Fino al 4 novembre è possibile presentare la domanda di ammissione al master Inglese e Didattica CLIL per bambini, organizzato dalla Scuola di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Urbino, in collaborazione con la Scuola di Scienze della Formazione Primaria. Per conoscere i dettagli del corso abbiamo intervistato il direttore, la professoressa Flora Sisti.
A chi è rivolto il master?
Si tratta di un corso a distanza pensato per gli insegnanti (o futuri insegnanti) della scuola dell’infanzia e primaria e che approfondisce la metodologia didattica CLIL per l’insegnamento di una lingua straniera utilizzando l’approccio FORMAT.
Che cosa significa CLIL?
CLIL è un acronimo ormai noto a studenti e docenti di lingua straniera e non solo: sta per Content Language Integrated Learning, una forma di apprendimento integrato di lingua (nel nostro caso l’inglese) e contenuto (per i nostri bambini costituito da brevi storie basate sul concetto di Format di J.S. Bruner). La presentazione di una storia sotto forma di drammatizzazione mimico-gestuale contribuisce a spostare il focus dall’apprendimento della lingua al gioco. I bambini si appassionano a questo mondo fantastico e senza accorgersene, con 30 minuti di “lezione” al giorno, assimilano il lessico e le strutture linguistiche. La stessa storia in seguito viene rinarrata con l’aiuto delle illustrazioni e cantata sotto forma di mini-musical.
Quali sono i risultati che si ottengono?
Senza dover affrontare fatiche mnemoniche e in poco tempo, i bambini iniziano ad utilizzare in modo appropriato parole e brevi frasi in lingua straniera in contesti linguistici anche diversi da quelli delle storie narrate. Questi momenti ludici inducono in realtà ad una sorta di bilinguismo in età precoce.
Come è strutturato il corso?
Prevede tre incontri in presenza, tre moduli online, un tirocinio/stage presso istituzioni convenzionate con l’Ateneo Carlo Bo o presso enti scelti dal corsista, una prova finale. Nei seminari in presenza approfondiremo la piattaforma per la didattica delle lingue, il FORMAT, la metodologia CLIL e lo storytelling per proseguire, a distanza, sulla formazione metodologica generale, la didattica dell’inglese per bambini e la formazione linguistica. Si tratta di un percorso molto singolare, se non unico in Italia, che fornisce le basi teoriche, il metodo che applica le stesse basi e i materiali che è possibile utilizzare in classe. Il master si avvale infatti della piattaforma Moodle che rende disponibili i materiali del corso (PUCK’s Stories) e gli strumenti digitali utili agli insegnanti. Infatti gli iscritti possono interagire grazie ai forum tematici, alle chat sincrone e asincrone e avvalersi dell’attività di wiki e video conferenze.
Qual è la storia del master?
Il progetto è nato a Urbino, da un convegno che ho organizzato nel 1999 sull’insegnamento dell’inglese nella scuola materna a cui presero parti moltissimi studiosi ed esperti del settore. Quella è stata anche l’occasione per costituire il primo nucleo del gruppo LIReMar (Lingua Inglese in Rete nella regione Marche) che ha coinvolto in seguito 21 istituti comprensivi. Poi, nel 2006, avvalendoci dei contributi dei docenti LiReMar, abbiamo dato vita al master che oggi raccoglie l’esperienza di oltre 10 anni di sperimentazione nelle scuole.
Perché questo master si distingue da tutti gli altri?
Perché si occupa di linguistica, di glottodidattica e non trascura l’applicazione pratica di teorie e approcci, il tutto promuovendo un apprendimento attivo e collaborativo all’interno della piattaforma Moodle di Ateneo. In questo modo l’Università di Urbino, potenziando l’attività di Terza Missione, contribuisce alla formazione e all’aggiornamento di una precisa categoria professionale non solo nell’ambito dell’insegnamento della lingua inglese, ma anche dell’abilità informatica, indispensabile per acquisire maggiore autonomia e proseguire nella formazione continua.
Immagine in evidenza: Sebastian Pichler