Oggi, 10 dicembre, è la Giornata mondiale dei diritti umani, che celebra la proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il 6 dicembre si è conclusa a Vienna l’ICT 2018, la Conferenza della Commissione europea sul Mercato Unico Digitale. Il professor Alessandro Bogliolo, docente del corso di laurea in Informatica Applicata della Carlo Bo e delegato del Rettore per la Divulgazione scientifica e il public engagement ha aperto il panel principale dell’evento.

Tutte le informazioni che vi abbiamo appena fornito sono in relazione tra loro. Perché? Perché il professor Bogliolo è intervenuto proprio sul tema ICT e diritti umani, nel 70° anniversario del documento approvato dall’ONU. Gli abbiamo fatto qualche domanda a introduzione del video integrale della sua relazione.

Qual è il vero nesso tra nuove tecnologie e diritti dell’uomo?

Le cosiddette nuove tecnologie sono lo strumento imprescindibile per esercitare i diritti. Il nesso parte dalla consapevolezza che le ICT sono soltanto l’ultima di una serie di tecnologie di cui l’umanità si è dotata per essere umanità. Non sono diverse dal linguaggio e dalla scrittura perché basate anch’esse sulla capacità umana di rappresentazione simbolica. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che ci sembrano così distanti dall’uomo, sono in definitiva uno strumento espressivo per dare pieno compimento alla persona.

Al tema che ha proposto se ne collega un altro, quello dell’inclusione. Per il periodo 2014-2020 il Fondo europeo di sviluppo sociale ha destinato 20 miliardi di euro agli investimenti in ICT.

Quello dell’inclusione è il vero problema. Esistono difficoltà di tipo strutturale ed economico. Tuttavia occorre tener presente che problemi analoghi si sono verificati ogni volta che nella storia dell’uomo sono state introdotte nuove tecnologie. L’inclusione ha riguardato anche l’invenzione della stampa. L’analfabetismo oggi è pressoché sconfitto ma è una conquista piuttosto recente.

La sua relazione ha introdotto la sessione Advanced digital skills for science and societal breakthrough & awards, subito dopo l’intervento del Commissario per l’economia e le società digitali, Mariya Gabriel. Un premio al lavoro che sta portando avanti nel nostro Ateneo.

Devo dire che questa è stata un’occasione importante e un grande riconoscimento. Tanto più che ho potuto sollevare la questione dei diritti umani in un contesto dove si è parlato prevalentemente di tecnologia. Rimarcare il fatto che le ICT si basano sugli stessi presupposti della lingua parlata e scritta significa comprendere quanto sia importante che tutti abbiano accesso a questi strumenti.

 

 

 

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