Risk management: compliance. È il titolo del seminario tenuto da Roberto Funari, executive consultant Huawei Italy, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino. In cinque punti i concetti chiave per spiegare i cambiamenti del mercato e le strategie utili a governarli e a non farsi governare.

1) Il rischio

Rischio che cosa significa? Significa che il management di un’azienda deve saper proiettare ciò che viene fatto in un arco temporale di lungo termine, significa interventi strutturali, non estemporanei, non straordinari, non limitati al fatto o al momento. Un’operazione che ha successo in un arco temporale brevissimo potrebbe non essere di successo in un arco temporale più lungo.

2) La conformità e il fattore umano

Il secondo aspetto è la conformità. Significa che tutto ciò che deve essere fatto per il successo dell’azienda e per il risultato, deve essere conforme a delle regole. Le regole quali sono? Sono le regole imposte dalle normative nazionali e internazionali. La conformità, il rischio, la compliance sono fattori che poi ne determinano il successo e attraggono gli investitori. Possiamo darci qualsiasi regola possiamo monitorare qualsiasi fatto all’interno di un’azienda, ma il successo di un’operazione dipende sempre dal fattore umano.

3) La formazione

Esistono dipartimenti universitari che hanno una posizione di privilegio e che sono in pole position rispetto a questo mondo. Ne cito due: il dipartimento di Giurisprudenza e quello di Economia. Il tipo di formazione e il tipo di orientamento che viene dato ha tutte le caratteristiche, i requisiti, chiamiamogli gli ingredienti, per poter collocare le persone all’interno di questo mondo. Ovviamente c’è il rapporto tra impresa e ciò che viene insegnato.

4) Un contesto dinamico

Io mi sento uno studente a vita. Perché? Perché la gestione del rischio, la gestione dei processi che sono dietro a un’azienda sono processi dinamici. Non è che una volta definito un processo si entra in contesto che è statico: c’è la dinamicità del processo, delle regole che cambiano per far si che l’azienda stia in piedi. Questo è importante perché all’interno dei dipartimenti Giurisprudenza ed Economia vengono forniti quegli elementi che debbono essere calati poi all’interno delle aziende in modo dinamico. Dipende poi da ognuno di noi quanto vivere e interpretare ed essere soggetto attivo di questi processi di trasformazione. Guardando i 30, 40 anni di gestione di impresa che abbiamo alle spalle, il management che ha occupato posti importanti, decisionali, gli executive levels, ha vissuto e gestito l’azienda, in qualsiasi comparto, dalle public utilities alle telecomincazioni al settore bancario, in un momento di crescita…

5) Il cambiamento necessario

Gestire un’azienda in una fase di crescita e quindi valutare ciò che è risk management, compliance, i processi dell’azienda, definisce e richiede una gestione e un management di un certo tipo. Un mercato in contrazione richiede una gestione completamente diversa, un management che è completamente diverso, una proiezione del business diversa, con regole completamente diverse. Io credo che coloro che escono dalle università, dai dipartimenti che ho detto (ma ce ne sono anche altri), devono avere un rapporto con la gestione dell’azienda completamente diverso. Oggi occorre un management completamente diverso. Tutti coloro che si laureano e si affaccio nel mondo del mercato devono fare queste riflessioni.

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