrono, non li abbiamo ancora citati, altri fattori: la progressione di carriera degli studenti, il tasso di persistenza dal primo al secondo anno (un tradizionale fiore all’occhiello della Carlo Bo), il tasso di iscritti regolari, i rapporti internazionali e il numero degli stranieri iscritti. A proposito, è proprio questa un’altra delle qualità di questa Università. Il 7 % di studenti stranieri non è solo un risultato eccellente, ma è il doppio della media nazionale.